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Approfondimento

Tanti ritorni a marzo: ecco Passepartout

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Anche nel mese di marzo, il mercato americano non ci consegna quei tanto attesi album che attendiamo da mesi (Pusha T e Post Malone, tanto per dire i primi due che mi vengono in mente), ma ci lascia parecchie uscite di secondo piano, qualcuna meritevole e qualcun’altra decisamente meno.

Ecco quello che vi propone Passepartout, la rubrica mensile sulla scena estera de lacasadelrap.com.

Lil Boat 2: un sequel evitabile

Un anno dopo l’uscita di Teenage Emotions e due dopo il primo mixtape, Lil Boat, Lil Yachty pubblica il sequel di quest’ultimo.

Che le cose siano mutate, per il ragazzo nativo di Atlanta (vera culla della scena trap recente), lo si intuisce già dalla cover: la posa pensante e serena in divisa da marinaretto sull’imbarcazione rossa, molto poetica e fuori dal tempo, lascia spazio ad un mezzo busto di Yachty in primo piano, sullo sfondo invece il mare al tramonto, possibile metafora di una carriera forse compromessa per il ventenne.

Se il mixtape di esordio aveva lasciato tutti sorpresi, fondendo più generi e ergendosi come alternativa all’imponente figura che risponde al nome di Lil Uzi Vert, questo secondo capitolo lascia parecchio amaro in bocca: perché la firma per Quality Control (etichetta nota per avere sotto contratto i Migos, anch’essi di Atlanta) non ha sortito gli effetti sperati, anzi.Lil Boat 2 (come anche il seguito di Culture) ha una tracklist corposa e prolissa (17 tracce sono parecchie, ma ormai a causa degli ascolti in streaming si preferisce allungare molto gli album) senza un filo conduttore, tant’è che più che con un album sembra di avere a che fare con una compilation estiva. Come se non bastasse, il nostro pare non avere altro di cui parlare se non del fatto che il suo album non abbia fatto nemmeno 100K copie, o di quanto sia incazzato che i suoi colleghi gli dicano che non sappia rappare.

Nemmeno le produzioni (affidate all’onnipresente DJ Durel, 30 Roc, Southside, Digital Nas tra gli altri) o i molti feat (i Migos, ovviamente, un impalpabile Lil Pump, Trippie Redd che alla fine della fiera è l’unico a salvarsi in questo marasma caotico…) riescono a dare un minimo di verve e di carisma ad un prodotto totalmente piatto.Al terzo album realizzato, facciamo fatica a pensare che la carriera di Yachty abbia già raggiunto lo zenit.

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Forse è vero che la vena trap possa essersi esaurita in così breve tempo, aspettiamo un’ulteriore prova per dare un giudizio definitivo.

Altro giro, altro sequel: ecco “Prhyme 2”

I had nightmares of Joe Budden arguin’
with Lil Yachty
Division between artists, party until we
sorry that we partin’ “

E’ passato quasi un anno dallo scontro verbale avvenuto al Complex’ Everyday Struggle tra uno dei membri degli Slaughterhouse, Joe Budden, e il suddetto Lil Yachty: Budden (che ha manifestato il suo disprezzo anche per i Migos, poco prima degli ultimi BET Awards) rifiutava tutto ciò che potesse rappresentare la figura ed il personaggio della trap-star di Atlanta, con quest’ultimo che rispondeva a tono sostenendo “I’m happy 24/7”.Cosa c’entra quest’antefatto con l’uscita, due settimane fa, del sequel di Prhyme (qui cover e tracklist), prodotto interamente da DJ Premier e che vede al mic Royce da 5’9’’? Basta leggere le due strofe sopra indicate.

Royce non poteva non dire la sua sulla questione, essendo anch’esso membro degli Slaughterhouse, e lo ha fatto nella canzone chiamata giustappunto Everyday Struggle, paragonando questo beef a quello che coinvolse un giovanissimo Eminem ed il rapper Canibus, che non considerava granchè Marshall Mathers agli albori della sua carriera.

L’album, nel suo complesso, si lascia ascoltare. Le produzioni di Preemo, dal chiaro marchio old school, unite alla verve di Royce sono un connubbio perfetto. Tra skit divertenti e chiare frecciate alla nuova generazione di (t)rappers (Era”, traccia numero 4, che vanta il feat di Dave East) le 17 canzoni scorrono bene nelle cuffie.

