

Negli ultimi anni, il Regno Unito è stato senza dubbio il punto centrale degli artisti che spingono i confini e amalgamano i generi. Il rapper di West London AJ Tracey certamente ne è un esempio, è riuscito a fluttuare tra generi e artisti, pur mantenendo il suo status di artista indipendente. Aj Tracey il 16 Aprile ha pubblicato il suo secondo album Flu Game, rafforzando questa narrazione: quella di un artista che vola sopra il resto del paese, raggiungendo confini diversi.
Questo progetto prende il titolo dal soprannome attribuito alla famigerata partita di basket del 1997 tra i Chicago Bulls e Utah Jazz, quando Michael Jordan si ammala per intossicazione alimentare, ma in qualche modo riesce a portare i Chicago Bulls alla vittoria della serie di playoff e consolidandosi come una delle squadre più grandi della storia NBA. Questo paragone con Michael Jordan è il significato narrato nell’album, di quando si attraversano momenti difficili, ma bisogna sempre assicurarsi di concentrarsi nell’andare avanti lo stesso cercando di rompere i confini. Belle le collaborazioni che lui ama molto, con gli artisti Digga D, Mostack, Mabel, T-Pain e Kehlani.