
Il 18 ottobre 2019 si è tenuto presso il Palazzo Velli, nel cuore di Roma, la presentazione del libro Crash Kid – A Hip Hop Legacy a cura di Drago (leggi qui la nostra recensione). L’evento ha permesso di vedere riuniti tutti quei personaggi che negli anni hanno fatto la storia dell’Hip Hop romano. L’evento è stato infatti presenziato dall’editore Paulo von Vacano, dagli autori Napal e Ben Matundu assieme ad Amir Issaa e DJ Baro. Ognuno di loro ha raccontato, oltre all’enorme lavoro che c’è stato dietro la stesura di un simile progetto, l’uomo che si celava dietro il nome Crash Kid.
L’evento di oggi vuole celebrare un king, ma soprattutto ricordare un nostro amico. Perché prima di essere un breaker importante, nella scena italiana come in quella mondiale, e un writer, è stato un nostro amico. Un personaggio che ha dato vita a quella che è la scena dell’Hip-Hop romano. Quando ero piccolo c’erano pochi personaggi a Roma; Ice One, Crash Kid e Napal. Ci ha accolti tutti, ci dato tanti consigli, ci coinvolgeva in quello che faceva. Viaggiava tanto rispetto a noi e quindi quando tornava da questi viaggi ci portava informazioni su qualcosa che in Italia era ancora all’inizio. È stato un personaggio chiave, che ha dato inizio a quello che è la cultura urban e Hip Hop Italiana.
Amir Issaa
Circa 320 pagine nelle quali si susseguono oltre 400 immagini totalmente inedite, fornite da quelli che sono stati, in primis, suoi amici, conosciute da noi altri come figure della scena street italiana ed internazionale. A Hip Hop Legacy è l’attestato di nascita di una cultura che è passata da fenomeno underground a mainstream, grazie a Massimo Colonna, a.k.a. Crash Kid.
Questo libro è pieno di materiale introvabile, perché essendo era pre-era social, non poteva ovviamente capitare che qualcuno facesse la foto e ci taggasse tutti. Quindi ognuno a casa sua aveva la foto nel cassetto, ed è stato un modo, anche per noi, di vedere che foto avevano gli altri. E chi fa da legame a tutte queste foto è proprio lui, Crash Kid. Quindi comprate il libro e ora che potete, condividetelo, condividete queste foto.
Piotta
L’aria che si respira all’interno di un evento simile è fuori dal tempo. Chi non ha vissuto quel periodo si trova catapultato in un ricordo vivente, fatto di uomini che rivivono il proprio passato con una grande fragilità negli occhi. Era necessario camminare in punta di piedi per non turbare tutte quelle emozioni che trasudavano sia dalle foto della mostra, sia dagli abbracci di coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo incredibile e necessario evento. L’Hip-Hop nasce per unire, per andare contro ogni forma di oppressione e donare libertà a tutti coloro ne sentissero il bisogno. Massimo, o Crash Kid che dir si voglia, univa Roma nella libertà di espressione, dando vita, inconsciamente, ad un collettivo di persone legate tra di loro da questo unico anello indissolubile.