Eccoci ancora una volta tra le nostre righe! Come state? La vostra estate procede sciolta, leggera, divertita e inconsapevole oppure lenta, pesante, annoiata e pensosa?
La mia a causa di questa pandemia è certamente particolare, diversa da come me la sarei immaginata. È in questa situazione che ho potuto avvicinarmi a molte bellezze piemontesi che non conoscevo, avendo margini di spostamento limitati. Sono stata ad esempio al Castello della Manta: un tuffo in scenari, segreti ed enigmi medioevali.
Street Art Tour: visita ad un Museo d’Arte Urbana
Spaccati medioevali a parte, una volta tornata a Torino ho visto che in città erano ripresi dei tour molto particolari: gli street art tour. Chi legge potrebbe chiedersi: che cosa sono? Sono delle vere e proprie visite guidate che si svolgono per le strade delle nostre città. Sono svolte da guide che hanno l’obiettivo di far avvicinare persone di tutti i tipi al writing e alla Street Art.
A Torino sono fiorite negli ultimi tempi iniziative e progetti al cui centro c’è quel caleidoscopico calderone che è l’arte urbana. Vi ricordate la mostra al Teatro Colosseo: Street Art in Blu? Oppure i 18 murals del progetto Toward 2030?
Il tour con SAT-MAUA
Tra le diverse iniziative e progetti, ce n’è uno che mi ha sempre molto incuriosita: SAT: ossia Street Art TOuRINO, focalizzato dal 2014 su tour di arte urbana. Per questo, giovedì 23 luglio 2020 ho partecipato ad una vera e propria mostra itinerante per le strade della mia città. Il punto di ritrovo era vicino la Chiesa del Santo Volto. Da lì ha preso il via un interessante tour del Parco Dora e dintorni. Il tour era guidato da Claudia De Giorgis, fondatrice di SAT, appassionata critica di Street Art e laureata in Lingue. È stata una visita itinerante arricchente, ricca di colori, stili e contenuti; alcune opere del parco Dora sono opere spontanee, altre frutto di un preciso progetto di riqualificazione urbana. Da questo mescolamento nasce uno spazio mobile davvero effervescente.
Il parco Dora, o meglio, le ex Officine di Salvigliano e dintorni sono, perciò, un vero museo a cielo aperto. Liquido, colorato, vario, effimero, sparso, imprevedibile: che mai si ferma.
Una visita Urban Aumentata
Insomma, al Parco Dora e dintorni, mi sono trovata davanti un vero ribollir di tinte, di stili per le vie del Borgo e i cui contenuti artistici, grazie all’applicazione Be Part di MAUA (Museo di Arte Urbana Aumenta), si sono fatti digitali: la realtà è diventata aumentata.
La particolarità, nonché l’originalità e la novità del tour SAT-MAUA sta proprio nel mescolare, in un contesto frizzante e in divenire, due linguaggi molto lontani tra loro: quello dell’arte urbana e quello digitale, creando delle interconnessioni inedite, suggestive, oppure divertenti. Queste caratteristiche hanno reso lo Street Art Tour molto partecipato, dinamico, interattivo e curioso. Oltre a ciò, il gruppo in visita era composto da persone diverse, di età diverse e quindi con curiosità, sensibilità e interessi plurali. La nostra precisa, preparata e appassionata guida ha quindi risposto in modo puntuale e accessibile alle domande più varie, semplici e genuine. C’era chi magari aveva poca famigliarità con la cultura Hip-Hop e chiedeva: “Che cos’è una crew?”, oppure chi era interessata allo studio del lettering. Oppure chi voleva approfondire l’aspetto effimero della Street Art e domandava: “Ma le opere di Street Art come sono conservate?” e “Perché sono i restauratori ad aver maggiore interesse a preservare l’opera urbana piuttosto che l’artista?”
Un tour di arte Urban: un invito ad approfondire
Lo Street Art Tour è, quindi, una vera esperienza di gruppo: molto coinvolgente e che permette di scoprire squarci della città nuovi, oppure di vederli con altri occhi e magari in modo dilatato e inedito: in una parola aumentato. Si rivolge a tutte le persone, non solo a quelle appassionate: anzi, cerca proprio di avvicinare persone lontane da questa forte espressiva artistica urbana, che magari faticano a comprenderne aspetti e dinamiche. Oltre ad essere un approfondimento, invita chi vi partecipa ad approfondire, lasciandosi guidare dalla curiosità, ma con spirito critico e concentrato.
Infine, uno Street Art Tour permette di avere delle chiavi di lettura e d’interpretazione anche magari di modalità artistiche, espressive e grafiche che spesso lasciano chi non conosce le Subculture sconcertato/a, infastidito/a e incline a facili riduzioni e semplificazioni. L’invito che vi faccio è, perciò, quello di cercare nelle vostre città gli Street Art Tour, e se siete a Torino ad agosto gli Street Art Tour di SAT-MAUA riprenderanno… e si concluderanno con un’apericena, compreso nel costo della visita, presso Beeozanam: realtà neonata multiservizi molto particolare.