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Apprezzabile anche la partecipazione di 2Chainz, il punto più alto si raggiunge nel duetto che coinvolge il membro degli Slaughterhouse e la bravissima Rapsody, nella traccia “Loved Ones”.
Le altre guest star rispondono al nome di Big K.R.I.T. , Roc Marciano, Yelawolf, Novel, Chavis Chandler, Brady Watt e CeeLo Green.

XXXTentacion is back: il nuovo disco è “?”

Per quanto possa non piacere, per quanto si possa pensare che sia un personaggio costruito ad hoc e che poco abbia a che fare con la musica, bisogna ammettere che il ventenne XXXTentacion è stato uno degli argomenti più discussi e più chiacchierati dell’ultima annata. Il suo debutto discografico, dal nome “17”, è stato tanto inaspettato quanto sorprendente: il suo cambio totale di stile, il suo approccio più melanconico e depresso al mic hanno sicuramente colto tutti alla sprovvista, nessuno si aspettava una virata così netta.

“Jocelyn Flores” è diventata una delle hit da momento depresso per eccellenza (non ai livelli di “XO Tour Lif3”, poco ma sicuro) ed in molti, compreso il sottoscritto, abbiamo cominciato ad apprezzare quel ragazzo noto, fino ad allora, solo per i numeri su Soundcloud e per le vicende legali tra lui e la sua ex.

Il nuovo album, denominato “?” e coprodotto quasi interamente assieme al fedele John Cunningham, ci dimostra ancora una volta la virata sadness del ragazzo della Florida, mista sempre a produzioni molto acustiche . Sin dalla prima traccia, chiamata appunto “Introduction (Instructions)” XXX ci esorta ad ascoltare quanto segue come se dovessimo entrare nella sua testa, ed aprire al contempo la nostra.

“open your mind before you listen this album

So, with this project, again, you’re entering my mind”

SAD! è il singolo promozionale uscito ad inizio marzo, entrato alla posizione più alta per l’artista. Si svaria tra cantati che ricordano molto The Weeknd (in “changes”) a beat dalle sonorità più puramente trap (“Going Down!” prodotta da TM88 degli 808Mafia).

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Un altro album che si discosta dai canoni attualmente in voga, come XXX ha già dimostrato di fare sin da 17.

Le altre uscite del mese

Qui di seguito gli altri dischi usciti a marzo che vi consigliamo.
Cominciamo dal nuovo mixtape di Logic, Bobby Tarantino II. 13 tracce, featuring del solito 2Chainz, ma anche Big Sean, Wiz Khalifa, Marshmello e Young Sinatra.Fuori anche il primo disco ufficiale di Tory Lanez.

Memories Don’t Die” vi rimarrà molto nel vostro lettore se apprezzate quelle atmosfere stile OVO. Il disco è uscito per Interscope, presenti nell’album Future, Mansa, 50 Cent e molti altri.Torniamo finalmente a parlare di Francia. Uscito a metà marzo, l’EP Southside di Oboy è stata una piacevole scoperta. Vi consiglio caldamente l’ascolto, non vi uscirà più dalla testa!

Video Of The Month!

Come sempre, per terminare la nostra puntata di Passepartout, eccovi la carrellata di video più particolari dell’ultimo periodo.

E se parliamo di cose particolari e fuori dal comune, dobbiamo iniziare solo da un gruppo: fuori il video di “Oh Mama” dei RTJ. Non vi anticipiamo nulla, ma stavolta Mike&El-P hanno avuto un incontro particolare con uno scienziato pazzo ed il fidato nipote…Girato in un paesaggio post-apocalittico che ricorda molto le atmosfere del Mad Max di George Miller, eccovi il video del nuovo singolo di Post Malone, col featuring di Ty Dolla Sign. Questa è Psycho.Potevano mancare quei tre mattacchioni di Atlanta? Sulla scia del fortunato seguito di Culture, per il nuovo singolo i Migos hanno scelto Walk It Talk It, col featuring di Drake.

Sì, Drake conciato in quel modo non ce lo saremmo mai aspettato.

E sì, c’è anche Jamie Foxx nel video.

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