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Laïoung tagliente nel singolo Fanno di tutto per hype (trappocalisse)

Laïoung

Non avere peli sulla lingua è un’arma a doppio taglio. Se da una parte di permette di dire sempre quello che pensi, dall’altra a volte non ti fa tener conto delle conseguenze che possono scaturire dalle tue parole.

Laïoung, al secolo Giuseppe Bockarie Consoli, classe ’92, non ha assolutamente paura di dire quello che pensa e pubblica per l’etichetta internazionale Planet Records il singolo che segna il suo ritorno sulla scena italiana: Fanno tutto per Hype (Trappocalisse).

Laïoung contro i social network e il desiderio smodato di hype e successo

Il singolo, in collaborazione con Fabri Fibra, nasce dall’esigenza di Laïoung di voler portare in musica un vero e proprio “attacco” ai social network. In particolare, il cantante si focalizza sulla dipendenza che i social, da Instagram a TikTok, possono creare, soprattutto nei ragazzi più giovani.

Fanno tutto per Hype (Trappocalisse) è interamente prodotto dallo stesso Laïoung e, oltre a confermare il sodalizio con Fibra, segna il ritorno dell’artista di Giovane Giovane e anticipa l’uscita del suo nuovo progetto discografico.

Le nuove generazioni sono molto più dipendenti dalla tecnologia e non si rendono conto che ha un’influenza forte sul loro modo di pensare e agire nella vita di tutti i giorni. Ero abbastanza fomentato nel creare questo brano e condividerlo con Fibra, perché sapevo che lui poteva dare grandi risultati sul mio brano”, ha raccontato il rapper a proposito del suo nuovo singolo.

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Ed è vero. Tutti siamo attaccati costantemente al telefono, che sia per lavoro o per svago. Fatti di cronaca e vita quotidiana, inoltre, ci danno ogni giorno l’esempio di quanto i social network, nelle mani di chi non sa ancora usarli nel modo adeguato, possano portare a conseguenze dannose e talvolta anche estreme.

Laïoung ha raccontato di aver davvero tantissime cose da dire su queste tematiche e si è concentrato sull’hype, su quel desiderio di visibilità che in tanti vogliono ottenere a tutti i costi.

La gente per attirare l’attenzione potrebbe fare di tutto. Io l’ho provato sulla mia pelle. Tanti mi hanno pugnalato alle spalle per il successo. Alcuni tradirebbero persino i fratelli per un pochino di attenzione. Che poi, questa non è una vera fama”.

E proprio in Fanno di tutto per hype, Laïoung canta: “Vuole un ragazzo che ha 100k, solo su insta ma non nella banca”. Questo perché “se noi chiediamo a dei ragazzini se preferiscono 100mila followers su Instagram o 100mila euro, magari ci pensano. Essere famosi oggi è diventato più importante di qualunque cosa, sia di essere ricco che di essere bravo”.

In arrivo un album con diversi featuring internazionali

Laïoung pubblica così un brano di denuncia, con l’obiettivo di provare a dare il buon esempio, far aprire gli occhi ai suoi followers e a tutti coloro che ascoltano o si imbatteranno nella sua musica. Non bisogna essere schiavi della tecnologia e lasciarsi influenzare da quello che si vede sui social network.

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E l’artista, con Fanno di tutto per hype, si toglie diversi sassolini dalla scarpa e lascia da parte le buone maniere, per mettere sul piatto tutte le problematiche relative all’utilizzo spasmodico della tecnologia che oggi sono sotto gli occhi di tutti.

Questo primo singolo, come anticipato dallo stesso Laïoung pone le basi per quello che sarà il suo prossimo progetto discografico. Anche se non si sbottona troppo, il rapper ha raccontato che ci saranno “diversi e importanti featuring internazionali” con il progetto ambizioso di “portare l’Italia in America, non il contrario”.

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