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Report

Ghemon & Le Forze del Bene @ SVCS

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Sono passate circa due settimane dal mio ritorno dalla terra pugliese. Andando verso i primi giorni di settembre capita sempre un po’ a tutti di fare il punto della situazione sull’estate appena trascorsa, e in un modo o nell’altro c’è sempre un ricordo che si fissa più degli altri nella nostra memoria più profonda, destinato a non andare via. Il mio è quello legato all’ultimo giorno di lunghe e intense giornate di sole, trascorso a Polignano a Mare.
Non un giorno qualsiasi, quindi, quel 12 agosto in cui Radio Incontro, WellDone Eventi e la nostra meravigliosa Casa Del Rap hanno dato vita alla sesta edizione del Senti E Vedi Come Suona, una data importante perché oltre a portare sul palco artisti di altissima qualità, ha creato delle connessioni fortissime che solo la musica è in grado di stabilire.
In questo report state per leggere cosa è successo quel giorno, sperando di trasmettervi un po’ della magia che quella bellissima serata ha regalato a molte persone, inclusa me.

La giornata inizia presto per noi tutti, gli amici accorsi ad aiutare i direttori artistici Sandro “Outwo” Torres (che oltre ad essere l’uomo dalle mille risorse tipo il nostro caporedattore, è anche salito sul palco di quest’edizione) e Pasquale “Dj Rubin” Laselva, teste e braccia fondamentali e ai quali dobbiamo praticamente tutta la nostra riconoscenza per aver messo su un evento magnifico.
Siamo tutti attivi fin dalle 15, allestendo il necessario per l’evento, tra gazebi, frigoriferi e l’immancabile focaccia tipica (una delle cose che mi mancherà di più, eheh). Stiamo ancora pensando a tutto il necessario ma il furgone degli headliner arriva già sul posto, sono puntualissimi. Di chi parlo? Di Ghemon & Le Forze del Bene, attesissimi in questa formazione per l’Indigo Tour, che li ha portati praticamente ovunque nella penisola, finché sono venuti a trovare anche noi.

Ci presentiamo con gli elementi della band ed è subito simpatia reciproca: due chiacchiere pre-sound check non ce le toglie nessuno, ci scambiamo battute, opinioni risate. Cose che ci faranno dimenticare il forte vento di quel giorno che ha scompigliato parecchi animi ma che non ci ha impedito di vedere realizzata la serata in tutto il suo splendore.
Il tempo vola e senza accorgercene neanche sono già le 18, mancano giusto un paio d’ore all’inizio dell’evento e i sound check sono quasi finiti. La luce è fantastica in questa città, Polignano si tinge delle sfumature del tramonto, tutti aspettiamo la partenza dei live. Non ci mette molto né la bianca Piazza San Benedetto a riempirsi, né la musica a pompare dall’impianto, e la gente si avvicina entusiasta al palco in attesa del concerto. Riscaldamento affidato a Mista P, che ha realizzato un bel mixtape dell’evento che riassume le vibrazioni delle scorse edizioni e che potete ascoltare qui: https://www.mixcloud.com/MistaPanzeeny/mista-p-senti-vedi-mixtape/ e che ha infiammato la consolle con un sacco di tracks adattissime a farci entrare nel giusto mood.

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Circa mezz’ora di musica prima della partenza ufficiale, e subito sul palco i primi guest: sono arrivati fin qui da Latina i freschissimi Sebba e Spazio, i due MCs ora in uscita con il mixtape “Je Stamo” (mixato dalla sottoscritta) per Malaria Records,  i quali ci hanno presentato con qualche pezzo il loro stile energico e coinvolgente, creando un bel po’ di hype nel pubblico e guadagnandosi non pochi applausi. Bravi ragazzi.

Subito dopo spetta ancora al nostro Sandro Outwo calcare il palco da protagonista, noi tutti siamo gasatissimi per la sua performance ma lui ha saputo stupirci davvero, non solo perché ci ha coinvolto con i brani estratti dall’album “L’Ultimo Io” (2014) (“Tempo per me”, “(Anche oggi) in ritardo”, Mi piace come sei”) ma anche perché ha creato un momento solenne ricordando con un discorso bellissimo la figura di Primo Brown, omaggiandolo intonando “Ciao Fratè”. Il pubblico, lo staff, i passanti, tutti sono molto colpiti e accogliamo questo momento con grida e applausi.

Sandro annuncia i prossimi artisti sul palco del SVCS: questa edizione vede la band pugliese Think About It vincitrice del contest indetto ogni anno per l’apertura all’headliner. Meritatissima vittoria, considerando che l’album “In secondo piano” è una magica commistione di funk, R’n’B, hip hop, nu jazz, e che i sei ragazzi sul palco sono una bomba ad orologeria.
Ci hanno convinto il loro carisma, il talento e la personalità al microfono anche e soprattutto della voce del gruppo, Elerbagì, che credo proprio abbia stimolato ormoni di vario tipo tra le ragazze presenti sotto il palco. Merito della musica, leggera, interessante, coinvolgente, ricca di giochi di parole e trovate stilistiche che unite al mood del disco e a un fascino visivo della performance stessa, sono diventati il biglietto da visita ideale per una ventata di fresca novità.
30 minuti di vibrazioni continue dal palco della piazza che ormai carica di adrenalina porta con sé la voglia di ascoltare i guest principali della serata.

