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Intervista

Benvenuti nella giungla urbana dei Gorilla Sauce

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A Palermo il sottobosco Hip Hop è sempre più in fermento e tra le nuove leve quelli che sicuramente si son fatti notare di più sono Chef Monkee e Nevra, ovvero i Gorilla Sauce. Alle loro spalle c’è il supporto dell’etichetta La Croce e del management FIGHT Entertainment, ed è grazie a queste due forti realtà indipendenti che ha preso vita il progetto. Il 12 dicembre ha visto la luce l’omonimo album d’esordio dei Gorilla Sauce che contiene 9 brani per un totale di 24 minuti.

Visto l’alta qualità del progetto abbiamo deciso di intervistare Chef e Nevra. Ecco cosa ci hanno detto. Ma prima, mettete in play l’album che trovate nel player qui sotto.

Benvenuti su lacasadelrap.com! Partiamo dalle presentazioni, chi sono i Gorilla Sauce?

Gorilla Sauce è un collettivo artistico che include rappers, producers, videomakers e grafici. Ispirato alle formazioni americane come A$AP MOB, quindi tutte le figure che ne fanno parte sono legate da questo immaginario e le sue influenze.

Come vi siete conosciuti e com’è nata l’idea di unire le vostre forze in questo dynamic duo?

Ci siamo conosciuti perché, oltre ad essere soci, le nostre ragazze sono sorelle. L’idea di fare coppia per questo progetto è venuta naturalmente, passando tanto tempo in studio volevamo lasciare il nostro biglietto da visita che introducesse chi ascolta nel nostro mondo.

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Il connubio tra beat dal sound ricercato e sempre fresco e le vostre liriche creano nell’ascoltatore un forte immaginario, quasi cinematografico. Qual è il vostro modus operandi in studio?

Dipende da brano a brano, solitamente ci ritroviamo in studio anche in dieci persone, qualcuno fuma, altri sparano cazzate, trovi sempre uno o più producer che stanno lavorando a qualche nuovo beat e questo ambiente crea il mood che ci piace e che ci ispira nella scrittura.

Il disco è stato pubblicato per Fight Entertainment. Quanto è stato determinante l’appoggio di questa realtà nella realizzazione del progetto?

Ormai ci troviamo a collaborare con Fight da tre anni. Abbiamo appoggiato sin da subito la causa e siamo fieri di essere stati coinvolti in diversi eventi che in Sicilia non avevano precedenti. Vivere insieme a loro l’hip hop è stato determinante per prendere consapevolezza di ciò che possiamo dare alla città.

Il progetto ruota attorno a Palermo, vostra città natale, e attorno al concetto di giungla urbana. Cosa rappresenta per voi questa città, oltre ad essere la vostra musa ispiratrice? Quali sono i sui punti di forza e quali, invece, i difetti?

Palermo, esattamente come una giungla può risultare affascinante quanto ostile. Nel nostro caso raccontiamo la percezione di due ragazzi che vogliono fare della propria passione il loro lavoro in un territorio che è culla dell’arte, ma che non si cura dei propri artisti.

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Oltre Palermo e le vostre vite quotidiane, da cosa prendete ispirazione quando lavorate alla stesura di un testo?

Traiamo ispirazione da interessi collaterali alla musica. Ci può ispirare un film, così come fumare un blunt (vedi il pezzo Blunt) o sentire le storie di nostri amici che non hanno niente a che vedere con l’hip hop.

Una cosa che emerge sin dal primo ascolto è la vostra fotta nel rappare e nell’essere, piuttosto che apparire. Dunque vi chiedo: quali sono gli obiettivi che volete raggiungere con la vostra musica?

Sembrerebbe banale, ma il nostro obiettivo è quello di emozionare l’ascoltatore, sia che si gasi mentre è in palestra o che si rilassi mentre sta guidando. Secondo noi è ancora questo il criterio per rimanere nel tempo.

L’album è privo di featuring. Questa scelta è stata dettata dal fatto che avevate tanto da dire e che quindi volevate più spazio possibile? In futuro, se dovreste scegliere un artista della scena rap nazionale con il quale collaborare, chi sarebbe e perché?

Abbiamo deciso di non inserire featuring in modo da rendere il progetto il più personale possibile, dalla grafica ai beats, alle strofe è tutto made in Gorilla Sauce. In futuro ci saranno collaborazioni con artisti palermitani. Nel panorama nazionale ci piacciono molto gli artisti della nuova scena napoletana e le leggende come Guè e Marra.

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So che entrambi siete a lavoro sui vostri rispettivi dischi solisti. Cosa dobbiamo aspettarci? Potete farci qualche spoiler?

Ci faremo sentire presto, abbiamo pronti tantissimi singoli e dobbiamo solo organizzare le uscite al meglio, avranno un sound che è la naturale evoluzione di quello che avete già ascoltato.

Conosci meglio

Classe '89, divoratore seriale di dischi e serie tv. Scrivo di rap per passione. Faccio l'hater per hobby.
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