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Flow Fest 2018, il festival itinerante dedicato alla musica urban. Scopri come vincere i biglietti!

Flow Fest 2018

Dal 20 giugno, con il live di Mezzosangue al Circolo Magnolia di Milano, si è dato il via alle danze al Flow Fest 2018: il primo festival itinerante completamente dedicato alla musica urban, organizzato da Shining Promotion. Il festival vedrà esibirsi più di 20 artisti, tra i quali, lo scorso 22 giugno, Lauryn Hill (leggi il nostro reportage), oltre ad artisti italiani del calibro di Fabri Fibra, SferaEbbasta e Caparezza. Come lacasadelrap.com abbiamo messo in palio 2 biglietti per la data del 30 giugno di Fabri Fibra e Gemitaiz a Legnano (MI), e ne metteremo prossimamente anche per la gran parte delle serate. Continua l’articolo per scoprire come vincere i biglietti, per leggere l’intervista a Max Labadini, organizzatore, e, in fondo all’articolo, tutto quello che c’è da sapere sul Flow Fest!

L’intervista a Max Labadini

Partiamo dall’inizio: come stai?

Io bene. Siamo al concerto di Elio al Carroponte che abbiamo prodotto questa data con Shining, quindi mi trovi in una fase di tranquillità ma lavorativa per il resto, diciamo, tutto tranquillo, nella norma.

Proprio a proposito di Shining, il Flow Festival è un festival organizzato e ideato da Shining Production, me lo confermi?

Sì esatto. È Il desiderio di dare una sorta di contenitore, cappello, corona, chiamiamola come vogliamo, a una serie di esempi organizzati durante l’estate da Shining Production, in cui vengono prodotti e promossi i maggiori artisti urban italiani. Ovviamente per urban non si può definire solo l’hip hop italiano, è quel genere di musica che viene, appunto, da una cultura urbana che oramai ha un pubblico mainstream. Che, comunque, non vuol dire per forza commerciale, ma che ha una mole di persone che lo ascoltano a livello di quanto una volta potessero essere ascoltati i Duran Duran.

Questa è un po’ l’idea di Flow Fest: dare un format unico itinerante, in giro per tutta l’Italia, che coinvolga le maggiori realtà italiane hip hop e anche qualche artista straniero, come appunto è stato il caso di Lauryn Hill a Parma, regina del soul, principessa di The Fugees ecc. Insomma, abbiamo fatto questo grosso contenitore per poter dare un nome a questo desiderio di spingere un determinato tipo di concetto musicale.

Come tu hai giustamente detto è un concept che riguarda anche, e soprattutto, la musica hip hop: è il primo esperimento di un festival itinerante di questo tipo? avete pensato di farlo su qualche altro genere, visto che Shining Production, comunque, è attiva su diversi tipi di eventi, non solamente rap, da diversi anni?

Be’, Shining Production è una società che si occupa di produzione eventi, quindi è impensabile per una società decida di produrre solamente un determinato tipo di evento, perché il mercato è talmente ampio che c’è bisogno di più tipi e generi musicali per fare andare avanti una società di produzione eventi. Se facessimo solamente eventi della musica che piace a te, molto probabilmente ne potremmo fare al massimo una al mese, ma gestiamo una società che lavora tutti i mesi con una continuità molto più che una tantum. Lavoriamo tutte le settimane su tanti progetti.

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È la prima volta che Shining produce e concepisce l’idea di un festival itinerante, cioè di un brand che si muove sul nord/centro Italia perché più giù non siamo riusciti ad arrivare. Lo abbiamo legato, appunto, al tema della musica hip hop/urban italiana, perché comunque è innegabile che sia un po’ il genere trainante per quello che riguarda i concerti e di festival estivi, e io stesso sono storicamente cresciuto anche lavorativamente parlando con questo genere. Ora, abbiamo preso coscienza – o meglio i grandi lo hanno fatto, io non mi definisco grande perché mi sembra ancora di essere giovanissimo di fronte i miei 30 anni -, hanno preso coscienza che comunque la musica urban rispecchia la maggior parte dei giovani che oggi vanno ai concerti e se tu vai a vedere la programmazione dei locali e dei festival di questa estate molti sono principalmente improntati su questa cosa qua.

Quindi per noi è la prima volta e il desiderio è proprio quello di riuscire a dare continuità alla nostra spinta promozionale che come Shining diamo da anni sull’hip hop italiano, a livello non solamente lombardo, ma riuscire ad andare su tutto il nord/centro Italia.

