

Luna Nera è l’EP d’esordio di Tierre, disponibile dal 25 giugno 2021 per Dome Recordings/Believe. Il progetto è stato anticipato dai singoli Come da bambini e Interlude, pubblicati lo scorso anno. In questo progetto, l’artista fiorentino fondatore del collettivo Iron Flies Army è affiancato da Pashabeats, che ha curato l’intero EP ad esclusione del singolo Golia, opera del producer Mike Defunto.
Ciò che incuriosisce particolarmente di Luna nera EP è lo stretto legame con le fasi lunari e il simbolismo celato. Il progetto, infatti, è stato presentato proprio in corrispondenza dell’eclissi solare, per poi essere pubblicato nella sera di plenilunio. Indubbiamente ci troviamo davanti a un progetto complesso che non lascia nulla al caso: per questo motivo, ci siamo confrontati con Tierre per avere maggiori informazioni su questo enigmatico EP.
Ciao Tierre! Benvenuto su lacasadelrap.com. Ti va di fare una breve presentazione al nostro pubblico?
Mi chiamo Mattia, in arte Tierre, ho 26 anni e sono nato Firenze, zona Galluzzo per l’esattezza. La musica mi accompagna sin da quando ne ho memoria: prima di avvicinarmi al rap ho suonato in varie band, sperimentando vari stili e affinando la tecnica. Nel 2019 ho firmato con l’etichetta Dome Recordings ed è nata la mio crew Iron Flies Army. Nel 2020 abbiamo deciso di lavorare a un EP, e dopo varie vicissitudini e molto lavoro è finalmente uscito Luna Nera, il mio progetto.
Sei il fondatore della crew fiorentina Iron Flies Army, in cui fa parte anche Parola Vera: un artista molto legato a Firenze che abbiamo anche intervistato. Che legame hai tu con questa città?
Amo la mia città, nonostante ad oggi viva lontano da lei. Desidero darle la visibilità che merita in ambito musicale; come tutti nella mia crew, del resto. Penso che a Firenze ci sia tanto talento inespresso. Abbiamo molto da dire, ma ci sentiamo “underrated” (sottovalutati, n.d.r.) rispetto ad altre città Italiane sicuramente più in vista. Stiamo lavorando per cambiare i giochi.
Te lo chiedo perché so che ti sei voluto staccare da ciò che ti circondava e ti sei gettato in una nuova sfida, cambiando completamente città. Cosa ti ha spinto a farlo?
Il mio trasferimento a Milano è dovuto a varie situazioni, personali e lavorative. Diciamo che sono l’avamposto Dome in un’altra città. Stiamo diffondendo il verbo per travalicare la Toscana e rapportarci a una realtà Nazionale. Non ti nascondo che i primi tempi è stato molto particolare; essere proiettato in una realtà così diversa è sicuramente destabilizzante, ma ormai ci ho fatto l’abitudine. Milano è una città meravigliosa, ma il mio cuore è sempre a Firenze.


Avete annunciato l’album seguendo le fasi lunari e, visto il titolo, ci chiedevamo come mai la luna fosse così centrale nel progetto.
Esatto, abbiamo annunciato l’EP in corrispondenza dell’eclissi solare (nella seconda settimana di Giugno) per poi pubblicarlo nella sera di plenilunio. Oltre all’essere affascinato dall’astronomia e dal simbolismo che ne deriva, con Luna nera ho voluto rappresentare in musica le mie fasi lunari: vari periodi della mia vita ascendenti e discendenti. 8 tracce come le 8 fasi lunari (contando l’eclissi): 8 stili e 8 messaggi differenti. Ho immaginato la luna come narratrice delle mie storie.
Come sempre, c’è Pashabeat alle produzioni, che ormai sappiamo essere un producer molto camaleontico. Qual è la cosa che ti piace di più del lavorare con lui?
Con Pashabeats abbiamo un feeling unico: riesce a capire perfettamente le mie idee dalla prima stesura, e sa dare un valore aggiunto in grado di “potenziare” il messaggio che voglio veicolare. Il nostro rapporto è dato da un profondo legame che va aldilà della musica, ed è questo che maggiormente apprezzo: la capacità di intenderci al volo e lavorare “on focus” sul nostro obiettivo.
Solo una traccia di tutto l’album è stata affidata a Mike Defunto. Come mai questa scelta?
La collaborazione è venuta da sé, insieme a quella con Jared Leti. Quando ho sentito la produzione sono andato fuori di testa. Non succede spesso, ve lo assicuro. Il resto è venuto da sé. Mike è un ragazzo molto talentuoso, apprezzo i suoi lavori e sono sicuro che farà strada.


I featuring con Dium e Jared Leti invece da dove nascono?
Ho cercato gli artisti più complementari per i featuring. Diciamo che loro due sono un po’ come il diavolo e l’acqua santa. In Golia cercavo una voce femminile particolare, innovativa: la scelta di Jared Leti è venuta quasi automatica. Penso sia fra le voci più interessanti nel panorama toscano e forse Italiano. Per Crown, invece, mi serviva una strofa energica e potente. Dium era perfetto, lo seguo da molto e l’ho sempre rispettato. Con le sue 16 barre è riuscito a esprimere quel sentimento di disagio e rabbia che sognavo per la track. Sono molto fiero di quel pezzo.
Visto che, a quanto pare, la pandemia nel nostro Paese si sta ammorbidendo e alcuni artisti stanno programmando concerti, c’è la possibilità di vedere Tierre in live?
Presto, ragazzi, ma ancora non posso dirvi nulla. Seguite i social miei e di Dome Recordings per saperne di più!
SOCIAL LINKS – Tierre
Facebook – Instagram – YouTube
Dome Recordings
Spotify – YouTube – Instagram – Facebook – Sito Ufficiale
Pashabeats
Instagram