Venerdì 10 luglio 2020 è stato pubblicato l’attesissimo album postumo del rapper Juice WRLD, Legends Never Die, causando un blocco temporaneo alla piattaforma Spotify grazie ai fan che l’hanno completamente sommersa in occasione della release.
La stella nascente del rap di Chicago Jarad Anthony Higgins, all’anagrafe, muore accidentalmente lo scorso dicembre per un’overdose di oxycodone e codeina: aveva appena compiuto 21 anni. Il suo stile cupo e sognatore lo rende il portavoce dell’emo rap. Amante dei freestyle spigolosi e taglienti, con vari contenuti, cupi, introversi e complessi, l’artista riusciva in questa maniera ad esprimere i suoi sentimenti interiori più profondi.
L’album è una collezione di pezzi che l’artista aveva registrato prima della sua morte. Il progetto, della durata di 55 minuti, raccoglie 21 tracce tra cui spiccano collaborazioni con vari artisti come Marshmello, Halsey e Trippie Redd.
Testi
L’album si apre con l’intro commovente di Anxiety, dove troviamo Juice che parla di ansia e di abuso di sostanze, mandando un messaggio incoraggiante a i suoi fans.
Before I get up out of here, I wanna tell you that you can do anything you put your mind to, period
As long as you work hard, give it your all and don’t listen to what anybody got to say, it’s your world, you can do what you want, on bro, period
Always remember that, I love every single last one of y’all, everybody get home safe, gang, gang
Pezzi come Righteous e l’off-beat Screw Juice ci ricordano il talento che abbiamo perso e quello che sarebbe stato in futuro. Titanic vede il rapper paragonare la sua vita alla nave che affonda mentre è a bordo, dandoci ancora la sua visione negativa e la sua incapacità di riuscire a stare a galla nella vita di tutti giorni.
Life’s a Mess ci offre un Juice più romantico dove lascia da parte per un attimo i suoi pensieri ossessivi sulla morte e i vari problemi psicologici usando frasi come “Have you ever fallen head over heels for someone?” Lo stesso vale per Come & Go, orecchiabile e sentimentale, ci mostra l’artista positivo verso l’amore. In Can’t Die si sente tutta, fino in fondo, la sua schiacciante solitudine e insicurezza.
L’album termina con un altro skit, Juice WRLD Speaks From Heaven, un suo audio quasi profetico del 2019.
I’m actually FaceTimin’, not FaceTimin’,
I’m slow
I’m on Instagram Live from Heaven, huh
I made it y’all, I’m up here, I’m boolin’
Haha, I love y’all to death, uhm
How can I ask for better fans or supporters?
For sure, I love all y’all to death, 999, forever
The party never ends
Strumentali
Da un punto di vista sonoro, il nuovo album è positivamente florido, con una produzione ben elaborata.
Wishing Well – co-produzione di Dr.Luke – ci offre suoni di chitarra taglienti, usate anche in Hate The Other Side, un featuring con Marshmello, Polo G e Kid Laroi Sonically ma in un hip hop più assopito. Troviamo feroci ringhiate di percussioni punkeggianti in Man of the Year che echeggia il lato punk di Juice (amante da sempre di Billy Idol).
Tell Me U Luv Me ci regala il suono magnifico della chitarra di King Crimson, unito ad uno stralcio di drum n’ bass con il rap a raffica di Trippie Redd e al leggero canticchio emotivo di Juice.
Stile
Questo album è stato concepito per riunire parte del lavoro lasciato da Juice prima di morire, per ricordare l’artista che era, ed il suo stile unico ed intricato. L’album rispecchia in parte la visione e lo stile solito del rapper di Chicago, anche se la produzione più elaborata in questo lavoro ha lasciato un marchio diverso rispetto ai lavori passati di Juice.
Juice è riuscito ad esprimersi attraverso l’emo pop in una maniera come nessun altro dei suoi coetanei artisti sia mai riuscito, miscelando le sue caratteristiche in un modo raffinato e naturale. Un vero talento per la melodia e il freestyle, che lo ha reso super prolifico, sfornando migliaia di canzoni ancora inedite.