Come abbiamo detto il Flow Fest è un festival itinerante e coinvolge date di altri festival. Tutti i vari festival che sono coinvolti nel Flow Fest, sono tutte produzioni di Shining immagino, giusto?

Sì, esatto.

Come mai la scelta di farlo itinerante, di andare a basarsi su altri festival, invece, che fare un festival sempre itinerante ma che fosse “fisico” e a se stante? per esempio, nei prossimi giorni ci saranno Fabri Fibra e Sfera Ebbasta al Rugby Sound Festival di Legnano (MI), che fanno parte anche del progetto Flow Fest. Perché non fare quelle date solamente Flow Fest?

Perché uno prima semina e poi raccoglie. Ovviamente l’idea è quella di brandizzare diversi spot per poi riuscire, magari in un futuro, economia e numeri permettendo, a fare un primo festival hip hop italiano che è l’unica cosa che manca per consacrare questo genere che in Italia è esploso.

Per quanto riguarda, invece, la scelta dei nomi durante i vari festival sono stati scelti anche in concezione del Flow Fest? oppure vivevano ognuno come uno spazio a se stante nel proprio festival e poi sono stati tirati in coinvolti nel progetto?

L’idea del Flow Festival inteso come un festival singolo in cui si esibiranno più persone è un’idea che possiamo definirla un obiettivo. Semplicemente si è deciso di dare spazio a tutte quelle realtà con cui Shining aveva collaborato, con cui aveva intenzione di collaborare e che ha deciso di coinvolgere all’interno di questa esperienza. Non ti voglio nascondere che la maggior parte degli artisti sono stati scelti anche per coprire fasce di pubblico diverse, quindi magari un target più “giovanilista”, come può essere Sfera Ebbasta, ed un pubblico più maturo legato ad altre determinate personalità di hip hop, come la data torinese di Noyz Narcos, Ensi e Kaos, che cercano di dare un più ampio spettro possibile per promuovere a pieno tutto quello che riguarda la cultura urban. Oramai è preponderante nel mercato musicale, che nasce da possibilità di scambio e la possibilità di socializzare attraverso i social media in maniera più semplice, far crescere una realtà che, sostanzialmente, dia voce a quello che è: i giovani di oggi. Una volta per esprimersi era molto più complicato perché non c’erano i mezzi. Noi, appunto, abbiamo voluto cercare di prendere la più ampia fascia di pubblico possibile e brandizzarla con questo nome.

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Certo, ampia ma comunque targettizzata su quello quel genere

Si, su quello che è il genere, che poi diciamo che in italia prende purtroppo solo quella desinenza, ma se ci fosse stato un artista grime italiano sicuramente l’avremmo buttato dentro, perchè è urban anche il grime. Se ci fosse stato un artista qualsiasi drum and bass particolare che ci sarebbe piaciuto inserire l’avremmo inserito, perché l’urban non è solamente hip hop. Perché l’hip hop è una desinenza di quello che poi dopo è il concetto di urban. L’urban è la società che noi viviamo e che in Italia si viene a manifestare all’interno dell’hip hop italiano quando un giorno arriverà il primo mc italiano grime vero sarà anche lui parte del Flow Festival.

Line up e competition

Di seguito tutte le date del Flow Fest 2018 e delle competition: 2 biglietti per ogni evento in grassetto! Potete trovare le nuove competition ogni lunedì sul newsbox in home page e sui nostri social: hanno durata di 7 giorni e scadono il lunedì successivo alle ore 12. Per partecipare basta compilare il form di iscrizioni: il vincitore verrà selezionato per estrazione e contattato tramite sms.

  • 18/06 Mezzosangue @ Magnolia – Milano
  • 22/06 Lauryn Hill @ Cittadella Festival – Parma
  • 30/06 Fabri Fibra + Gemitaiz @ Rugby Sound Festival – Legnano
  • 05/07 Sfera Ebbasta @ Rugby Sound Festival – Legnano
  • 11/07 Gemitaiz – Nitro – Achille Lauro @ Piazza Sordello – Mantova
  • 16/07 Fabri Fibra @ Acquedotte Festival – Cremona
  • 17/07 Gemitaiz – Nitro @ Climbing Stadium – Arco di Trento
  • 18/07 Caparezza @ Climbing Stadium – Arco di Trento
  • 18/07 Nitro @ Woodoo Fest – Cassano Magnago (Va)
  • 18/07 Noyz Narcos + Ensi + Kaos @ Flower Festival – Collegno (To)
  • 20/07 Sfera Ebbasta @ Flower Festival – Collegno (To)
  • 21/07 Gemitaiz – Achille Lauro – Quentin40 @ Flower Festival – Collegno (To)
  • 31/07 Sfera Ebbasta @ Piazza del Sole – Bellinzona

Cos’è il Flow Fest

Non ci sono altri mezzi per dirlo: nel 2018, in Italia, la urban music è il mercato musicale di riferimento per giovani e meno giovani.

