
Ogni aspetto della nostra esistenza è soggetto, nel bene e nel male, a dei cambiamenti: possiamo cambiare città, vita, cognome, amici, lavoro. C’è però una cosa che non cambierà mai per ognuno di noi: la nostra identità.
Ecco il primo concetto che trasmette Nevada, nuovo album di Ntò che esce proprio oggi per Sony Music Italy. Dodici tracce che coraggiosamente affrontano le nostre stesse vite, spezzate dalla quotidianità, corrose dai tradimenti, dalle dipendenze, dai soldi, ma che trovano anche respiro nell’amore. Tutto ovviamente con una forte componente identitaria inconfondibile: quella partenopea.
Strumentali
Ciò che sicuramente colpisce di più (e che si percepisce a primissimo impatto) è la voglia di far coesistere tanti universi musicali anche distanti tra loro all’interno dello stesso progetto. Dal punto di vista dei beat, troviamo infatti pezzi delle atmosfere più latin (come in Paranoia oppure Diva feat. Enzo Avitabile e Nina Zilli), le più “classiche” sonorità della trap, chitarre che ci regalano un profumo quasi di ballad (Antiproiettile feat. Jake La Furia). Fortissima la presenza di melodie cantate, tipico del retaggio culturale e musicale napoletano (come in Antiproiettile, Nevada, Dipendenza).
Voto: 6,5/10
Testi
Molti feat, e decisamente pensati: così come per i beat, tanti universi musicali, o meglio, tanti artisti diversi tra loro che convergono nella stessa opera, portando maggiore ricchezza al “quadro più grande”: Jake La Furia, Giaime, Enzo Avitabile, Nina Zilli, Speranza, Clementino, sono solo alcuni dei nomi che hanno messo la firma sul progetto. I testi raccontano di sogni, ma anche della crudezza della realtà, di amore ma anche di dipendenza dalle persone che crediamo di amare, dal lusso, da una vita che si vede solo nei film. La tela dell’esistenza di ognuno tesse se stessa senza seguire un percorso particolare, regalando speranze, sogni infranti, ascese e discese.
Voto: 6,5/10
Stile
Un progetto che unisce tanti colori su un’unica tavolozza, ma sempre e comunque attraverso una chiave cruda, che racconta di strada e di ciò che da essa deriva. Ogni brano è rappresentativo di un lato oscuro della vita umana, delle sue gioie e dei suoi dolori, delle scelte che si fanno o non si fanno, e in alcuni episodi contengono anche una denuncia sociale piena di contenuto, come ad esempio Salut (feat. Speranza), invito caloroso ai giovani a reagire ciò che il Paese (non) offre, costruendo la propria vita e la propria persona in autonomia di pensiero, senza cadere nelle mode passeggere dello spaccio e dei tatuaggi in faccia, e rifiutando ogni forma di razzismo. Oppure Lexotan (feat. Nico Tesla), racconto intimo ma diretto di una mente “assuefatta” dagli psicofarmaci, che prima cammina sulle nuvole e poi si ripiega su se stessa nei meandri della depressione.
Voto: 6,5/10
Voto finale: 6,5/10
Un panorama variegato a trecentosessanta gradi per questo nuovo progetto musicale. Nevada afferma la propria identità attraverso la diversità: di generi musicali, linguaggio, messaggi che vengono trasmessi. Trova una sua coesione nel filo conduttore rappresentato dalla vita, con tutto il suo bagaglio culturale, fatto di sogni, amici, nemici, imprevisti, dipendenze, amore. Un vero e proprio viaggio nel deserto dell’esistenza, dove a volte, per fortuna, si trova anche qualche oasi di pace e di amore.