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Recensione

Gemitaiz & MadMan: dieci anni di amicizia in Scatola nera

Scatola nera

Lo scorso 20 Settembre Gemitaiz e MadMan hanno pubblicato Scatola nera per Tanta Roba e Universal Music Italia. Un progetto di 12 tracce che riesce ad unire veterani quali Salmo, Marracash e Gue Pequeno, new entry come tha Supreme e l’originale Giorgia. Dai tempi di Haterproof, passando per Detto fatto fino ad arrivare a Kepler, il percorso fianco a fianco che Gemitaiz e MadMan hanno fatto è stato caratterizzato dal magnifico incastro dei loro due unici talenti.

Instrumental: 8.5

La capacità di Scatola nera di catturare l’attenzione dell’ascoltatore per tutta la durata del progetto, senza riuscire ad annoiarlo, è resa possibile dal più che collaudato mazzo di producer ai quali si sono affidati. Ad esempio, anche se citati spesso come Gem e Mad, i due hanno a loro fianco da più di dieci anni l’immancabile Flavietto a.k.a. Mixer T, che anche in questo progetto ha messo la sua firma su diverse tracce.

Nessuna nuova collaborazione su questo fronte, non c’è stato nessun azzardo ben riuscito, hanno giocato secondo le regole ottenendo il successo che si erano prefissati di raggiungere. Per questo hanno chiamato a sé anche PK, memorabile compagno di MadMan sin dai tempi di Escape from Heart, pubblicato nel lontano 2010, per poi arrivare ad altri produttori quali Kang Brulèe, Ombra, Orang3 e Polezsky. Tutti loro hanno contribuito a creare un tappeto di armonie che non lascia via di fuga, permettendo all’ascoltatore di gustarsi il progetto anche in riproduzione casuale. Stavolta le basi diventano elemento fondamentale per la completa riuscita dell’album, erigendosi a contenuto delle canzoni stesse, colmando quelle carenze date dalla ridondanza degli argomenti trattati.

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Lyrics & Skills: 8

Quello che vi consiglio volume 8 non mi aveva convinto affatto (idea non condivisa da tutti), per questo mi aspettavo un altro prodotto firmato Gemitaiz piccolo chimico.  Con mia grande sorpresa, il rapper capitolino, ha deciso di accantonare questa sua voglia di sperimentare e si è concentrato maggiormente sulla sua originalità nella forma più pura. Il nome che ha, lo deve alla sua capacità di risultare particolare e inimitabile, senza dover necessariamente mettere in atto degli artifici; cosa che negli ultimi lavori ha voluto esasperare ottenendo l’effetto opposto.
MadMan dal canto suo, si trova sempre sulla vetta delle sue capacità, come da quindici anni ormai. Ovviamente, dare sempre il massimo non può essere una nota di demerito, ma non facilita l’analisi dei suoi progetti. C’è talmente tanto studio dietro le sue rime da sembrare quasi robotiche. Non le smonti, sono inattaccabili e superiori a quelle del suo collega, permettendo di ottenere in Scatola nera un gioco di standard ed anomalie.Ciò che allora ci permette di avere un parametro in più, visto questo equilibrio più che palese, è la presenza dei featuring. Sorvolando sui classici come possono essere quello di Guè Pequeno e Marracash in Fiori, o quello con Venerus in Che ore sono, saltano all’occhio le collaborazioni con Giorgia e Mahmood. La cantante italiana e il vincitore del 69º Festival di Sanremo, hanno completamente stravolto i toni di questo album.
Mood pop e ritornello tutto da canticchiare hanno le carte in regola per diventare i brani che sentiremo in radio nelle prossime settimane, e la cosa potrebbe non dispiacerci. tha Supreme è la conferma ancora una volta che il detto “largo ai giovani” è cosa buona e giusta. Mancano all’appello Priestess e Venerus, che ci regalano due ritornelli in perfetto stile drama, perfettamente in linea con il significato di Scatola nera.

Style: 6.5

Ma a voi non è scesa una lacrimuccia quando siete arrivati alla traccia Come me? Personalmente l’ho vista come un back in 2010, quando pubblicò il volume 2 di Quello che vi consiglio. Ed è qui forse che si apre la scatola nera di Gemitaiz. Quello che strillava sul microfono è cresciuto ed è cambiato e se in Davide la title track dell’omonimo album diceva:

Non sentirti in colpa se non ci siamo capiti

stavolta il suo messaggio è ben diverso: 

Sotto al palco il fuoco la fine del mondo/Poi se scendo in strada, fra’, mi sento solo Voi non siete come me.

Dieci anni di evoluzione artistica, forse possono essere riassunti in questa unica traccia, che dal 2010 ad oggi è stata in grado di darci, seppur minimo, un quadro di Gemitaiz nel 2019. 

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Non può non essere citato Veleno 7, come altro diamante di Scatola nera. Saga iniziata con Quello che vi consiglio mixtape e proseguita per dieci anni precisi (con l’aggiunta del dissing di Canesecco in uno spigoloso Veleno 8), il singolo si presenta come la traccia cardine di tutto il lavoro, nonché quella che diede il via, lo scorso 7 giugno, ai rumors su un possibile ritorno di Gemitaiz e MadMan insieme nel panorama musicale.Pur tenendo conto delle grandi collaborazioni, non ho riscontrato grandi peculiarità ed originalità. Scatola nera è il prodotto standard che poteva uscire dalle menti dei due colleghi, fatto di tracce distribuibili in radio e di altre in grado di entusiasmare anche un pubblico più rigido. Tuttavia, gli argomenti trattati sono gli stessi dei loro precedenti lavori, nessuno dei due si espone personalmente, fatta eccezione, forse, per qualche citazione nei brani più romantici:

Mi manchi forte ogni momento/Sì, baby, lo ammetto/Tipo che mi sveglio e ti cerco, non ci sei nel letto.

Riferimento alla sua rottura con la storica fidanzata Fishball? Non c’è modo di intenderlo e non ci interessa nemmeno stare qui a fare gossip…

Voto finale: 7.7

Nessuna esplosione, nessun rapporto di danni, anzi: un buon prodotto equilibrato e studiato, che ci presenta due artisti che cercano, ancora una volta, di immedesimarsi e di conseguenza esteriorizzare gli stessi dolori, gli stessi drammi e le stesse gioie che li accompagnano da tutta una vita. A noi resta il grande piacere di ascoltarli, entrando in un viaggio mentale che solo loro, come pochi altri, sono in grado di creare.

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Il mio primo incarico fu quello di costruire le navi che portarono gli Achei a Troia, ma con la crisi che c'è, ho preso a farne solo di carta e di dimensioni microscopiche. Assidua mangiatrice di lasagne e libri. Probabilmente sono l'anima gemella di Hannibal Lecter. Dite Mellon ed entrate.
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