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Beat-Full Festival: Salmo live @ Palermo

Salmo sul palco
Ciao amici internauti, oggi vi racconterò della prima giornata del Beat-Full Festival che quest’anno, giunto ormai alla quarta edizione, si è tenuto ai Cantieri Culturali della Zisa a Palermo. Andiamo con ordine. La partenza da Corleone è prevista per le 16.30, perché sono un tipo abbastanza ansioso e non si sa mai, metti caso che buco una ruota. Arriviamo a Palermo un’ora dopo e troviamo posteggio proprio di fronte l’entrata del luogo in cui si terrà il live. Evidentemente è la mia giornata fortunata. Rimaniamo sotto il sole cocente in attesa dell’apertura dei cancelli, che avviene alle 18.30, e dopo aver fatto la fila finalmente riusciamo a passare il controllo ai tornelli. Finalmente siamo dentro, e la prima cosa che noto sono i due stand della Forst e lo stand dei panini. Decidiamo di scaldarci subito con qualche amaro ed un po’ di whisky, nel frattempo sul palco sale Bash che riscalda il pubblico con un dj set che varia molto: dalla dubstep si passa alla commerciale, passando per il reggaeton e il rock. Davvero un ottimo inizio, con una selecta che accontenta un po’ tutti. Perché, ricordiamolo, l’ospite principale della serata è Salmo e ho avuto modo di constatare che abbraccia un tipo di pubblico molto variegato. Dopo Bash, è il turno dei DonBruno, band pugliese che amalgama il funk più sporco con note rock, fino a raggiungere sfumature sempre più impreviste che non riesco ad etichettare. Ma, alla fine, noi le etichette le lasciamo ai vestiti. Quello che conta è la musica, e la loro musica è coinvolgente. Per me è stata veramente un’ottima scoperta. Infine, ecco che sul palco sale Picciotto, per un mini-live di 3 pezzi. Picciotto è un mc, e si vede. Inizia a rendere partecipe il pubblico facendogli cantare i ritornelli. L’ultimo brano che ci propone Picciotto è “Amarcord 2.0” prodotto da Gheesa, ed estratto da “StoryBorderline” che vedrà la luce il prossimo 23 settembre.

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Dopo Picciotto, sul palco sale un altro duo palermitano: Johnny Marsiglia e Big Joe. Nell’arco degli anni li ho visti live così tante volte che non riuscirei neanche a quantificarle, ma una cosa è certa: spaccano sempre, non potrebbero mai annoiarmi. “Fantastica Illusione” è il primo brano che eseguono, seguito da “Popolazione” e – ricordate quando vi avevo detto che era la mia giornata fortunata? – un inedito che molto probabilmente sarà contenuto nel nuovo disco di JM. Si prosegue con altri tre brani contenuti nella loro ultima fatica, “Fantastica Illusione”: “Fuori Piove“, “L’Ultimo Liricista” e “Beat & Flow“. Dopo si preparano per il gran finale con “Che Dici Ah?!” e “Ancora Qui“, per la quale sale sul palco il terzo Killa Soul: Louis Dee.

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Adesso il pubblico, senza ombra di dubbio, è carico. Sono tutti in trepidante attesa dell’arrivo di SalmoDj Slait. Ed ecco che quest’ultimo si fa avanti sul palco, si mette in console e lascia partire una intro. Il pubblico è come impazzito, Salmo fa la sua comparsa sul palco e senza fronzoli inizia a sputare le rime di “Mic Taser” al microfono. Continua rispettando la tracklist del suo “Hellvisback“, almeno per le prossime due canzoni: “Giuda” e “Io Sono Qui“. Intanto il pubblico, me compreso, è già sudato e infottato come non mai. Il rapper punta di diamante della crew e label indipendente Machete continua il suo show esibendosi in “Daytona“, “Falsità e Cortesia” per poi darsi al beatbox, prima di esibirsi nella sua strofa di “A Volte Esagero“, brano contenuto in “Status” di Marracash. A seguire viene un trittico di brani più datati – “Back in the days, Marty McFly” (cit) -: “Russel Crowe“, “Old Boy” e “Venice Beach“.

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Ci avviamo così verso la seconda ed ultima parte del live. Salmo continua senza sosta a sputare rime, fino ad adesso si è fermato soltato una volta per tirare delle bottigliette d’acqua al pubblico assetato. Rega, c’erano mille gradi lì in mezzo. Dunque, si prosegue con “Il Messia“, “S.A.L.M.O.“, “Killer Game” e “Bentley VS Cadillac“. Arrivato a qusto punto iniziano le prime note di “7 AM” ed io mi prendo bene: si stanno per susseguire, una dopo l’altra, alcune delle mie canzoni preferite di Salmo, anche se ancora non lo so. Quindi, dopo “7 AM” ecco che si esibisce in “L’Alba“, “The Island“, la fortunatissima (per le vendite) “1984“, “La Festa è Finita” e “Black Window“. Stavolta la festa è finita davvero, su un remix bellissimo realizzato da Slait de “Il Senso Dell’Odio“, Salmo ci saluta lasciandoci ancora un po’ nelle mani di Dj Slait che continua a fare saltare il pubblico ormai stremato, ma che non può fare a meno di continuare a ballare.

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Ed ecco che così si è concluso uno dei live più belli ai quali abbia mai assistito. Ringrazio Christian “Picciotto” Paterniti e Francesco Paolo Bonaccorso che, oltre ad aver organizzato questo magnifico evento in modo impeccabile, hanno anche collaborato con noi de La Casa Del Rap mettendo due biglietti in palio che due fortunati lettori hanno vinto. Un altro grazie gigantesco va a Paolo Castronovo che ha realizzato le foto che vedete in questo articolo, seguitelo su Facebook. Per vedere altre foto della serata CLICCA QUI.

 

Carmelo JP Leone
(Twitter: @carmelojp)
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Classe '89, divoratore seriale di dischi e serie tv. Scrivo di rap per passione. Faccio l'hater per hobby.
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