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Intervista

Amill Leonardo in veste di padre e cantante, scopriamo l’album CELINE!

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Oggi abbiamo con noi Amill Leonardo, che ha presentato lo scorso 19 febbraio il suo album CELINE.

Amill è un rapper italo-marocchino, nato a Milano e cresciuto a Cinisello, luogo che ha sfornato artisti del calibro di Sfera Ebbasta e Vegas Jones. Quest’ultimo ha anche partecipato al brano F.L.U.S., nel mixtape d’esordio di Amill, Push Her. Indovinate chi ha registrato e mixato il mixtape uscito nel 2016? Nientemeno che uno dei dj più importanti della scena italiana: Charlie Charles.

Amill Leonardo si fa conoscere con il singolo Lewandoski, che apre una fortunata serie di tracce sul calcio, proseguita anche in CELINE con Lewandoski 3. Nel 2017 esce il primo album ufficiale N 9. Sul beat compaiono Vacca, Vale Lambo e Lele Blade e Aziz Noire. Lo stesso anno è fuori l’EP Striker. Nel 2019 è il momento di Matador.

CELINE è un album diverso da tutti i precedenti perché racchiude un grande cambiamento nella vita di Amill. Il titolo è un tributo alla figlia appena nata. Nel corso dell’intervista, il rapper ci racconterà come l’esperienza di diventare padre lo abbia aiutato a crescere, nonostante le rime e la voglia di spaccare siano rimaste quelle di sempre.

Ma le sorprese non sono finite qui. L’artista, membro dell’etichetta Platinum Label, ci parlerà anche dei propri gusti musicali, della esperienza vissuta a Porto Rico e della passione per il calcio. Preparatevi alla lettura, qui sotto l’intero album CELINE!

Ciao Amill, ti do il benvenuto da parte della redazione de lacasadelrap.com. Il 19 febbraio hai pubblicato l’album CELINE, intitolato così in onore di tua figlia appena nata. Quanto ha influenzato la tua persona e la tua visione musicale l’esperienza di diventare padre? Ti senti più maturo, anche a livello artistico?

Ciao a voi, e grazie mille dello spazio che mi state dedicando, vi seguo da sempre.

Dal punto di vista personale ritengo che un’esperienza del genere faccia crescere chiunque. Le responsabilità aumentano e bisogna farsi trovare pronti. Anche sul lato musicale mi sento maturato, cosa che non ritrovo invece nel resto della scena. Per questo mi sento in controtendenza rispetto al panorama rap attuale. Però ripeto, mi sembra naturale che un uomo di 27 anni e con una figlia si senta in obbligo di dare il buon esempio.

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Vorrei farti un’altra domanda personale. Tu sei un ragazzo di seconda generazione, nato e cresciuto a Cinisello, ma di origini marocchine. Com’è stato crescere con l’unione di due culture tra loro diverse? Ti ha fatto diventare una persona aperta alle differenze e tollerante? 

Sono cresciuto per metà tra le mie origini e il paese in cui sono nato, l’Italia, quindi ho sempre avuto a che fare con due culture differenti. In casa si parlava in marocchino e fuori in italiano. Ho anche passato un anno in America quando avevo 20 anni. Ho sempre avuto una visione a 360 gradi della realtà che mi circonda. Tutto ciò mi ha aiutato a comprendere molte cose di come funziona il mondo, non ho mai avuto pregiudizi di alcun tipo verso le persone diverse, anzi, amo apprendere e fare mie le parti migliori di ogni cultura. Sono un ragazzo curioso e affascinato dallo scoprire sempre cose nuove.

Hai iniziato a registrare pezzi già all’età di 14 anni. Come è avvenuto il tuo incontro con la musica hip-hop e chi sono stati gli artisti italiani/internazionali che ti hanno influenzato nell’infanzia? Chi sono i tuoi rapper preferiti adesso?

Un po’ come tutti quelli della mia età, mi sono interfacciato con questo genere con Eminem e 50 Cent, poi è seguita una ricerca della storia e della cultura hip-hop. Attualmente ascolto molta musica, anche di generi diversi tra loro. Il mio artista preferito rimane però Booba.

Amill Leonardo
Amill Leonardo in una recente fotografia

Nel 2014 ti sei trasferito a Porto Rico, dove sei venuto a contatto con la cultura reggaeton/caraibica. Mi racconteresti cosa ti ha spinto ad intraprendere questo viaggio e se hai frequentato la scena musicale dell’isola?

