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Intervista

Sodaboi produce buona musica di origine controllata

Sodaboy LND 13

Ve ne abbiamo parlato a più riprese seguendo l’escalation di video che da sei mesi a questa parte sta caricando sul suo canale YouTube. Lui è Sodaboi, nome d’arte del classe ’95 Matteo Creatini, rapper che stappa Tassoni nel tempo libero e scrive canzoni dalla Provincia, condite dall’accento del triangolo FI-PI-LI, Toscana. Sonorità prettamente club si mescolano a video eccentrici, dal taglio cinematografico e d’effetto, il tutto prodotto seguendo una ricetta 100% italiana.

Dopo aver calcato il palco del MI AMI Festival con il suo precedente progetto: Crema, Sodaboi ha da poco pubblicato l’EP Problemi (IRMA Records) che mescola giochi di flow e parole chiave che identificano i suoi racconti in musica. All’interno del progetto spiccano le collaborazioni con il team Soda Golf Club, tra cui le produzioni firmate da Nemo e Grindalf che caratterizzano in modo assoluto il suono di questo artista che si sta aprendo una nuova strada tra il boom bap e la trap.

Incuriositi dal progetto abbiamo deciso di fare una chiacchierata con lui per conoscerlo un po’ più da vicino.

Eccoci! Benvenuto su lacasadelrap.com. Direi che è d’obbligo iniziare dalle presentazioni di rito: raccontaci un po’ di te e del tuo background visto che Sodaboi è l’evoluzione di qualcosa che già aveva una forma.

Essendo cresciuto io come persona, il precedente progetto Crema si è evoluto nella forma attuale: Sodaboi.
Il lavoro è cambiato sulla base di quelli sono i miei gusti personali che chiaramente sono mutati rispetto a quando ero più ragazzo. Io ho iniziato a rappare da piccolissimo, all’incirca sui sedici anni, e quindi risulta molto spontaneo, crescendo, che la musica che voglio fare maturi sulla base delle esperienze e della direzione che voglio dargli, musicalmente parlando.
Ho anche cambiato nome in Sodaboi perchè sentivo l’esigenza di rappresentare meglio il mio progetto e la mia persona. “Soda City” è il mio paese, io sono originario di Rosignano Solvay (la frazione più popolata del comune di Rosignano Marittimo in provincia di Livorno – n.d.r.) che dai ragazzi del posto è stata ribattezzata proprio “Soda City” e quindi i ragazzi di zona sono “Soda boy”. Ecco perchè questa scelta, una questione di rappresentanza verso il luogo da cui vengo e un po’ per l’attitudine che voglio portare sulla scena. Poi suona fresco!
Io ho un background Hip Hop, nonostante quello che faccio ora non sia propriamente rap, ma nemmeno trap! Detto questo il concetto di rappresentare mi piace moltissimo.

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Restando su due temi tipici dell’Hip Hop come la zona e la crew, cosa rappresenta il collettivo Soda Golf Club per il tuo progetto?

Più che un collettivo, Soda Golf Club è un team.
Siamo un team artistico composto da una ventina di persone di cui 5 esposte, ovvero io, Drax, Moebius Ohba come rapper, oltre ai due produttori Grindalf e Nemo. Dietro di noi c’è un grande lavoro di squadra tra DJ, grafici, ragazzi che curano i visual per i live, videomaker. Tutte queste persone fanno si che il Soda Golf Club sia qualcosa di più ampio e che non sia solo musica, ma qualcosa in grado di dare un supporto significativo all’estetica personale di questo movimento. Siamo tutti ragazzi under 25 che spingono un’attitudine condivisa in grado di miscelare “freschezza” ed innovazione sia a livello musicale che a livello estetico.
Sul versante musicale poi, sia noi rapper che i beatmaker, abbiamo un background che spazia dall’elettronica al rap, con forti contaminazioni di derivazione black.
Questo è il nostro bagaglio personale e presto usciranno un bel po’ di prodotti solisti che comunque ci coinvolgeranno tutti a livello di gruppo visto che collaboriamo spesso tra noi.
L’intenzione è quella di non fermarsi mai per “rompere i coglioni” a tutti.

Il vostro territorio di riferimento qual è, dove possiamo trovarvi?

Soda Golf Club è distribuito sostanzialmente su tutto lo stivale.
I produttori sono di base a Roma e Bologna, i rapper stanno tra Roma, Bologna e Firenze, abbiamo ragazzi che lavorano con noi a Milano. In generale, a livello geografico, non abbiamo limitazioni e anche a livello di esibizioni dal vivo vogliamo arrivare dappertutto.SodaGolfClub 9883

Per questo sound così fresco, sul quale c’è un lavoro significativo dei due producer, da cosa traete spunto e cosa state ricercando a livello musicale?

