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Approfondimento

2020: i migliori dischi INTL (finora)

top 2020 intl

2020, abbiamo già fatto le carte per quanto riguarda l’Italia, ma cosa è successo all’estero? Quali sono stati i migliori dischi INTL? Anche fuori dai confini italici, il mercato musicale ha subìto un iniziale rallentamento causa COVID, ma molto meno rispetto a quanto accaduto da noi. Già da fine marzo gli artisti americani se ne sono altamente fregati ed hanno pubblicato i loro lavori come se nulla fosse. Sicuramente sui loro guadagni non influiscono tanto i vari tour promozionali, firmacopie eccetera come per gli artisti italiani, ma tant’è…

The Weeknd è solo uno dei tanti main artists rimasti fuori dalla nostra classifica

A differenza di quanto accaduto settimana scorsa, sono ben 7 gli album votati dalla nostra redazione, avendo avuto un triplo ex aequo all’ultimo posto. Restano fuori da questo parziale listone relativo a metà 2020 grosse uscite, come la doppia edizione di Eternal Atake di Lil Uzi Vert (disco di cui si era parlato tantissimo per anni) o il nuovo album di The Weeknd. Tanti progetti meritevoli, ma anche 7 dischi molto diversi tra loro, come molto vari sono gli artisti citati più in basso. Addirittura, due di loro non ci sono più, deceduti in seguito a circostanze tragiche. Succede anche questo nel 2020 maledetto che ancora non è terminato…

Childish Gambino – 3.15.20

Tanto se n’è parlato, tanto se n’è discusso, tanto lo abbiamo atteso… Che alla fine il nuovo (ultimo?) album di Childish Gambino a.k.a. Donald Glover (o forse è il contrario) ha spiazzato tutti in questo strano 2020. E, vista la grandezza dell’artista, in un modo abbastanza singolare: caricato su un sito apposito in un’unica traccia, poi cancellato dopo poche ore, e poi ricaricato sulle varie piattaforme streaming. Senza però dare nomi alle tracce, ma solo denominandole col tempo trascorso dall’inizio. La copertina totalmente bianca non fa altro che rendere il tutto molto originale… Ma Childish è così, sempre alla continua ricerca della sperimentazione, sia sonora (si passa dall’elettronica a pezzi più rap, sino all’ orchestra di 39.28) che testuale.

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Drake – Dark Lane Demo Tapes

Altra superstar che attendevamo da tanto era il canadese Drake. Dopo essersi messo l’anello al dito (quello NBA, coi suoi Toronto Raptors, a giugno 2019) tanto si è vociferato del seguito di Scorpion, risalente ormai a più di due anni fa. Dark Lane Demo Tapes è solo un assaggio di quello che sarà il nuovo disco ufficiale, programmato pare per fine 2020, ma definirlo un mixtape sarebbe riduttivo e bugiardo.

Nelle 14 tracce che lo compongono troviamo un Drake malinconico, che riprende Eminem e la sua Superman (in Chicago Freestyle, col feat di Giveon), ma anche quello più spensierato. Lampante esempio è Toosie Slide, diventata immediatamente virale anche grazie ai balletti su TikTok, su cui il mondo intero ha provato a cimentarsi (e scommettiamo anche voi che state leggendo!).

Future – High Off Life

Sono passati dieci anni dall’esordio di Future, ma per la quantità di musica registrata potremmo parlare di una carriera ventennale! High off life è l’ennesimo esempio di ciò che l’artista sa fare meglio: LE HIT! Tanto gli si può imputare, dal non essere un artista conscious alla pochezza dei suoi testi, ma provate a non iniziare a saltare dalla sedia appena parte il riff di 100 Shooters. Tanto merito va dato alle produzioni, tanto anche agli artisti che collaborano… Può aver stancato da un pezzo, ma non possiamo non rendere merito a Future per quello che ha portato in questa scena.

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Mac Miller – Circles

Uno degli artisti più tormentati della sua generazione nel primo album postumo: questo è Circles, mentre per spiegare cosa è stato Mac Miller non basterebbe un libro… Il degno seguito di Swimming non delude, anzi rende ulteriore merito alla sua carriera. Un album che spazia tanto a livello sonoro, dal jazz più puro fino ad influenze rock, da cui traspare l’immane tristezza e solitudine che hanno pervaso gli ultimi anni di Malcolm. Il lavoro di Jon Brion, musicista e producer degli ultimi due dischi, è stato notevole per portare alla luce il testamento di un artista finito vittima di se stesso…

Pop Smoke – Shoot For The Stars Aim For The Moon

Pop Smoke è il classico esempio di artista che, per salire alla ribalta della cronaca e del pubblico, deve morire in circostanze tragiche. Ed attenzione, non c’è nessuna vena polemica in queste parole, quanto una triste e cinica constatazione… I due capitoli di Meet the woo non avevano fatto altro che aumentare l’hype verso la superstar del genere drill, che poi a febbraio ha visto terminare la sua parabola artistica e la sua vita a soli 20 anni. Il primo disco solista, Shoot For The Stars Aim For The Moon, sotto la sapiente supervisione di 50 Cent, è un chiaro manifesto dell’abilità di Pop, che poteva solo crescere col passare del tempo.

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Insieme a Mac Miller, ci resta in bocca un bruttissimo retrogusto amaro per quello che avrebbero potuto diventare…

Run The Jewels – RTJ4

E veniamo all’album più votato dalla nostra redazione in questo primo scorcio del 2020: RTJ4. Il quarto capitolo della saga dei Run The Jewels mantiene altissimo il livello con i tre precedenti ed è un’istantanea quanto mai cruda e schietta sulla società attuale. Lo capiamo immediatamente da yankee and the brave (ep. 4), beffarda traccia premonitrice delle rivolte scoppiate negli USA a causa degli abusi di potere della polizia. Killer Mike mantiene alto il livello lirico ed El-P alle produzioni è una garanzia, sapiente demiurgo che miscela con le dosi giuste suoni hip-hop e atmosfere più attuali. Tanto atteso e desiderato, RTJ4 non vi deluderà, ne siamo certi!

Westside Gunn – Pray for Paris

Chiudiamo la lista col nome più attivo di questo semestre, Westside Gunn. La superstar di Griselda Records ha all’attivo svariati progetti durante questo incasinato 2020 (e qualcosa avremo anche nel prosieguo), ma riteniamo che Pray for Paris non dobbiate veramente lasciarvelo scappare. Il lavoro certosino sull’album nasce dalla cover, realizzata ad hoc dallo stilista Virgil Abloh che ha ripreso il celebre dipinto di Caravaggio Davide con la testa di Golia. Com’è il disco? Personalmente resterà uno dei migliori anche nella classifiche di fine anno, poetico ma al tempo stesso brutale. Tanto eterogeneo nelle produzioni quanto crudo, in chiaro stampo Griselda. Noi preghiamo che Westside mantenga sempre questo livello!

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