Nel bel mezzo di questa quarantena, dove la monotonia la fa da padrona, ho avuto il piacere di intervistare via Skype due artisti palermitani, che indipendentemente da questo clima generale sono in piena produzione musicale (ognuno dalla propria dimora). Salvatore ed Antonio, aka SLVTR e Nebbia, prima che collaboratori, sono amici di lunga data. Ciò ha facilitato l’intervista (avvenuta in occasione della recente uscita del nuovo brano No! feat. L’Elfo), risultata alla fine veramente naturale, grazie alla sintonia che c’è tra i due artisti e che indubbiamente ritroveremo anche nella loro musica.
In questo periodo di quarantena state ascoltando qualcosa in particolare che vi ispiri artisticamente?
NEBBIA: In questo periodo sto ascoltando moltissimo Smino ed il nuovo disco di The Weeknd.
SLVTR: Anch’io durante questi giorni sto ascoltando moltissimo After Hours, sebbene non sia quello che più ho apprezzato dell’artista, ma soprattutto Liberato di cui Oi Marì è uno dei miei pezzi preferiti di sempre!
Da dove è nata la vostra collaborazione?
SLVTR: (risponde ridacchiando) Io ed Antonio siamo amici da tanto tempo, in quest’ultimo anno ci siamo confrontati spesso riguardo i miei pezzi, ma entrambi riconoscevamo che mancava qualcosa. Quindi, riascoltando i nostri vecchi brani, ed esserci pentiti di non aver mai fatto uscire quelle hit, abbiamo deciso di iniziare questa nostra collaborazione totalmente indipendente.
NEBBIA: Proprio così. Per quanto mi riguarda, quando ho vissuto a Milano, pur avendo avuto modo di creare un mio ‘’brand’’al livello nazionale ed aver lavorato negli stessi studi di artisti del calibro di Izi, Tedua e pure Fabri Fibra, ho attraversato uno dei periodi più bui della mia vita. Mi resi conto del fatto che quello che stavo facendo, quello che stavo producendo, non mi soddisfaceva. Così ho deciso di tornare in Sicilia con l’intenzione di produrre per rendere felice chi mi sta attorno, ma soprattutto me stesso.
Quindi cosa rappresenta per te il ritorno alla piccola produzione? Una riscoperta della spontaneità?
NEBBIA: Esattamente. Per me rappresenta un nuova sfida. Essenzialmente mi sono rotto di dover continuamente dimostrare a tutti il motivo per il quale sono Nebbia. Voglio raggiungere gli stessi risultati, ma accompagnato da un amico, un artista, che vale veramente.
Catania e Palermo faticano a congiungersi in più contesti, dietro la collaborazione con L’Elfo c’è un messaggio che vorreste lanciare?
SLVTR: Be’, se devo fare l’impegnato socialmente, sì. La collaborazione con Luca (L’Elfo) è nata 3-4 anni fa, mentre facevamo il mic check prima del concerto di Ghali a Catania. Io suonavo prima dell’Elfo, subito dopo sarebbe toccato a Ghali. Il riscontro è stato pazzesco e l’accoglienza a Catania è stata strepitosa, ma a Palermo non sarebbe mai successa una cosa simile!
SLVTR, inizialmente il tuo nome d’arte era Veezy Flaco, come testimonia il singolo China pubblicato per AAR, a cosa è dovuto questo cambiamento?
SLVTR: Perché sono imprevedibile, tanto quanto la mia musica! Tempo fa decisi di usare come nome d’arte il nome di mio nonno, nonché mio nome di battesimo, Salvatore. Prima della pubblicazione del singolo Mai per Real Talk, durante un brainstorming, Bosca mi consigliò di prendere spunto dal rapper americano 6LACK. Così è nato SLVTR.
Domanda d’obbligo, quale sarà il vostro prossimo passo?
SLVTR: Nonostante i giorni di inattività generale noi, da casa, stiamo continuando a lavorare parecchio. Il fatto che non dipendiamo da nessuno e che sia un progetto al 100% nostro ci sprona moltissimo. Per adesso il nostro intento è raggruppare 5 hit per poter approdare al grande pubblico e dunque dare un assaggio della nostra musica che, come un quadro di Caravaggio, non si risparmia a risultare cruda e schietta.