Si, arrivato a Porto Rico ho subito stabilito alcuni contatti. Sono stato in studio con Arcangel, lo stesso che ha scoperto Anuel, Bad Bunny e Ozuna. Nel suo studio ho conosciuto anche DJ Luian. Io e Arcangel siamo ancora in contatto e ogni tanto ci sentiamo, ma non ho mai voluto approfittare della sua conoscenza. Per me si tratta di amicizia al di là della musica. Gli voglio molto bene, è come un fratello per me. L’ esperienza passata nell’isola dei Caraibi mi ha insegnato ad ascoltare ed usare la mia voce diversamente da come avevo fatto fino ad allora. Ho imparato a seguire il groove in maniera diversa, comprendendo che nel flow conta più il sentimento e la volontà di spaccare piuttosto che la tecnica. 

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In CELINE non sono molte le canzoni con basi trap, mentre hai preferito rifarti ad uno stile più “pop”. Ci sono molti pezzi melodici e con sonorità afro. Ho notato anche fai ampio uso di lingue di paesi diversi, dall’arabo, al francese e addirittura allo spagnolo. Come mai questa scelta?  È stata una decisione condivisa con il produttore Seck?

Questa scelta stilistica non è una novità di CELINE, ma è presente in tutti i miei lavori precedenti. Per ricollegarmi alle domande che mi hai posto prima, amo mischiare le lingue per mostrare la mia realtà. La mia storia è composta dall’Italia, dal Marocco e da Porto Rico, perciò mi viene naturale esprimermi con una pluralità di linguaggi. Io e Seck non ci siamo nemmeno posti la domanda, è nato tutto in maniera spontanea.

Quali sono le principali differenze tra l’Amill di oggi e quello di Matador o Numero 9

C’è solo una grande differenza tra l’Amill di oggi e quello del passato. Ora sono padre. Non faccio più musica solo per me stesso o per dimostrare qualcosa a qualcuno. Devo invece tutto a mia figlia. Per lei sarei pronto anche a vendermi l’anima.

Nell’album hai chiamato sulla traccia Johara, in Celine, in Pistolero Eafia e Smooky OG e quest’ultimo compare anche in Dolce Vita e Gang. Ci presenteresti i ragazzi che hanno collaborato con te?

Eafia è mio fratello di sangue, stesso padre stessa madre e stessa storia. Anche se il suo nome gira da un po’ non ho mai voluto espormi. Il suo talento è indiscutibile, volevo che ce la facesse da solo e l’ha dimostrato già con il suo secondo singolo Mbappè, che ha raccolto più di 400 mila views. Nel brano c’è la collabo con Larry che ora si trova in Francia ed è uno dei migliori giovani talenti della scena. Il problema del nostro paese è che valutiamo i rapper sulla base dei feat che fanno. Bisognerebbe invece dare importanza maggiore alle liriche e all’attitudine. Smooky è un ragazzo che per me ha una bellissima voce e se non fosse stato in Italia facendo testi in spagnolo, avrebbe già sfondato. Poi c’è Johara, una ragazza marocchina come me che ha una bellissima voce, sentirete presto parlare di lei. Ha un contratto con noi di Platinum Label e nel pezzo fatto assieme forse ha dato il 10% di quello che vale veramente.

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In CELINE è presente Lewandosky pt.3, che fa parte della fortunata saga di pezzi rap sul calcio che hai iniziato con Lewandosky, nel 2017. Per che squadra tifi? Sei solo un fan o hai anche giocato in una squadra? Nel caso, che ruolo ricoprivi? 

Si, ci tenevo a fare un’altra canzone che parla di calcio. Credo che in ogni mio disco ufficiale ne uscirà sempre una nuova, perché questo sport è proprio un divertimento per me. Sono esperto e appassionato di calcio anche se non sono mai stato un fenomeno. Ciononostante ho sempre giocato, fin da bambino. Sono passato in diverse scuole calcio nel corso della mia infanzia. Se ti parlo di ruoli, vedrai che c’è stata un grande trasformazione. Iniziai in difesa, come terzino. Nel corso del tempo mi sono evoluto e ho trovato la mia collocazione da attaccante. Le mie qualità erano la velocità e il cuore che ci mettevo dando sempre il massimo. La mia pecca è che non avevo molta tecnica. Se potessi paragonarmi ad un talento italiano, ti direi Cutrone o Pippo Inzaghi, poca tecnica ma tanta volontà e spirito di sacrifico, sia nel calcio che in ogni altra cosa a cui tengo davvero.

Amill Leonardo – video ufficiale di Rude Boy (CELINE)
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