
Fin da quando siamo piccoli, molte sono le saghe che hanno accompagnato i nostri anni: da quelle cinematografiche ai sequel di serie televisive. Anche la musica ci ha abituati nell’ascolto di racconti: dai cantanti pop a quelli più underground, ogni artista racconta una storia che possa appassionare l’ascoltatore.
In questo articolo vogliamo raccontarvi le saghe rap più belle (ed iconiche): una cascata che scorre attraverso le diverse generazioni dell’hip hop italiano e che arriva fino ai giorni nostri. Da Bassi ad Ernia, da Gemitaiz fino a Il Tre, non possiamo che constatare quanto la musica sia cambiata nel tempo e quanto i buoni parolieri tendano a resistere al passare delle mode.
Cock ‘n’ Smizzle – Bassi Maestro e Jack The Smoker
Correva l’anno 2006, Bassi Maestro e Jack The Smoker ci regalano con Vivi e lascia morire una delle primissime saghe dell’hip hop italiano. I quattro episodi di Cock ‘n’ Smizzle sono contenuti nel disco sopra citato e sono l’espressione di quella scena hip hop che non vuole scendere a compromessi con il mercato; non dimentichiamo che il 2006 è l’anno in cui Fibra pubblica il suo primo successo Applausi per Fibra e Mondo Marcio pubblica il brano Dentro la scatola.
Gli episodi di Cock Dini e Jack The Smoker (=Smizzle) – da qui il nome del brano Cock ‘n’ Smizzle – sicuramente infiammano gli animi degli appassionati dell’hip hop old school, richiamando la struttura delle battle di freestyle: i quattro episodi altro non sono che un botta e risposta tra i due artisti, su beat sempre differenti.

Pagliaccio di Ghiaccio – Metal Carter
Metal Carter nel 2005 pubblica Pagliaccio di Ghiaccio: molti conosceranno “l’iconico” video del brano. Vi starete domandando perché abbiamo preferito dare precedenza alla saga di Bassi Maestro e non all’ex Truce Boys: la risposta è semplice; tra il primo ed il secondo episodio di Pagliaccio di ghiaccio trascorsero diversi anni, ciò ha a contribuito a far cadere del dimenticatoio un brano emblematico, per quanto controverso.
Nel commentare questa “serie” di canzoni potremmo dilungarci analizzando i lati più trash sia musicalmente che a livello video, ma preferiamo sottolineare gli aspetti peculiari: questo brano descrive la scena hardcore che per l’epoca era qualcosa di totalmente altro, sia dal panorama urban che da quello pop. Sebbene possa non piacere, Pagliaccio di ghiaccio è sicuramente un brano d’avanguardia per i suoi tempi e, di questo, bisogna prenderne atto.

Sopranos – Bassi, Egreen e DJ Shocca
Il progetto Thori e rocce viene pubblicato il 14 giugno 2011 da Don Joe e Shablo: l’album, fin dal suo annuncio, aveva saputo cogliere l’attenzione di tutti gli appassionati di musica – dagli amanti del rap underground, fino agli ascoltatori occasionali di pop. Come mai? Semplice: i migliori beatmaker del periodo avevano deciso di collaborare, schierando al loro seguito tantissimi artisti della scena rap e non solo.
In questo album è presente quella che poi diventerà, successivamente rispetto Thori e rocce, una saga in piena regola. I protagonisti di questa storia sono Bassi Maestro, Ever Green e DJ Shocca: stiamo parlando di Sopranos. Il brano è apprezzabile soprattutto se si tiene a mente quanto stava accadendo nell’ambiente rap: il mood proposto da Don Joe e Shablo rappresenta la transizione dai suoni della prima alla seconda generazione post 2000.
Per quanto riguarda strettamente il brano: Sopranos è una traccia che non ha grande ambizioni, se non quello di far divertire l’ascoltare ed esaltare gli appassionati con incastri particolari.

Veleno – Gemitaiz e Madman
Correva il 2012 e su Honiro è possibile scaricare QVC Vol.1 di Gemitaiz: il celebre mixtape, arrivato ormai all’ottavo volume, basterebbe ad esprimere di per sé lo stretto legame fra il nome dell’artista romano e il concetto di saga musicale.
A proposito di saghe rap non possiamo che citare Veleno, masterpiece del duo Gemitaiz & MadMan: il primissimo episodio di questa epopea musicale ebbe subito un forte riscontro musicale e rappresentò per il giovane Davide De Luca un ottimo biglietto da vista in grado di spianare la strada al grande futuro che tutti noi conosciamo.

