
Lil Baby e Lil Durk lanciano il 4 giugno il joint album The Voice of the Heroes.
Al contrario del panorama italiano, in cui si contano sulle dita di una mano i progetti collaborativi, negli USA non è inusuale che due artisti di calibro elevato uniscano le forze in un progetto condiviso. Alcuni celebri esempi degli ultimi decenni sono Watch the Throne di Kanye West & Jay-Z, What a Time to Be Alive di Drake e Future, Drip Harder di Lil Baby e Gunna e molti altri. Insomma, se ne contano così tanti che non è possibile nominarli tutti!
I rumors fiutavano da tempo la possibilità di un tape che unisse Durkioo e Baby, anche perché i due hanno ottimi rapporti di amicizia oltre che di affinità musicale.
Negli ultimi anni i rapper di Chicago e Atlanta hanno pubblicato diversi brani insieme, dimostrando un feeling naturale nella loro musica. Diverse hit, come Finesse Out the Gang Way, Three Headed Goat (in cui compare anche Polo G) e EVERY CHANCE I GET portano il loro nome inciso.

The Voice of the Heroes rappresenta il coronamento del motto “l’unione fa la forza”. I due artisti si sono resi conto che assieme sono in grado di creare un’alchimia incredibile di suoni e flow e hanno deciso di sfruttarla a proprio favore. L’obbiettivo è di lasciare il segno nella scena USA e di prendersi il posto che gli spetta sul trono dei rapper più influenti del globo.
Il progetto contiene 18 tracce ed è arricchito da 4 featuring. I nomi caldi sono quelli di Young Thug, Meek Mill, Travis Scott e Rod Wave. Nei crediti si legge anche il nome di James Harden, famosissimo giocatore di basket e amico di Baby, che figura come executive producer.
Il titolo dell’album combina i soprannomi dei due rapper. Lil Durk è infatti conosciuto anche come The Voice (o The Voice of the streets), per la sua abilità nel raccontare in maniera cruda e poetica i fatti più caldi della street life. Lil Baby è invece The Hero, perché rappresenta l’esempio da seguire per tutti i ragazzini nati in contesti difficili e intenzionati a uscire dalle trenches.
Non perdiamo tempo e inoltriamoci in un’attenta analisi di questo attesissimo album!!
Testi
I due artisti non hanno intenzione di sconvolgere i fan districandosi in argomenti mai toccati prima. Al contrario, è chiaro fin dal primo momento il concept dell’album. Lil Durk e Lil Baby desiderano battere la strada che li ha forgiati rispettivamente come The Voice e The Hero, per raggiungere insieme il la vetta più alta.
Molte tracce trattano il tema della vita di strada, visto dalla prospettiva personale dei due rapper. In brani come Still Hood, Man of my Word e Up The Side feat. Young Thug sono racconti fatti di cronaca reale cruda a cui i cantanti hanno assistito in prima persona.
In altri brani, Baby e Durkioo mettono in mostra il successo e la credibility ottenuti con le rime, che gli permette di mantenere un lifestyle dispendioso e pieno di eccessi. Compaiono anche pezzi più introspettivi, come Medical, How it Feels e Bruised Up.
In generale, The Voice of the Heroes è un disco non molto vario a livello di tematiche, ma che esplora diverse sfaccettature della streetlife e dello sforzo fatto per uscirne tramite la musica. L’album conferma senza dubbio la bravura dei due rapper in tal senso, meritandosi un posto d’onore tra i migliori street talker della scena USA.
Probabilmente sarebbe stato meglio accorciare la lunghezza dell’album, per evitare che alcune tracce risultassero ripetitive dal punto di vista degli argomenti trattati. Personalmente avrei eliminato 3/4 brani togliendoli dalla parte centrale e finale del progetto, così da renderlo più scorrevole e vario.
You was faking it all along
Lil Baby & Lil Durk – Still Hood
Felt that shit inside my bone
Had a feeling you had told
When I felt it in my soul
And you know your word ain’t strong
‘Cause they know you getting old
Ever since I been on
We give the trenches hope
Yeah, yeah
Strumentali
I sound dell’album sono curati da diversi producer. Tra i più famosi figurano London On Da Track, in Still Hood e Medical, Wheezy in That’s Fact e Up The Side feat. Young Thug e Murda Beatz in Make It Out.
Le sonorità seguono il filone drill USA, un must per i due artisti! Le note sono essenziali e non presentano molta varietà. Alcune canzoni, come Medical, Man of My Word e Please sembrano avere la stessa base, a diversa velocità e con l’aggiunta di suoni in sottofondo. Si sarebbe potuto fare di più per creare una maggiore pathos al susseguirsi dei brani.
Nonostante la poca varietà, i sound si sposano perfettamente con le voci dei cantanti, creando un mix incalzante e coinvolgente. Inoltre non mancano soundtrack esplosive, come Still Hood, Still Running feat. Meek Mill, How It Feels e Hats Off feat Travis Scott. Altri brani come Rich Off Pain feat. Rod Wave e That’s Fact sono interessanti e per nulla monotoni.

Stile
L’attitude di Lil Baby e Lil Durk è uno dei punti di forza di The Voice of the Heroes. Entrambi sono artisti nel fiore della propria carriera e la decisione di uscire con un joint album non sembra una mossa di natura commerciale, bensì una scelta naturale data dall’affinità personale e musicale.
La scelta è azzeccata e il livello tecnico raggiunge vette inesplorate. I due artisti creano un’alchimia di 18 brani difficile da superare.
Il flow di Baby non ha bisogno di presentazioni. Incalzante e veloce, vibrante e melodico, non c’è nessuno che può stargli dietro. Quando entra sulla traccia in brani come How It Feels, Still Hood e 2040 sembra un alieno proveniente dal futuro, venuto ad insegnare come si fa rap.
Lil Durk, sebbene non abbia le doti tecniche di The Hero, tiene testa al compagno e contribuisce a dare all’album la giusta dose di varietà stilistica. Durkioo dimostra una grande capacità di cambiare flow, passando da tonalità melodiche, con l’uso dell’autotune, a pezzi ritmati e aggressivi. Insomma, il rapper di Chicago tira fuori il meglio di sé, nel momento giusto.
I featuring sono tutti di eccellente fattura e molto diversi tra loro. Il pezzo più esplosivo è Hats Off, in cui Travis Scott fa una comparsa tra le migliori delle sue ultime uscite. Young Thug dimostra la sua influenza sui “giovani” Baby e Durk, proponendo una parte cantata. Anche Meek Mill e Rod Wave danno il loro contributo impegnandosi al massimo!
Qui sotto potete vedere il video ufficiale di How It Feels.