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Recensione

Il supereroe di Vimercate torna a salvare il rap italiano

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Il talento di Vimercate è tornato con la giusta arroganza nel rap-game italiano con il suo ultimo disco Supereroe, fuori dal 12 ottobre 2018 in tutte le piattaforme digitali e in copia fisica in tutti i negozi di dischi. L’hype per l’ultima fatica del rapper è stato largamente anticipato da singoli che hanno ricevuto un ottimo feedback da parte del pubblico: Linda, originale e remix con la coppia Lauro-Boss Doms, e Serio con Capo Plaza. Gli estratti dall’album sono stati Rollercoaster, battezzata come la sua hit estiva, nonché sottofondo di belle scene per i maschietti nelle sue storie di Instagram, e Fuoco e Benzina: entrambe sono rimaste tra le punte di diamante di questo progetto. Emiliano ha messo molto di sé: il concept ruota attorno alla sua figura di artista, soprattutto al suo rapporto con i fan e tutte le conseguenze della fama nella sua vita privata e non. Andiamo ad analizzare con ordine tutte le sue sfaccettature.

INSTRUMENTAL: 7/10

La produzione è stata interamente affidata a due dei migliori producer italiani: Big Fish e Don Joe. I beat, che variano tra suoni trap e pop, sembrano adattarsi perfettamente alle doti vocali di Emis, facendo suonare in modo impeccabile praticamente tutti i ritornelli. Note di particolare merito ai beat di Mille Strade, ad opera di Fish e Supereroe, co-prodotto da entrambi. Donald Trump è perfettamente in linea con il trend del momento e potenzialmente potrebbe diventare un classico da studiare per tutti i giovani beatmaker emergenti. Nonostante ciò, le altre basi sono altrettanto meritevoli, ma un pelo sotto le richieste che un testo di Emis Killa avrebbe bisogno. Saggia la scelta di affidarsi a due professionisti del settore, ma altrettanti beatmaker meritevoli del momento avrebbero dato un tocco di freschezza in più all’ascolto complessivo.

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LYRICS & SKILLS: 7.5/10

Che Emiliano sia una delle migliori penne della scena è ormai risaputo. Senza peli sulla lingua, diretto, citando in qualche modo sempre ciò che lo appassiona (tranquillo Emis, stanno girando la quarta stagione di Gomorra). Certi testi mi hanno lasciato davvero a bocca aperta: Mille Strade a mio parere è uno dei brani più belli della sua discografia. Nel disco però, lo troviamo in tutte le sue sfumature, com’è solito fare. Quella foto di noi due è cantautorato italiano puro, mi ha ricordato Prima che sia lunedì del disco precedente e quoterei tantissimo un progetto in questo stile. In Donald Trump domina totalmente la “zarroganza” scuola Dogo che fa da perfetta cornice ad un brano che molto probabilmente si trova nelle blacklist delle radio e nelle cime delle playlist trap più ascoltate su Spotify. Ho trovato un Guè Pequeno in ottima forma, così come Gemitaiz. Le loro strofe sono state pensate e posizionati nei brani giusti, con il modo giusto. Discreti tutti gli altri featuring, ma non all’altezza del protagonista. Sezione a parte, invece, per il testo di Fuoco e benzina: l’autore non è Emis Killa e ad una lista di commenti positivi corrisponde un’altrettanta serie di critiche. Personalmente, dopo aver letto la notizia ammetto di esser rimasto a bocca aperta ma subito dopo mi ricredo: in un panorama musicale pieno di ghost-writer nascosti non posso scandalizzarmi se due dei migliori rapper italiani collaborano, uno con il testo e l’altro con l’interpretazione (eccellente a mio parere), ancora di più se la scrittura è affidata a Jake La Furia.

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STYLE: 8/10

Il disco suona alla grande. Che Emis Killa sia un hitmaker con i ritornelli è ormai risaputo, ma in questo album ha davvero esagerato. Anche presi singolarmente, tutti i brani suonano in modo corretto. Alcuni possono anche annoiare, ma è impossibile dire che il ritornello non sia ottimo. Se dovessi fare una classifica dei suoi dischi, Supereroe non sarebbe al primo posto, semplicemente perché non penso abbia inciso sulla scena quanto i precedenti. Ma questo album non è altro che un ulteriore biglietto da visita per la scena, in cui mostra come la versatilità sia uno dei suoi più grandi pregi, dall’old school alla new wave.

VISUAL & ARTWORK

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Potenzialmente l’album, dato il titolo ed il concept, poteva essere accompagnato da una grande componente grafica, soprattutto per la versione fisica. Ahimè, mi sono trovato tra le mani un fumetto abbastanza inutile, con una trama a dir poco ridicola. Il disegno principale, in cui viene raffigurato Emis nelle vesti di supereroe, nasce da un professionista del settore, (Emis ha dichiarato in una stories che la copertina è opera di un disegnatore Marvel), ma per come si sono evolute le cose poteva concludersi lì la faccenda. A lasciarmi l’amaro in bocca, infine, sono stati i molteplici errori nei testi all’interno del booklet: troppi per chi spende 18€ per una copia fisica.

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L’omogeneità del suono è un gran pregio del progetto: Emis riesce a far ascoltare il suo disco tutto d’un fiato… dimenticandosi a volte della scelta del concept e sembrando un ibrido mal riuscito. Forse la scena non sentiva il bisogno di questo brano, ma come al solito è riuscito a farsi spazio tra le classifiche, ricordando a tutti che l’attuale rap italiano si è formato anche grazie alle sue gesta negli anni passati. Da fan, ammetto che le aspettative erano molto più alte, ma basandomi su ciò che ho ascoltato e dovendo dare un voto numerico, Supereroe passa il turno con un risultato discreto.

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