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One Day Music Festival @ Catania

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Ciao a tutti, oggi vi parlerò del One Day Music Festival 2017, uno dei festival più importanti del Sud Italia e punto di riferimento per la Sicilia. Giunto alla sua nona edizione, si svolge nel bellissimo litorale Catanese l’1 Maggio. Andiamo con ordine. Parto da Vittoria (RG) insieme ad altri tre amici verso le ore 10:30 in direzione Coffa (RG,) dove avremmo preso il bus che ci avrebbe portato a Catania. Arriviamo a Catania verso le 13:30, e iniziamo a metterci in fila. Dato che lì non è permesso introdurre alcolici di nessun tipo, ci siamo portati avanti cominciando a bere una bottiglia di Amaro del Capo nel viaggio. (Ricordo di un edizione scorsa in cui 4 ragazzi vennero con un frigobar pieno di roba da bere e iniziarono a offrire birre alle persone presenti in fila… tranne al sottoscritto). Fatta la fila e superati i controlli, entriamo per le ore 15:30. L’Etna, il mare, le palme e gli aerei che partono dall’aeroporto di Fontanarossa che si trova nelle vicinanze fanno da sfondo all’evento. Appena in tempo assisto al live di Mama Marjas, che stava eseguendo uno dei suoi classici, ovvero “Bless The Ladies”; susseguono altri pezzi, tra quale “Terapia”, nuovo singolo realizzato con la collaborazione di Deep Green, associazione che combatte per il diritto a curarsi con la cannabis terapeutica in Italia.

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Faccio un giro attorno agli altri stages; un fattore che ho sempre apprezzato del festival è la diversità dei generi musicali presenti: si spazia dalla musica Reggae alla Drum and Bass, fino alla Techno e al Rap. Ritorno sotto il palco verso le ore 17:00 e riesco ad accaparrarmi le prime file. Assisto al live di Mungo’s Hi Fi, gruppo di dj Reggae provenienti dalla Scozia, accompagnati dall’MC Tom Spirals. Verso le ore 17:30 entrano, per un breve Dj Set, Clafrica e Lofyo, e iniziano a passare pezzi di artisti come Kendrick Lamar, Kanye West e Run The Jewels. Il pubblico è carico, sono tutti in attesa dell’arrivo di Nitro e DJ MS, ed ecco che quest’ultimo si fa avanti sul palco. Inizia a scaldare la folla passando i pezzi più classici di quasi tutti i membri del collettivo Machete. Sul palco sale Nitro: premetto che, negli anni, l’ho visto svariate volte dal vivo e posso affermare che è un animale da palco. Il primo brano che esegue è “Rotten”, seguita da “All In“, “Back Again” e la titletrack del suo primo disco, “Danger”, che a metà pezzo subisce un mash-up con il beat di “Humble” di Kendrick Lamar. Arriviamo al momento più bello del live: Nitro prende una bottiglia di Amaro Montenegro, e da buon veneto, inizia a bere tutto d’un fiato, con la folla impazzisce. Con in sottofondo il beat dello storico freestyle realizzato per MTV Spit, e con la bottiglia di Amaro nelle mani, Nitro inizia a sputare rime nel microfono con una violenza inaudita, il tutto condito da un fantastico extrabeat e con un aereo che in quel preciso momento passa sopra le nostre teste: semplicemente fantastico. Tutto ciò è diventato virale grazie ai video e alle foto realizzate dalle persone presenti, tant’è che tale situazione viene citata anche in un intervista a Nitro e DJ MS realizzata da Hip Hop TV. Cogliamo l’occasione per ringraziare anche il presentatore Wad per aver citato lacasadelrap.com.

Seguono molti pezzi estratti dal suo secondo disco “Suicidol“, tra quali la titletrack del disco, “Sassi e Diamanti“, “Rotten“, “Baba Jaga“, “Stronzo“, “Solo Quando Bevo” e “Pleasantville“. A fine live Nitro esegue le strofe degli ultimi featuring realizzati, tra quali la strofa di “Title” realizzata assieme a Salmo e Axos, quella di “MOB” assieme a Lazza e Salmo e “Trankilo“, pezzo assieme a Vegas Jones che nei scorsi giorni si è aggiudicato il disco d’oro.