Per dovere di cronaca, legate al suo nome sono molte le “storie musicali”: solo per citarne alcune (che tutti gli amanti del genere dovrebbero aver ascoltato) ricordiamo La ballata del dubbio, Superman ed Haterproof.
C A R A T I – Carati Crew
Non tutti conoscono questo collettivo eppure la Carati Crew riuniva sotto questa sigla alcune tra le personalità più forti del rap italiano: Egreen, Lord Madness, Brain, Don Diegoh e Johnny Roy solo alcuni dei nomi presenti.
Il primissimo episodio della saga Carati risale al giugno 2013 e il suo sviluppo vedrà luce fino all’ottobre 2014: la crew ha pubblicato on line – i brani sono reperibili solo sul tubo – ben nove episodi nel giro di un anno. Non sappiamo se la serie avrà seguito, ma con il passare del tempo sono andate scemando le speranze dei fan.
The Town – Johnny Royal Damn
Il 7 settembre 2020 è stato pubblicato l’undicesimo capitolo della serie musicale The Town firmata Johnny Royal Damn. Non tutti conosceranno l’artista romano, eppure la sua penna è una delle più eclettiche nella scena undergorund.
Per quanto riguarda The Town, si presenta come uno storytelling personale che punta a descrivere la sua persona, con una buona dose di punchline in grado far muovere il collo anche agli ascoltatori più morigerati e amanti di testi conscious.
Lewandowski – Ernia
Inutile dilungarsi troppo su un MC come Ernia. Il successo di Gemelli – leggi la nostra intervista – dimostra quanto la penna di Matteo Professione sia una delle migliori nel rap game italiano sapendosi adeguare perfettamente ad ogni tipologia di beat – basti pensare al brano QT e al più recente Superclassico.
La storia di Ernia – alcuni lo ricordano come Er Nyah – è piuttosto tormentata: dopo i primi successi in Troupe d’elite (crew composta da Ghali, la cantante Matie, il beatmaker Fonzie Beat ed Ernia), King QT si dedicò alla sua carriera da solista. Nel 2013 pubblica il mixtape N.G.R.B (=New Generation Rap Boss); in questo disco ha inizio una delle saghe rap più belle degli ultimi tempi: Lewandowski.

La parte uno di Lewandowski è chiaramente un prodotto musicale ancora acerbo, come d’altronde era Matteo: è un freestyle in piena regola, nulla di più; sebbene questo sia vero, il brano mostra già le grandi capacità di un giovane talento che gioca con le parole.
Non potremo mai sapere se nel momento in cui uscì questo brano fosse in calendario l’origine di una serie musicale come poi è successo, nonostante ciò sicuramente il fatto che Ernia l’abbia ripresa dopo anni – solo 28 aprile 2016 venne pubblicata Lewandowski II – dimostra il profondo legame del rapper a questa saga (arrivata ormai alla sesta parte).
Cracovia – Il Tre
Dopo l’apparizione a Real Talk, Il Tre (al secolo Guido Senia) è stato scoperto da molti per le sue grandissime doti in extrabeat. La canzone che più rappresenta la sua carriera, che un po’ come nel caso di Gemitaiz con Veleno ha segnato la svolta per l’artista, è Cracovia – brano che ha intitolato anche il primo disco non ufficiale di Guido, disponibile tutt’oggi in freedownload su honiro.it.
Tutta la saga di Cracovia costituisce sicuramente qualcosa di importante per l’artista: non è un caso che nel primo disco il brano ricopra proprio la posizione numero tre nella tracklist. Il 3 settembre 2019 è uscito il terzo episodio della storia in versi ed è l’episodio più maturo tecnicamente fra quelli proposti.

Come ogni buon libro, anche questo racconto è giunto alla fine. Queste sono state le migliori saghe del rap fino ad oggi, ma ognuno di questi artisti ha ancora tanto da raccontare: non ci resta che aspettare nuovi episodi e nuove fantastiche storie in rima.
E voi, avete già scelto la vostra preferita?