
G Pillola parte da lontano, da Genova per la precisione, ma ormai ha piantato le tende a Torino da qualche anno. La sua crescita musicale è andata di pari passo con quella personale: molti lo ricorderanno per essere uno degli esponenti di punta della sottocategoria chiamata happy trap. Bene, adesso G Pillola è maturato, aiutato anche dalla presenza fissa del producer Blue Jeans, ormai più un amico che un collaboratore, che ha prodotto Dove sei. Un brano che parla di quotidianità, della vita di tutti i giorni, di momenti felici passati tra divani ed amici, raccontato in modo scanzonato.
Oltre a G Pillola e Blue Jeans va sicuramente data importanza a Krokodil House, nuovo gruppo di lavoro per i due, formato da molti amici con un obiettivo comune: fare musica a modo loro. Ed è proprio Guglielmo a raccontarci questo nuovo inizio e questo nuovo brano, nell’intervista qui sotto!
A più di un anno da “Ciao Belli” pubblichi questo nuovo singolo: cosa ha fatto G Pillola nel frattempo?
Ho vissuto circa un anno sui divani dei miei amici cambiando varie case a Torino, ho ricominciato ad andare sullo skateboard ma dopo neanche un mese mi sono rotto un polso e così mi sono operato, il giorno del mio compleanno.
Ho ascoltato quintali di musica in maniera un po’ più didattica del solito, mi sono tornati alla mente i miei 5 anni di lezioni di pianoforte e mi sono reso conto che vorrei ricominciare a suonare come si deve. Sono cambiate tante cose intorno a me e di conseguenza anche io, ma forse devo ancora realizzarle tutte.
“Dove sei” è uno sguardo spensierato sulla vita di tutti i giorni. Cosa ha portato al bisogno di parlarne?
Sicuramente la riscoperta di tante piccole situazione quotidiane durante la costrizione a casa mi ha dato un’ulteriore stimolo ad affrontare questi temi.
Credo sia stato un fatto comune durante questo ultimo periodo quello di immergersi nei ricordi nascosti in casa celebrandoli e ridandogli vita, e sicuramente è anche il concetto che sta alla base delle mie ultime canzoni.
La collaborazione con Blue Jeans ha portato una ventata di aria fresca a livello sonoro: com’è nata?
Ormai da qualche anno ho consolidato la mia collaborazione con Blue Jeans e nell’ultimo anno il suo approccio alla musica mi ha aiutato ad affinare il mio nuovo sound.
Sicuramente la mia scrittura è spesso introspettiva, ma per quanto riguarda gli ultimi brani composti insieme a Dario, sento di avere raccontato anche alcuni capitoli della sua storia.
A tal proposito, con questo singolo abbiamo notato un netto stacco col passato a livello di sound. Cosa dovremo aspettarci per il disco e da cosa è scaturita questa necessità di cambiamento?
Credo che il cambiamento sia la cosa più umana e genuina che esista, ma incredibilmente nella musica diventa spesso un argomento di discussione che pretende spiegazioni.
Dopo un lungo periodo nel mondo del rap non mi riconoscevo più nei “dogmi” di questo genere, sentivo di stare facendo salto in lungo alla gara di salto in alto, così ho deciso di provare a cambiare scarpe.
Gia quando facevo rap sono sempre stato molto contaminato da altri generi musicali, sia per quanto riguarda il sound che per le tematiche affrontate. Pian piano, dopo un po’ di prove, ho trovato il vestito che personalmente sento calzarmi meglio.

Hai sempre ottenuto un buon riscontro a livello numerico essendo sempre visto come un outsider della scena italiana: cosa ti manca per fare quel passo in più?
La faccia da culo. La mia indole di acquario mi impedisce di abbandonare il weirdo che sono sempre stato.
La nascita di Krokodil House cosa può realmente portare a G Pillola che prima non c’era?
Prima di tutto un posto in più dove dormire a Torino visto che abbiamo un divano letto spazioso e una cucina fantastica. Ovviamente a livello lavorativo penso che avere un team di lavoro a 360 gradi come lo è per me il Krokodil House sia una fortuna che non tutti hanno e che mi permette ogni giorno di creare materiale per portare avanti i miei progetti. Ammetto di avere anche riscoperto quanto divertirsi con le persone con cui collabori sia fondamentale per poter lavorare bene.