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Finito il live di Nitro, il secondo big fa capolino sul palco. Kaos è accompagnato dal fedelissimo DJ Craim: è la seconda volta che vedo Don Kaos live e la prima volta che lo vidi rimasi impressionato dalla fotta che ha sopra il palco. Inizia a eseguire gran parte dei pezzo estratti dal suo ultimo disco “Coup de Grace“, ovvero “Querencia“, “Distanze“, “Pandora“, “1971“, “Drakaris“, “Prestigio“, “Canale 0 Pt.2“. Il “maestro” (scrivo minchiate e mi chiamate maestro CIT.) esegue altri classici del suo repertorio come “Centopercento“, “Prison Break“, “Dottor K(0)“, “1“, “Il Sesto Senso“, “Firewire“, “Fenice” e uno dei pezzi più classici e a cui tengo di più, ovvero “Cose Preziose” accompagnata sempre dalla preziosa intro che Kaos fa in ogni live (“…l’avete sempre saputo, che siete voi Cose Preziose…“). Si susseguono “L’Anno Del Drago” e “Le 2 Metà“, e qui ad un tratto si intravede un Nitro spuntare sul palco e iniziare a cantare anche lui il pezzo e godersi lo show. Il live è alla fine e Kaos propone gli ultimi pezzi come “Quello Che Sei“, “Coup De Grace” e la strofa ancora inedita di “Sergio Leone” assieme ai Colle Der Fomento. Unica nota negativa: sono rimasto abbastanza deluso dal pubblico che era praticamente assente, dato che eravamo io e forse altre 10 persone a cantare e a gridare. Mi allontano dal live per un momento, perdendo così le prime file e ritrovandomi poi nelle ultime.

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E’ il turno del terzo e ultimo big della serata, ovvero Gemitaiz: non sono un grande fan del rapper di Roma non mi ha mai fatto impazzire, ma il palco riesce a tenerlo davvero bene. Gran parte dei pezzi sono estratti dal suo ultimo mixtape di successo, ovvero “Quello che vi Consiglio Vol.7“, come “Gli Stessi“, “Il Primo“, “Da Piccolo“, “Chissenefrega“, “Voodoo“, “Essere Vero“, “Come No“, “Come On Baby“, “Gigante“, “Quello che vi Consiglio Pt.3” e “A Me Mi“. La scaletta continua con altri pezzi estratti dai precedenti volumi di “Quello che vi Consiglio” come “Giro di Notte“, “Fabio Volo“, e la famosa “On The Corner“. Rappa anche la storica strofa di “King’s Supreme” e il pubblico salta letteralmente in aria. Siamo alla fine del live e Gemitaiz ci propone tre hit, tutte realizzate assieme all’amico e collega Madman, ovvero “Veleno 6“, “Pistorious” e per concludere “Non Cambio Mai“.

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Finito il live di Gemitaiz, vado alla ricerca dei miei compagni sperduti e andiamo a cenare. Ci concediamo un giro negli altri stage, ma alla fine ci sdraiamo stanchi morti sulla spiaggia aspettando che arrivi il nostro bus.
Quella dello scorso 1 Maggio, è stata la mia quarta partecipazione al One Day, nelle scorse edizioni ho avuto la possibilità di vedere artisti del calibro di Salmo, Ensi, Luchè e Noyz Narcos e posso affermare che anche quest’anno il festival ha lasciato soddisfatte tante persone, compreso il sottoscritto, grazie alle sue 24 ore di musica no-stop e la pluralità dei generi presenti. Sicuramente un evento del genere non può che portare una ventata di freschezza in una regione come la Sicilia.
Scritto da Filippo Fiorilli
Foto di copertina di Federica Fiore
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Classe '89, divoratore seriale di dischi e serie tv. Scrivo di rap per passione. Faccio l'hater per hobby.
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