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Ladies First

L’SOS di Ciao sono Vale è un urlo di salvezza per l’anima

CiaoSonoVale 2020

Provando a non pensare per un attimo al Coronavirus, nell’appuntamento odierno con la rubrica Ladies First abbiamo Ciao sono Vale, nome d’arte della classe 1998 Valeria Fusarri nata a Lovere. Il 24 gennaio 2020 la cantautrice bergamasca ha pubblicato SOS, il suo primo album prodotto da Matteo Costanzo per l’etichetta Honiro Ent.

Il percorso artistico di Ciao sono Vale inizia inconsapevolmente a 16 anni quanto scopre, quasi per caso, la propria passione per la musica. Spinta dai suoi amici inizia, da autodidatta, a pubblicare alcune cover sul suo profilo Facebook, ottenendo l’attenzione di alcuni musicisti della sua zona, che la cercano per piccole esibizioni live. Dopo una lunga gavetta fatta di prove, concerti, feste di piazza ed esperienze da Busker, con il suo team di lavoro realizza diverse cover e quattro inediti. Nell’agosto del 2018, Valeria partecipa al contest di Radio Deejay, a Riccione, arrivando in finale. Due mesi più tardi vince le audizioni del Contest organizzato da Honiro, una delle realtà indipendenti più attive nel panorama italiano, con cui inizia a collaborare rifiutando più volte i contatti dalle redazioni dei vari talent, in quanto lontani dalla sua idea di sviluppo artistico. Alla fine del mese di marzo 2019, Ciao sono Vale ha pubblicato il singolo Delay, che le ha regalato grandi soddisfazioni e l’apertura a San Giovanni del concerto del 1° Maggio. Hanno fatto seguito le canzoni Clichè e Tre Assassine, fino al più recente Singolo d’amore, anche questo incluso nel suo album di debutto SOS, un lavoro denso di esperienze vissute composto da 10 brani versatili e pieni di emozioni, una presentazione diretta del suo animo.

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È arrivato il momento di lasciare spazio alla musica e all’intervista realizzata con la disponibilità della nostra protagonista.

Benvenuta! In questo spazio partiamo sempre dalle presentazioni. Raccontaci brevemente chi sei e qual è il tuo primo ricordo legato alla musica.

Mi chiamo Vale e faccio musica perché mi aiuta a crescere, a vivere ogni momento con il giusto peso e a sentirmi libera.
La prima volta che ho preso in mano una chitarra avevo 16 anni, mi sono affezionata subito al suono e alle sensazioni che ti dà la musica.

Grazie a questa rubrica, la nostra redazione sta chiedendo direttamente alle sue protagoniste qual è lo stato di salute della scena urban italiana al femminile. Come vedi la situazione al momento?

Sinceramente credo ci siano molte donne forti nella scena italiana. Mi fa piacere vedere che in questo momento storico il “movimento” femminile si stia facendo valere.
È chiaro sia più difficile, perché credo che una donna debba per forza comunicarti qualcosa, diciamocelo, nessuno va ad un concerto di una ragazza solo perché è figa.

Oltre alla passione, cosa alimenta la tua voglia di fare musica?

Il sentirmi realizzata nella vita, lo scopo principale.  È parte di me e non posso lasciarla perdere, sarà parte di me per sempre.

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Dopo tanto lavoro è uscito il tuo album d’esordio SOS. Quali sono stati i primi riscontri che hai ricevuto, sia da parte del pubblico che tra gli addetti ai lavori? Tu, ne sei soddisfatta?

Sono molto soddisfatta perché il disco mi rappresenta al 100%. Consapevole di voler sempre migliorare in tutto. Ho ricevuto molti complimenti che mi hanno toccata, tanta gente del settore ha apprezzato il disco ed il progetto quindi sono felice. Poi, i miei fan storici che mi porto dietro da anni, lo stanno ascoltando in loop e sono tutti affezionati ad SOS tanto quanto me.

Pubblicare con una realtà come Honiro Ent cosa ha dato in più al tuo lavoro?

La professionalità penso. Loro sono professionisti, trattano i progetti con il cuore.

In questo periodo storico, i dischi ricchi di contenuti stanno faticando ad emergere. Il tuo è un disco importante, 10 tracce, denso di storie e sentimenti. Credi sia il giusto biglietto da visita?

Sì, perché comunque è autentico.
Anche se fatica ad arrivare a tante persone magari, fatica a farsi spazio, prima o poi lascerà un segno. Credo che ogni cosa fatta con il cuore aperto sia significativa.

Tanta attenzione ai testi e anche al suono. Con Matteo Costanzo come avete lavorato alle produzioni? Quali scelte artistiche avete fatto per provare a valorizzare ogni traccia?

Abbiamo lavorato insieme ad ogni traccia.
Ci siamo ispirati al testo, immagine per immagine, frase per frase ed abbiamo creato gli arrangiamenti.
Abbiamo entrambi un immaginario vasto ed internazionale per quanto riguarda reference, sempre con il tocco di originalità di Matteo.

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Comunichi molto attraverso le immagini e il tuo look è molto personale e riconoscibile. Questo aspetto può essere determinante per condividere la tua musica con più persone possibili?

Grazie mille! Non lo so, io sono me stessa, a qualcuno starò a cuore, altri mi odieranno, ma pur sempre per quello che sono.

All’interno del disco sei riuscita a coinvolgere le persone a te più care. Cosa rappresenta per te la famiglia?

Per me la famiglia viene prima di tutto. Ho poche persone che ci tengono davvero a me, me le tengo strette. Gli devo tanto.

Siamo in chiusura. Quando potremo ascoltare la tua musica dal vivo?

Piano piano comunicherò sui social tutti gli appuntamenti. Ci stiamo lavorando!

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Superstite del forum, qui scrivo ancora con la passione di un utente. Con un focus sul panorama italiano, più che scrivere di rap lo ascolto e lascio spazio ai suoi protagonisti.
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