Ciao Lady B, benvenuta nella CasaDelRap! Partiamo da voi, gli autori dell’EP. Com’è nata questa collaborazione tra voi? Com’è stato lavorare assieme, seppur a distanza?
Direi alquanto onorata per l’invito e grazie mille per l’ospitalità (^__^) Io ed Erma siamo in contatto via web da forse 10 anni. Ci siamo “conosciuti” su Myspace ed abbiamo collaborato insieme per la prima volta per una compilation prodotta da lui intitolata “Il Rosso e il Bianco” dove c’è una mia traccia “Giù per la tua strada”, nel 2008. Successivamente siamo tornati in contatto su Facebook e, in seguito all’ennesima lunga chiacchierata in chat abbiamo deciso di fare un EP insieme. Della serie “Ma lo facciamo un altro pezzo insieme?”… “Ma perché invece non facciamo un EP?” Il motivo di fondo è una stima reciproca e la voglia di condividere qualcosa, forse perché un solo pezzo non ci è bastato. La collaborazione a distanza è stata lunga e sempre basata sulla correttezza e la chiarezza, ma soprattutto su una pazienza incredibile da parte di Erma (anche se vi risponderà semplicemente che per lui è stato un onore e un piacere, sicuramente è soddisfatto del risultato), adorabile per la sua disponibilità e serietà nella produzione dei beats…non ne sbaglia uno!! E vi assicuro che la distanza non ci ha mai spaventato, quanto gli impegni al di là della musica.
Com’è nato il concept del disco? Il titolo è molto evocativo, poiché cita forse il carme più conosciuto di Catullo. C’era anche un’intenzione quasi “didattica” per i tuoi ascoltatori oppure era solo una summa di quanto avremmo trovato nel disco?
Naaa “odi et amo” è l’unico carme che conosco di Catullo, quindi nessuna intenzione didattica. Si tratta forse di quelle poche reminiscenze scolastiche che ti colpiscono da “giovane” e ti rimangono dentro…e poi le tiri fuori perché c’è qualcosa che ti fa rivivere quel passo…non so, un po’ come “les petites madeleines” di Proust, o il krapfen che ti portavi a scuola, quando lo rimangi, tornano alla mente tanti ricordi legati ad una vita decisamente più spensierata. Per me riprendere a scrivere dopo un lungo periodo di fermo, perché la musica (aimè o per fortuna) non è tutto, è stato come risvegliarmi da quella sensazione di consapevolezza che mi sono sempre portata dentro: ok la musica, la passione, il fuoco che rimane sempre vivo, ma qua non si vive di aria fritta, s’ha da lavurà. E per quanto io possa amarla a prescindere (perché rappresenta il mio canale di svogo), devo odiarla perché devo pensare a tirare avanti. Non per niente “si odia dopo ciò che prima si adora”.
Questo disco esce dopo alcuni anni di silenzio. Qual è stata l’esigenza che ti ha spinto nel produrre questo nuovo lavoro?
Troppo presa “dalle cose dei grandi”. Ho comprato la macchina, ho comprato casa, e poi l’assicurazione e il bollo, e le tasse, e la ristrutturazione a norma, e la cucina, e la camera da letto, e la lavatrice, e il forno, e il trasloco, e mille spese. Pochi stimoli, lo chiamano “blocco dello scrittore”, ma in realtà mi rifiutavo di scrivere di una Lady B. che non si riconosceva nei propri testi, quindi ho aspettato. Scrivevo rime random, ma mi sono sbloccata definitivamente in seguito ad una esperienza in ospedale che mi ha ispirato a scrivere “Anestesia” (la seconda traccia dell’EP) appena tornata a casa, ancora dolorante e con i punti in pancia…da lì le rime sono volate sul registratore del cellulare, sul taccuino in macchina ad ogni semaforo rosso, sui post-it a lavoro fra un cliente e l’altro. E poi sostanzialmente perché quando vuoi scoppiare, scoppi “quando meno te lo aspetti” (^__^)
Oltre a un buon rappato, hai dalla tua un’ottima voce. Hai studiato musica o è un talento naturale?
Grazie (^__^) Ho studiato canto e solfeggio per qualche mese anni fa, ma non mi interessava saper cantare chissà cosa. Una volta che ho imparato a come usare il diaframma non ho più seguito le lezioni, fra l’altro costosissime.
Stai già lavorando a qualcosa di nuovo? Puoi darci qualche anticipazione?
Si, ho appena finito di registrare il mio terzo album (il mio terzo figlio). Si intitolerà A-LIVE e ne sono davvero entusiasta! L’ho scritto concependolo come un album da fare tutto dal vivo, senza tralasciare nessun pezzo. I due album precedenti contenevano dei pezzi che non ho mai cantato dal vivo perché li ho sempre considerati pesanti o lenti per un live…questo, invece, l’ho scritto con l’intenzione di poterli fare tutti, senza trascurarne uno. E, come per i precedenti, ha il doppio significato di “sopravvissuta” (alla crisi, al rap attuale, alle batoste che arrivano, e a chi più ne ha più ne metta). I beatmakers che hanno risposto all’appello sono Erma, Keedoman, Puni, Biro, Statico, Cogitos e Double Jay. L’ho registrato tutto al Silver Room del buon DJ Argento e all’interno ci sarà una chicca: una posse tutta al femminile…con amiche cantanti e rappers con cui ho condiviso negli anni tante cose belle e con le quali finalmente ho avuto modo di collaborare. Mancano pochi dettagli ancora e ve lo sparo, stay tuned! (^__^)
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