Il mondo hip hop, e in generale quello urban, è caratterizzato da unione e collegamenti tra vari artisti: tutti sappiamo quanto sia importante lo spirito di gruppo nella realizzazione di lavori musicali di successo. Ma cosa succede quando questi legami vengono meno? Quando un amore finisce rimane solo un ricordo?
A tutte queste domande cercheremo di rispondere: benvenuti in C’eravamo tanto amati! Questa nuova rubrica non intende trovare risposte o sentenziare su chi abbia ragione, piuttosto cercheremo di ripercorrere alcune delle storie d’amore musicali più interessanti nel panorama nazionale e che hanno rappresentato, con i propri pro e contro, un cambiamento nel modo di fare musica.
Iniziamo dalla coppia che più ha saputo far parlare di sé sin dalla propria nascita: stiamo parlando ovviamente di Alessandro Aleotti e Federico Leonardo Lucia, rispettivamente J-Ax e Fedez.
Lo sfogo: Fedez e la sua confessione
Nel 2018 c’è stata la grande rottura: se fino a poco tempo fa non si era a conoscenza dei motivi che avevano causato la divisione, grazie ad un’intervista rilasciata da Fedez al programma televisivo La Confessione di Peter Gomez, tutto risulta più chiaro.
Il litigio sarebbe partito non da una questione meramente economica, ma da piccole incomprensioni venutesi a creare fra i due: bisogna fare molta attenzione in questi casi e mai prendere come certezze quello che ci viene detto. L’intervista ci ha permesso di ascoltare il punto di vista di Fedez, pertanto è necessario sospendere ogni giudizio e lasciare per Ax il beneficio del dubbio.
Durante l’intervista si può vedere chiaramente Federico provato da questa situazione, lui stesso afferma quanto sia stato doloroso non solo sul piano lavorativo, ma soprattutto sul piano umano: il rapper di Milano, divenuto celebre per l’album Penisola che non c’è, ha visto venir meno quell’amicizia sulla quale aveva riposto sogni e speranze nel “momento più delicato della sua vita e di maggiore fragilità”.
Il “momento” a cui ci stiamo riferendo è quello in cui Chiara Ferragni (moglie di Fedez) era in attesa di Leone: durante la dolce attesa che i due stavano trascorrendo a Los Angeles, sarebbe avvenuto il grande tradimento. Il legale di Federico avrebbe aperto una nuova agenzia di gestione artisti, speculare alla Newtopia di Ax e Fedez, con l’obbiettivo di scalzare la madre di quest’ultimo – all’epoca manager del rapper – per subentrare come direttore, gestendo Fedez come semplice artista che non avrebbe più avuto potere decisionale.
La rottura del gruppo Fedez/J-Ax è avvenuto perché Ax, assieme a Rovazzi, avrebbe deciso di intraprendere questa nuova avventura discografica con il loro ex legale, allontanandosi da Fedez e abbandonando Newtopia.
Ma facciamo un passo indietro e capiamo come tutto è cominciato.
La nascita di una stella
Federico Leonardo Lucia (a.k.a. Fedez) debutta il 12 marzo del 2011 con l’album Penisola che non c’è: in poco tempo ottiene un enorme clamore mediatico. Che possa piacere o meno, a Fedez va riconosciuto il merito di essere stato uno di quegli artisti che ha saputo sdoganare il rap in Italia.
Fedez rappresenta l’inizio di quella generazione di rapper che avrebbe avvicinato il grande pubblico alla musica hip hop con uno stile sicuramente più popolare, certo, ma che conservava quell’elemento di critica sociale e di pertinenza ai fatti.
Il successo accumulato tra il 2011 e il 2012 viene coronato nel 2013 con il terzo album in studio.
Il 29 febbraio viene pubblicato Si scrive schiavitù si legge liberta, pochi giorni dopo Dai cazzo Federico, fino ad arrivare al primo marzo dove viene pubblicato Cigno nero in collaborazione con Francesca Michielin.
Il 5 marzo 2013, Sony Music Italy pubblica Sig. Brainwash – l’arte di accontentare, che in pochi mesi ottiene il doppio disco di platino certificato FIMI.
Dall’arte di accontentare al non accontentarsi
Dopo il grande successo di Sig. Brainwash – l’arte di accontentare, Fedez decide di rompere col passato per darsi ad una nuova avventura. Un’irriverente etichetta discografica indipendente è nata: Newtopia. I suoi fondatori? Ovviamente J-Ax e Fedez.
