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IntervistaLadies First

Oumy pubblica Collaboration, un inno alla fratellanza

Oumy

Nuovo appuntamento con la rubrica Ladies First. Come sempre, siamo felicissimi di aggiornarvi e farvi scoprire quelle piccole realtà artistiche che stanno prendendo piede sul suolo italiano. I progetti stanno aumentando notevolmente e questo non può che farci piacere.

Protagonista di oggi è Oumy, artista afroitaliana che si appassiona fin da piccola all’arte e alla musica. Con suo fratello Ibrahima cominciano a cantare e a scrivere la loro musica, fondando insieme il gruppo NIO, con il quale partecipano al Ferrara Buskers Festival e vincono premi che li portano ad aprire i concerti ai Nidi D’Arac, Mama Marjas, 99Posse e i Bisca.

Successivamente decide di trasferirsi nella capitale per iniziare la carriera da solista. Nel 2018 canta in I’d Like to Be With You, singolo pubblicato da Irmadance Floor, e nello stesso anno viene chiamata a partecipare con una sua canzone nella compilation reggae edita dall’etichetta La Grande Onda di Piotta. La sua carriera continua, dapprima come corista di Fedez e successivamente in tour con Alex Britti. Al momento lavora con il producer Maso, con il quale ha pubblicato due singoli: Cooking Rice e Heart Speaks Truth. Ecco cosa ci ha raccontato in occasione dell’uscita del nuovo singolo Collaboration fuori dal 23 febbraio per Bounce Records e Believe, con il supporto della label Macro Beats.

Ciao Oumy, benvenuta su Ladies First. Raccontaci un po’ di te!

Ciao! grazie per l’invito. Sono una ragazza cresciuta con la passione per le arti e vivo per la musica. Sin da piccola, quando mia madre accompagnava la sua passione per la pittura, ascoltando soul, oppure quando assistevo alle serate di mio padre in cui suonava le percussioni, sentivo un trasporto che mi rendeva un tutt’uno con il ritmo, le armonie e le melodie. Così ho capito che nella mia vita la musica e l’arte in generale sarebbero state indispensabili.

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Qual è stato il tuo primo approccio con la musica? Quali sono i tuoi artisti di riferimento?

Il mio primo vero approccio alla musica è stato quando mio fratello Ibrahima ha iniziato a suonare la chitarra e sin dal primo momento, insieme, abbiamo avuto la voglia di comporre le nostre canzoni. I miei artisti di riferimento sono Bob Marley, Lauryn Hill, Sade, Erykah Badu, ma anche Youssou N’Dour, Pino Daniele e molti altri.

Attraverso la tua musica, cosa vuoi raccontare e quali obiettivi vorresti raggiungere?

Con la mia musica vorrei raccontare le mie emozioni e le mie esperienze, cercando di infondere positività e amore per chi mi ascolta. I miei obiettivi sono tanti: sperimentare, crescere, dare e ricevere. Alla fine è sempre uno scambio di emozioni.

Oumy

Il 23 febbraio hai pubblicato Collaboration. Cosa ti ha spinto a scrivere questo brano così ricco di spunti?

Ho scritto questo brano quattro anni fa. Ho sempre ritenuto che le tematiche sociali siano importanti da trattare nella musica. È rimasto nel cassetto per tutti questi anni, ma poi quando è avvenuta la tragedia di George Floyd, è scattata quella molla che mancava per comprendere che era necessario dare un contributo, anche piccolo, al principio di uguaglianza, fratellanza, insomma di collaborazione.

La produzione del brano è affidata a Maso, come i precedenti singoli Cooking Rice e Heart Speaks Truth. Quali riscontri hai ricevuto dai precedenti singoli? Come lavorate di solito ai vostri brani?

Con Maso sono un po’ di anni che facciamo musica insieme, siamo sulla stessa lunghezza d’onda e le vibes che vogliamo trasmettere sono le stesse. Di solito lui propone un beat e da subito io improvviso dando libero sfogo alle emozioni e agli stati d’animo del momento; successivamente, a seconda di quello che la musica e la melodia mi trasmettono, scrivo il testo.
Per quanto riguarda i nostri primi due pezzi abbiamo avuto riscontri positivi e soprattutto abbiamo capito che avevamo messo le basi per iniziare a sperimentare e a crescere.

Oumy

Come hai conosciuto il tuo attuale team nella label Bounce Records?

Ho conosciuto Chiskee un po’ di anni fa ad una festa di una mia amica, in cui io e mio fratello suonavamo.
L’anno scorso ci siamo ritrovati con delle intenzioni comuni: lui con la sua label, noi con un repertorio da produrre e, stando bene insieme, abbiamo deciso di collaborare.

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Sei un’artista di seconda generazione, e di recente tanti altri artisti si stanno distinguendo nella scena italiana. Cosa significa per te a livello personale e artistico? Lo ritieni un plus per la tua ispirazione?

Sicuramente penso che sia un valore aggiunto per la mia ispirazione. Essere afroitaliana per me è una ricchezza perché porto con me due culture differenti. Qui in Italia, quando ero piccola non avevo modelli che mi rappresentassero a pieno e così li ho cercati altrove e, per quanto riguarda la musica, sebbene io ami la musica italiana, mi sentivo più vicina alle sensazioni e alle emozioni che gli artisti afroamericani esprimevano nelle loro canzoni.
Fortunatamente, oggi le cose stanno cambiando in Italia e noi di seconda generazione, piano piano, riusciamo a farci vedere e a farci sentire sempre di più. Sono contenta che in tanti ambiti, sia artistici che non, ci siano sempre più modelli di riferimento.

Oumy

Hai un altro progetto all’attivo, NIO, insieme a tuo fratello Ibrahima. Che tipo di rapporto avete e com’è lavorare “in famiglia”?

Io e mio fratello abbiamo un rapporto quasi simbiotico. Quando cantiamo insieme si innesca una magia unica e ci capiamo all’istante. È difficile spiegarlo con le parole, ma la condivisione di un percorso come la musica con mio fratello è il regalo più bello che la vita potesse farmi.

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Ho letto delle tue precedenti esperienze con Fedez e Alex Britti. Cosa ti hanno lasciato di positivo, a livello umano e artistico, per la tua musica?

Essere sullo stesso palco insieme a grandi artisti è una grande emozione e una crescita continua. Queste esperienze mi hanno trasmesso tanta positività e la voglia di imparare sempre di più e soprattutto uno stimolo al non avere paura di esprimermi con la mia musica.

Quali saranno i tuoi prossimi passi? Cosa dobbiamo aspettarci?

Il nostro percorso è una continua crescita, evoluzione e ricerca.
Non riesco a smettere di creare e io, insieme a Maso, abbiamo tanta voglia di fare e di metterci alla prova, quindi aspettatevi di tutto!

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