Un’industria quella dell’hip hop, della trap e del rap che è in continua crescita; ed ecco perché è un obbligo celebrarne la raggiunta maturità: oggi decine di artisti hanno la possibilità di emergere, di produrre musica, di fare concerti. Il livello si è notevolmente innalzato e così è necessario alzare anche l’asticella di chi, tra gli addetti ai lavori, da anni si occupa di produrre eventi musicali.

Ecco quindi svelato l’obiettivo e l’idea di Shining Production e del Live Club (il locale di Trezzo sull’Adda che da tempo lavora in ambito hip hop anticipando nettamente le tendenze e dando spazio a diversi artisti italiani e internazionali): dare vita ad un logo che è un contenitore per il movimento urban italiano.

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Il suo nome è Flow Fest. Il Flow Fest nelle sue tappe ospiterà a rotazione i migliori artisti della musica hip hop e urban nazionale con l’eccezione di un’artista internazionale, Layryn Hill, che si è esibita a Parma nella sua unica e attesissima data italiana. E’ a tutti gli effetti un happening che porterà la musica più ascoltata di questi tempi all’interno di alcuni degli eventi musicali che animeranno l’estate italiana, il Flow Fest vedrà oltre 20 concerti – spesso con line up costruite con almeno due show a serata – di artisti come SferaEbbasta,FabriFibra, Gemitaiz e molti altri.

Per capire il fenomeno dell’hip hop italiano, è necessario tener presente che il  rap  viene  considerato  un  modo per esprimere personalità, idee, sentimenti che poi verranno condivisi. Un rapporto, quello con il sistema digitale, dei social network o delle applicazioni come Spotify e YouTube che diventano un collante intangibile ma che cambia e altera decisamente il mercato musicale, ed ecco che sono emersi alcuni fenomeni rap capaci di fare milioni e milioni di ascolti o visualizzazioni online, determinando di conseguenza un cambiamento del paradigma nell’industria musicale italiana.

Le nuove rockstar si trovano nei cypher e agli angoli delle strade, online come nel club, uniti dalla meravigliosa identità fondante e centrale della musica hip hop: l’essere totalmente dentro il presente, senza farsi condizionare dal passato e senza troppo guardare al futuro. Il rap batte il tempo del presente, i ragazzi e le ragazze di oggi vogliono viverlo al meglio in questi anni bui della crisi economica globale.
Il Flow Fest vuole rappresentare questo universo della cultura italiana, un happening che avrà alcuni momenti topici come i tre giorni all’interno del Flower Festival di Collegno, gli show previsti ad Arco di Trento, due giorni in cui il Flow Fest si fermerà dando vita ad una due giorni urban con la esibizioni di AchilleLauro, Gemitaiz, Nitro e Caparezza, quest’ultimo generazionalmente più avanti rispetto ai più giovani colleghi e attraversa da anni l’urban music con un sound tutto suo. Infine, un momento top è stato quello già citato del 22 Giugno a Parma per l’esibizion LaurynHill.Flow Fest è in definitiva progetto nato dalla volontà di alcuni settori dell’imprenditoria musicale italiana di dare una definitiva collocazione – di livello e in situazioni puramente live – alla musica hip hop, rap e trap.

Un impegno che vuole essere anzitutto un salto di qualità nell’economia e nel mercato italiano cercando di condensare alcune importanti obiettivi che alzeranno ‘asticella del mercato urban e della musica dal vivo in generale:

  1. la possibilità di collocare nell’universo degli appuntamenti di cartello dell’estate nomi che sono costantemente ai primi posti delle classifiche
  2. dare vitalità al modello – in crisi – italiano dei cosiddetti open-air festival dando all’appassionato la possibilità – come succede ovunque nel mondo-  di assaporare diversi tipi di generi musicali magari distanti l’uno dall’altro.
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