“Finalmente era arrivato sulla sua personale cima” enuncia un passaggio della title track di E vissero feriti e Contenti, l’album di Ghemon pubblicato il 19 marzo 2021; e ad ascoltare il progetto sembra proprio così.
A un anno dal successo di Scritto nelle stelle, Gianluca Picariello conferma di aver trovato il proprio spazio nella scena musicale italiana, attraverso uno stile personalissimo, che unisce il cantautorato al soul, al funk e al jazz.
In ciascuno degli 11 brani del nuovo disco troviamo un profilo diverso del volto poliedrico dell’artista campano. Il Reggae in Difficile, l’hip hop in Puoi fidarti di me, l’ampiezza del groove degli archi di Tanto per non cambiare e Piccoli Brividi, i fiati di Non Posso Salvarti, il soul di Momento perfetto fanno di E vissero feriti e contenti un disco completo, in cui viene fuori il lavoro che l’autore ha messo in ogni aspetto della realizzazione.
Un disco senza featuring, caso isolato rispetto al trend attuale, del quale Ghemon ha curato la composizione, l’arrangiamento, la scelta dei cori e la produzione, ad opera di Simone Privitera Giuseppe Seccia e Daniele Raciti.
E vissero feriti e contenti traccia l’ultima tappa della maturazione artistica di Ghemon, cominciata nel 2016 con Orchidee e segnata dall’album Mezzanotte, che già lo aveva consacrato voce della black music italiana.