A livello musicale, più che sulla ricerca dell’ispirazione, ci stiamo muovendo come team sui nostri stimoli personali che poi esprimiamo in un confronto continuo in studio.
Non abbiamo bisogno di pensare troppo alle cose perché un’idea che possa risultare vincente la troviamo sempre con relativa semplicità e poi la sviluppiamo.
Quello che ci stimola davvero è la wave italiana e non sto parlando solo di produttori. Mi riferisco anche ai musicisti, ai cantautori, alla musica italiana in generale che dopo tutto ci piace molto e la riteniamo davvero rappresentativa.
Chiaramente non può mancare un’apertura su tutto il mondo d’oltreoceano, però riteniamo importante partire da una radice italiana. Il bagaglio culturale della musicale italiana per noi è importante e ci piace prendere spunti partendo da qui.
Abbiamo tanta storia e tanta cultura, perché non approfittarne per proporre qualcosa di originale?
Il sound, il cinema, la moda, la storia italiana sono fighi e questo progetto ha l’obiettivo di riuscire a valorizzare qualcosa di unico e che si può trovare solo qui.

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Avvicinandoci sempre di più all’EP: volevo sapere da te perché, dopo una carrellata di singoli, hai avuto l’esigenza di proporre un extended play?

Come team siamo relativamente nuovi, il mio progetto in veste di Sodaboi è attivo praticamente da quasi sei mesi in modo ufficiale. Devo necessariamente iniziare a far conoscere il mio nome in giro e da questa esigenza ho avuto lo stimolo per confezionare il mio primo EP, proprio per proporre qualcosa di un pochino più strutturato e in grado di riuscire a presentarmi al meglio andando oltre a quelli che sono i video pubblicati fino a qui su YouTube e Spotify.
“Problemi” EP è un lavoro in grado di far capire qual è la natura del progetto e che chiude questa mia prima fase di presentazione.
Chiaramente, per il prossimo futuro, in lavorazione c’è un disco!

Quindi per te, oggi, pubblicare un prodotto discografico come un disco ha ancora senso…

Per quanto mi riguarda, certo che sì.
Nonostante la tendenza attuale sia sempre più quella di pubblicare singoli in serie curati sotto ogni punto di vista e spinti bene, ribadisco che a me interessa “rompere i coglioni” per tanti anni e durare nel tempo.
I miei riferimenti artistici, anche solo guardando il rap italiano, si sono costruiti una carriera longeva negli anni pubblicando prodotti discografici forti attraverso i dischi. Per me questa è la regola e ho questa esigenza per dimostrare la mia dedizione e il mio impegno costante verso la musica.
Avere un bel repertorio significa poi poterlo esibire al meglio anche live, questo è un aspetto fondamentale!
Voglio essere un “nuovo-vecchio” rapper.Sodaboy LND 14

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Tra l’altro in ballo hai anche la trilogia dei singoli che vanno a comporre la bandiera italiana… Mi riferisco a “Soda” (Film Verde), “Problemi” (Film Bianco) e restiamo in attesa del rosso!

A breve arriverà sicuramente anche il rosso!
Stiamo preparando tutto per far arrivare al meglio questa cosa, le idee non ci mancano!

Una cosa che mi incuriosisce dei tuoi brani è la ripetizione di parole chiave che identificano singolarmente ogni pezzo. Abbiamo “Gratis”, “Soda”, “Gelaty” o la stessa “Problemi”. C’è un significato?

In realtà non mi soffermo molto a ragionare su questi aspetti. Sono tutte parole che fanno riferimento alla mia quotidianità e sono cose che penso, utilizzo o mangio come i gelati tutti i giorni qui sul lungo mare.

Visto che in precedenza abbiamo sfiorato il tema, volevo sapere com’è iniziato il sodalizio con IRMA Records.

Tutto molto tranquillamente. Abbiamo conosciuto le persone che lavorano in questa etichetta e ci siamo trovati subito bene.
Loro hanno una visione molto molto aperta della musica, avendo anche un background importante e che copre diversi generi musicali. Hanno capito la bontà di questo progetto e condiviso la volontà di non porre etichette su quello che stiamo facendo.
Grazie alla loro collaborazione abbiamo ricevuto un aiuto per “mettere le gambe” al lavoro e per poter proseguire al meglio.

Chiudiamo con la domanda a cui vorresti rispondere: tema libero.

Okay, vorrei dire e ribadire che per me e per noi come Soda Golf Club la musica dal vivo è l’unica cosa che conta! Ci piace la dimensione live e suonare di fronte ad un pubblico perché questa è l’essenza della musica.
Vogliamo suonare in posti sempre più fighi e sempre più grossi, con sempre più persone coinvolte.
Questo è quello che ci piace fare, che vogliamo fare e che ci impegneremo a fare.
Speriamo che alcune delle date che annunceremo per questa estate possano essere un bel trampolino in questa direzione.Senza augurare nulla di buono a Sodaboi, solo ed esclusivamente per “non tirargliela” ;) Io vado a prendermi un gelato e vi lascio qui di seguito tutti i contatti per restare aggiornati sulle sue novità e su quelle di tutto il Soda Golf Club.

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