
Si può capire veramente qualcosa di un artista in 5 brani? Forse sì, forse no. Victor Kwality aggiunge alla sua discografia un progetto interamente in italiano per la prima volta e la sensazione è quella di star sentendo qualcosa di più di “un cittadino del mondo” che si esprime nella sua lingua madre (anche se bistrattata in campo artistico). Dinosauri EP è la chiave. Un disco vagamente noir, che suona a tratti molto “canadese” (l’OVO di qualche tempo fa). Stabber alla regia è una garanzia. Le ambientazioni che riesce a creare si mescolano in maniera eccelsa con la voce di Victor, che fa slalom eccelsi. I bassi esasperatamente forti e i synth esagerati richiamano quelle che sono le radici del produttore. Una sinergia che sembra essere studiata a tavolino, dagli astri.
Brano per brano
Il progetto si apre con una personalissima rivisitazione di A muso duro di Pierangelo Bertoli, poesia contemporanea. Il brano rappresenta qualcosa di più per Victor e dall’interpretazione si nota in maniera evidente. L’italiano in questo aiuta, riesce a trasmettere delle emozioni non scontate.
Oltre segue la linea musicale di A muso duro, ma fa trasparire sensazioni diverse. Il conflitto è il protagonista. Parla di se stesso, degli altri e si lascia scappare qualche inglesismo. Si sente tutta la voglia di esprimersi al meglio.
Con il feat di 1403 – artista britannico – Victor si sposta su suoni diversi e si nota una presenza costante di 808 in Full Moon. Il ritornello super catchy rende il brano gradevole e notevolmente radiofonico.
Gli ultimi due pezzi sono quelli che ho preferito. Dinosauri è estremamente personale e suona minimal al punto giusto. 1306, invece, si muove in una direzione più soul. Stabber aggiunge qualche piano in più e Kwality aggiunge la componente amorosa che fino ad ora era mancata.I fatti ci parlano di un ritorno graditissimo. Dopo collaborazioni importanti e tour in giro per ogni dove, era arrivato il momento di pensare alla propria musica in primis. La sapienza di Stabber nell’accompagnare il cantante è sicuramente un valore aggiunto e di notevole spessore.
Ci dicono qualcosa davvero solo 5 brani? Per me hanno raccontato unicità e voglia di non fermarsi, sperimentare in maniera sapiente e sfruttare i propri punti di forza. Mossa azzeccata e speriamo di buon auspicio, non di certo un’estinzione.