Come spiegato da Fedez in un’intervista, il nome Newtopia nasce da una citazione di John Lennon che invitò Richard Nixon (presidente degli USA) ad abbandonare New York per andare a Londra ed essere cittadino di una realtà ideale, ma ahimè immaginaria, quale Newtopia.
Se il 2014 rappresenta il cablaggio di Newtopia come macchina di produzione, il 2015 è l’anno della svolta sia per Ax che per Fedez: vengono pubblicati due dischi che otterranno un grande consenso da parte del pubblico; da un lato c’è il rilancio della figura di Ax e, dall’altro, la conferma di Fedez come stella nel panorama musicale italiano.
Siamo nell’anno de Il bello d’esser brutti e di Pop-hoolista, due dischi che hanno rappresentato un grandissimo successo: Newtopia ha finalmente spiccato il volo. I due album presentano il marchio di fabbrica di Fedez e Ax: l’unione fa la forza… Ma anche il profitto.
Newtopia e il tris di assi
Una data importante per il nuovo progetto Newtopia è il 25 febbraio 2016, in cui i due artisti milanesi annunciano ufficialmente la loro collaborazione per la realizzazione di un disco comune.
Fedez, nell’intervista a La confessione racconta questo periodo come un momento fatto di grande propensione creativa: fra i due c’era una chiara coesione artistica che puntava a stravolgere le regole.
Se la notizia di un progetto musicale di Fedez e Ax aveva fatto clamore, il pubblico non immaginava cosa sarebbe successo di lì a pochi giorni all’intero mercato musicale! È il 28 febbraio 2016, Newtopia pubblica Andiamo a comandare: Fabio Rovazzi si presenta al pubblico con una canzone no-sense dai toni elettronici, ritornello facilmente memorizzabile ed annesso balletto demenziale. Insomma… La canzone dell’anno.
Il ruolo di Rovazzi all’interno di Newtopia è stato cruciale e rappresentava quell’estro creativo che, di fatto, mancava all’interno della coppia: le sue idee irriverenti ed innovative permisero di fare il grande salto ad un progetto forte musicalmente, ma che si presentava ancora con poche idee.
Newtopia da record
Dopo il successo di Rovazzi, arriva l’esordio musicale come coppia di Fedez e Ax. Il 6 maggio 2016, escono con il singolo Vorrei ma non posto, estratto dell’ormai prossimo Comunisti col Rolex. Il successo del singolo è immediato: prodotta da Takagi & Ketra, la canzone in poco tempo si afferma come brano dell’estate ottenendo un multi-platino dalla FIMI.
Il terreno musicale è ormai pronto: Newtopia è ormai nota al grande pubblico grazie al successo di Rovazzi, prima, e della coppia Ax-Fedez, poi. Il 20 gennaio 2017 viene finalmente pubblicato il disco che, ancor prima di uscire, già era stato dichiarato come disco dell’anno: parliamo ovviamente di Comunisti col Rolex. Il titolo riprende un insulto tutto italiano, puntando però ad un’allusione nobilissima, cioè al fatto che si possa diventare ricchi pur comportandosi onestamente.
La finale di una rivoluzione
Dopo il grande successo di Comunisti col Rolex (4 dischi di platino), inizia la crisi di una delle coppie che, in poco più di un anno, ha stravolto il panorama musicale italiano oscillando tra pop, rock, hip hop, dancehall e reggaeton.
Siamo tornati al punto in cui tutto ha avuto inizio. La grande divisione tra i due avviene nel giorno stesso del coronamento del successo: è il 2 giugno 2018, J-Ax e Fedez si esibiscono a San Siro con un memorabile sold-out.
Nei camerini delle prove a Vigevano, Fedez domanda esplicitamente se Ax fosse coinvolto e se fosse al corrente di quanto fatto dal loro legale per creare questa nuova agenzia discografica: la risposta, a detta di Fedez, fu un no secco.
Solo il giorno successivo al grande spettacolo di San Siro, Fedez scoprirà che quanto detto da Ax era falso: non solo era al corrente, ma anche consenziente sul fare del legale. Ciò ha determinato la rottura della coppia la quale, probabilmente, sarà irreversibile.
Purtroppo, non ci resta che aspettare e vedere cosa accadrà…
“Ancora un’altra estate arriverà…”