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Intervista

Cali e TwentyTwo iniziano a svelare il progetto Malegria

Malegria 02 2019

MALEGRIA n.f. 1. Dicotomia legata al senso di malinconia ed allegria; stato interiore che distorce la visione della realtà; dissociazione mentale dal mondo reale. 2. Cali & TwentyTwo.

Questo il nome del nuovo progetto musicale che coinvolge Cali, riconosciuto a livello nazionale come una delle migliori penne della scena rap italiana, assieme al produttore TwentyTwo, artista proveniente dalla scena elettronica. Unici nel loro genere, Cali e TwentyTwo mischiano rap, r&b, pop ed elettronica. Il primo singolo targato Malegria è stato 5 (del mattino) seguito da Malegria, brano omonimo del gruppo, accompagnato dal primo video ufficiale del duo realizzato da Mattia Kollo.

Incuriositi da questo viaggio in musica tra malinconia, allegria, e sbalzi d’umore, abbiamo sottoposto qualche domanda ai due protagonisti del progetto.

Un sintomo particolare il vostro… Cosa potete raccontarci della Malegria che vi affligge? Quali sintomi avete avvertito per riconoscervi in questa dicotomia?

Più che un sintomo particolare si tratta di uno stato d’animo e più che esserne afflitti ne siamo consapevoli!
Diciamo che le “caratteristiche” che la contraddistinguono possono fare riferimento alla classica saudade lusitana/brasiliana: un senso di malinconia o nostalgia non meglio definito, dai contorni fumosi ed interpretabili soggettivamente.
Forse l’interpretazione un po’ metafisica di accettazione del passato e fede nel futuro è quella che ci piace di più.

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Immagino che questo stato interiore vi abbia in qualche modo accomunati e portati a fare musica assieme. Quando e come siete entrati in contatto?

Ci conosciamo da quando siamo piccoli e negli anni siamo sempre rimasti in contatto, in un modo o nell’altro.
Vivendo nella stessa città ed avendo dei gusti musicali molto simili la collaborazione era inevitabile, è una cosa nata in maniera totalmente spontanea e ci ha portati a sviluppare assieme questo progetto.

Cali, tu vieni da un percorso musicale che, da ascoltatore, appare molto travagliato. Dal primo album sono trascorsi 10 anni. Nel 2014, con Aleaka, publicasti “La malattia”, un lavoro che per molti fu probabilmente il progetto di quell’anno. Tra luci e ombre hai sempre continuato a fare la tua musica e nel 2017 hai pubblicato 2 lavori importanti. Come sintetizzeresti il tuo percorso da “Cuore Nero”?

Non lo definirei travagliato, lo definirei più che altro un percorso personale in cui ho fatto la musica che volevo fare esprimendo quello che avevo da dire in determinati periodi della mia vita.
Da “Cuore Nero” ad oggi definirei il mio percorso artistico come un’evoluzione musicale, e soprattutto personale.

TwentyTwo, su di te non abbiamo molte notizie, se non la tua musica che resta in qualche modo onirica. Quali elementi caratterizzano il tuo suono e quali esperienze gli hanno dato corpo? Mentre, nel concreto con cosa lavori in studio?

Il mio suono è un’infusione di tutta la musica che ho ascoltato negli anni, per me stesso in primis è difficilmente inquadrabile.
Penso che eclettico sia la definizione migliore!
Io ormai lavoro in maniera minimale e vado dritto al sodo: laptop e creatività.
In questo modo posso essere produttivo sia in studio che in qualsiasi altra location/circostanza.

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La musica che state componendo in questo periodo è trapelata solo con due brani. Questo spunto creativo è per voi antidoto alla Malegria o solo altro veleno per l’anima?

È semplicemente una valvola di sfogo, di sicuro più uno spunto creativo che veleno per l’anima.
Di quello ce n’è fin troppo in qualsiasi ambiente, cerchiamo di tenerlo il più lontano possibile dalla nostra musica!

Per la title track Malegria, con il lavoro di Mattia Kollo, avete dato anche un volto al suono. Come mai questa esigenza? Cosa avevate bisogno di trasmettere?

Malegria è un brano particolare con un sound particolare.
Assieme a Mattia Kollo abbiamo voluto creare qualcosa di specifico per far risaltare i lati poco consueti (ed a tratti paranoici) della traccia anche a livello estetico.
Di sicuro c’è una forte influenza retrofuture/vaporwave a livello di immaginario che rende il tutto ancora più sfuggente e difficilmente inquadrabile.

Quali saranno i prossimi sviluppi in attesa della pubblicazione del progetto?

Di sicuro ci saranno altre uscite, sia audio che video.
Seguiteci su Instagram @ma.le.gria per rimanere aggiornati sul progetto!

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Superstite del forum, qui scrivo ancora con la passione di un utente. Con un focus sul panorama italiano, più che scrivere di rap lo ascolto e lascio spazio ai suoi protagonisti.
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