Quello che segue è un insieme di confusi brividi sotto pelle, pace, poi di nuovo amore, gioia, stupore, canzoni sussurrate, canzoni urlate. E’ tutto merito de Le Forze del Bene, la band composta da Teo Marchese (batteria), Roberto Dragonetti (basso), Raffaele Scogna (tastiere), Alessia Marcandalli (voce) e Chris Lavoro (chitarra). In questa formazione sono tutti pronti a comporre il quadro musicale completandosi con la voce di Ghemon (non servono ulteriori presentazioni!) che per questo tour ha scelto una scaletta davvero emozionante.
Confesso di aver conquistato un ricordo quando l’ho trovata scarabocchiata su un foglio di carta stropicciato, abbandonato sugli scalini del palco, scritta col pennarello blu, blu come il colore dell’artwork e del logo di quest’anno confezionati da Domenico Scagliusi (le maglie del merch sono stupende!), blu come il mare dietro di noi, blu come l’outfit in denim scelto da Ghemon nella prima parte del live. Così scrivo questo articolo con questo foglio accanto, e rivivo nitidamente ciò che è accaduto.

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Parte tutto con dolcezza con “Non spegnermi”, sancendo già il clima del concerto che non si atterrà naturalmente al solo riprodurre “ORCHIdee”, l’ultimo fortunatissimo album, ma che andrà a ripercorrere brani da passati mixtape come “Aspetta un minuto” (2013) e da album storici come “E poi, all’improvviso, impazzire” (2009), “Qualcosa è cambiato” (2012)…
Insomma, throwbacks, classici e brani recenti che hanno messo tutti d’accordo, proseguendo anche con inediti di quest’anno: “Vola Alto” è uno di questi, insieme a “Non ci contiene”, che in combo con la band diventano tutti qualcosa di incantevole.
Servono solo un paio di pezzi per creare un’atmosfera mai vista, un’aura strana sulla piazza del paese, mi sembra di stare in una bolla da cui non voglio più uscire. Voglio solo che tutto questo duri per sempre.
Ci lasciamo trasportare dal groove di “Quando imparerò”, energica, allegra, cantata da tutti. Continua con “Ogni benedetto giorno” e “Pomeriggi svogliati”, fino ad arrivare a “Crimine”, seguito da un parlato/cantato di Ghemon che se prima con i Think About It avevamo fiutato l’ormone, adesso è tutto completamente fuori controllo (eheh).

“Adesso sono qui” prosegue il viaggio musicale di questa sera, e poi ancora “Veleno” ci introduce verso pezzi più intimi, più profondi come “Fuoriluogo Ovunque”, che non escludono comunque la partecipazione del pubblico perché siamo tutti lì a cantare con loro.
Inizia un Medley sostenuto in cui riconosciamo “Nessuno è Perfetto”, che trascina la nostra attenzione verso “Cielo di Cemento”, due minuti incredibili. Se la memoria non mi inganna credo di aver sentito anche “Grande”, nella scaletta, solo che ero molto emozionata.
Prima della chiusura, “Scusa” (da “A1M”) vibra ancora nelle casse. Poi, Ghemon lascia finire la band, preparandosi all’attesissimo bis.
Cambio di outfit, più sportivo, forse per entrare in tema con quello che sta per dirci: Polignano a Mare diventa lo scenario perfetto per annunciare al mondo che la canzone che tutti amiamo, “Adesso sono qui”, viene scelta per essere inserita nella soundtrack dell’edizione mondiale del videogioco “NBA 2k17”.

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Applausi, applausi, applausi. Che altro dobbiamo fare. I nostri complimenti arrivano da sotto palco con tutto il supporto possibile. Ghemon ride, scherza con il suo pubblico e si legge nei suoi occhi la soddisfazione di aver fatto tutto da solo. Sarà stato il sincero “Dai ca**o”, che si, insomma, siamo tutti d’accordo! Un altro paio di pezzi per chiudere in bellezza: “Da lei (con lo scudo e la spada)”, bellissima prima di introdurre “Nessuno vale quanto te”, per chiudere il cerchio dolcemente così come era iniziato, con un lentissimo outro. Una sensazione davvero indescrivibile. Tutto è stato perfetto.

Non so dire cos’altro è capitato dopo. Ero decisamente frastornata, emozionata, sconvolta (non solo dalla musica, anche dal vento, che per tutto il tempo non ci ha dato tregua, ma un concerto così non te lo fa neanche soffrire più). Abbiamo fatto delle considerazioni e visto come eventi simili diventino “cose preziose” come direbbe qualcuno, come la musica sia un elemento così impalpabile ma che allo stesso tempo riesca ad unire tante persone. Abbiamo osservato l’evoluzione di un artista e l’impatto col suo pubblico. Ghemon ha attraversato un passaggio importante che ha visto lasciare un territorio di sicurezza artistica e di consolidamento stilistico per passare ad un sentiero fatto di suoni diversi che molti non hanno capito, inizialmente, ma che poi si sono lasciati convincere con la stessa naturalezza con cui anche lui ha presentato il proprio cambiamento. Cambiare, infatti, e allo stesso tempo mantenersi uguale agli occhi di chi ti segue da sempre con fedeltà è una scommessa difficile da vincere, soprattutto in questi ultimi anni, ma mi sento di dire che Ghemon ci è riuscito, e noi ne siamo davvero felici.

Tutto il resto lo terremo sempre stretto nei ricordi, e in quel poster firmato, appeso al muro come bravi teenager. Un grazie di cuore va a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione del Senti e Vedi Come Suona 2016.

Tutte le foto sono a cura di: Silvia Minenna Photography. Guarda QUI l’intera gallery.

Al prossimo appuntamento!

Cristiana LaFresh
@CriLaFresh
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Caporedattrice di questo incredibile portale. Nostalgica q.b., senza mai smettere di guardare al futuro.
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