
L’11 dicembre 2020 Disme pubblica l’album Malverde, per Golpe Believe Digital e disponibile in streaming su Spotify e su tutti i digital store.
A due anni di distanza da Mala Vita e dopo Riot di Izi, Vita Vera Mixtape di Tedua, Che io ci aiuti di Bresh – il rapper originario di La Spezia è pronto torna con un progetto personale, un disco che va a chiudere la trilogia iniziata agli esordi della sua carriera, nel 2016, con Vivo Male.
Malverde è il disco della maturazione di Disme. L’album è il racconto di un ventisettenne cresciuto in un ambiente difficile, che ha visto nella musica prima una valvola di sfogo, poi un’ancora di salvezza, e poi il mezzo per uscire da quei contesti e cambiare la propria vita.
Il titolo stesso Malverde riprende il cognome di Jesus Malverde, figura di spicco della cultura folkloristica colombiana, venerato come un santo dai Narcos. Non si tratta di un omaggio a quello stile di vita e a quel mondo, ma piuttosto di una metafora: se la malavita e la criminalità possono essere una delle risposte al crescere in alcuni contesti, al vivere male, la musica può essere l’alternativa, e Disme ribadisce lungo tutto il disco l’importanza di questa scelta con sonorità varie. Shune e il resto dei producer presenti hanno dato vita ad un tappeto sonoro omogeneo, ma variegato.
Gli echi della scuola cantautoriale genovese fanno capolino a livello di sonorità, ma si amalgamano a sonorità drill, trap, pop. Le liriche di Disme si sviluppano come un fiume in piena, un flusso di coscienza fortemente emotivo – emozioni che sono sia positive che negative -, esaltato al meglio dalle strumentali che lo accompagnano. Malverde è stato mixato e masterizzato da Marco Zangirolami.
A proposito dell’album Disme dice: «Chi vive male finisce a fare una mala vita, il che non vuol dire che finirà per fare il criminale, ma che passerà un’esistenza sofferta. Anche una persona che è nata nel lusso può avere problemi durante il proprio percorso di vita, non solo chi arriva da contesti disagiati. Spero che il mio disco possa rappresentare chiunque soffra così».