
Non è Musica leggera, né leggerissima quella della rapper Leslie. L’artista è tornata con l’Ep Canzoni tristi e cose, distribuito da Believe Digital e disponibile su tutti i digital store. Anticipato da diversi estratti, come Invisibile, Spine e 30, Canzoni tristi e cose lascia trasparire varie e inedite sfumature di Leslie. Come in parte si comprende dal titolo, infatti, la rapper si mostra senza flitro tormentata, diretta, decisa, interessante, delicata, sensuale, esplicita, triste, ma anche arrabbiata.
Le abbiamo fatto alcune domande su Canzoni tristi e cose: interessante e intimo progetto. Non solo, abbiamo colto l’occasione dell’intervista, per farci raccontare brano dopo brano le varie canzoni dell’Ep.

Ho apprezzato molto il tuo affondo nelle fragilità, come in Troppo tardi con Pepito Rella. Come mai hai deciso di andare oltre alla Leslie dura e arrabbiata lasciando emergere anche il tuo lato più emotivo?
Tutti, anche le persone più dure, hanno le proprie fragilità. Anzi, spesso chi “mostra i denti” lo fa per nascondere le sue debolezze. Quella di approfondire e mostrare il mio lato più emotivo non la definirei una scelta, ma piuttosto una necessità.
Ad un certo punto ho sentito doveroso “togliere la corazza” e mostrarmi per come sono a 360 gradi a chi mi ascolta.
A livello artistico pensi che la pandemia abbia influenzato la tua musica? Che cosa ha rappresentato un’ispirazione per te in questo periodo?
La pandemia ha avuto un forte impatto, sia dal punto di vista artistico sia da quello personale. La reclusione forzata dei primi lockdown ci ha inevitabilmente portato tutti ad ascoltarci di più e più a fondo.
Quel periodo di introspezione mi ha ispirata e in qualche modo mi ha dato forza. Ho iniziato a riapprezzare le cose semplici, spero solo che pian piano tutto torni alla normalità.

Il rap spesso parla, di amore, di sesso, di disagio psichico, di donne e di droghe. Tu però l’hai fatto in modo diretto, delicato e non banale. In una scena ancora molto “fallocentrica”, come pensi siano stati recepiti i tuoi brani – sia da parte di chi ti ascolta sia dai vari artisti/e?
Sto ricevendo un buon feedback per questo progetto, ai fan è piaciuto e anche a molti amici/colleghi/addetti ai lavori, sia uomini che donne.
Sono contenta di come le persone lo abbiano recepito: in maniera naturale, proprio come è stato concepito. Lo considero un successo.
A quale canzone dell’album ti senti più legata e perché? Ti va di spiegarcene i motivi?
È molto difficile scegliere una singola canzone tra tutte alla quale sono più legata, sono tutti dei pezzi di cuore. Ali mi fa piangere; a Invisibile ho legati dei bellissimi ricordi; Bang Bang è così intima che pensare di farla uscire mi spaventava. Tutti gli 8 brani contenuti nell’EP sono parti di me.
In diversi brani di questo album hai affrontato anche il tema amoroso vissuto tra donne. Tema troppo spesso banalizzato. Pensi che questo tipo di tematica rappresenti ancora un tabù nella cultura occidentale? Pensi che la musica possa aiutare a risolvere questo complicato problema culturale?
No, al contrario penso che ultimamente questo tema sia stato un po’ strumentalizzato. Diciamo che sta diventando piuttosto “pop”. Il mio modo di affrontare la questione è semplicemente non affrontarla, perché è la mia normalità; ma sono sicura che avere un riferimento del genere per qualcuno può fare la differenza. Te lo dice una che da ragazzina non ne aveva, e a cui forse sarebbero stati d’aiuto.

Ecco il track by track di Leslie sull’intenso Ep Canzoni tristi e cose
Prima di proseguire riascoltare il nuovo progetto di Leslie: Canzoni tristi e cose!
01. Bang bang
Il perfetto intro per un EP come Canzoni tristi e cose. Un arrangiamento ridotto all’essenziale. Sulle atmosfere ambient di The Ceasars accompagnate dal piano di GFoxxx ho voluto dare vita ad una specie di lettera a cuore aperto indirizzata all’ascoltatore.
02. 30 Gocce
Un brano davvero intimo che racconta di vicende molto personali. Nato anni prima del progetto è stato poi ripreso e riadattato fino a diventare uno dei pezzi cult del mio repertorio. Altra produzione targata The Ceasars, che gioca sul contrasto fra la ritmica uptempo e la chord progression dai toni più nostalgici.
03. Ali
È il primo featuring che incontriamo nell’EP. Con Murphy abbiamo voluto creare la colonna sonora ideale per precipitare a capofitto insieme a noi in un mare di riflessioni. Prodotta a quattro mani da Fato W e Murphy, è uno tra i brani a cui sono più legata.
04. Invisibile
In un’ era in cui “apparire” spesso paga più che “essere” questo pezzo è un vero e proprio statement di rivolta. Tanto sincero quanto brutale, Invisibile, descrive la sensazione perenne di inadeguatezza che spesso si prova in una società basata sull’immagine e l’apparenza.
05. Spine
Cassa dritta e sfumature elettroniche per uno dei pezzi più spinti di questo progetto. È stato uno di quei rari casi in cui non è l’artista a scegliere il beat, ma viceversa. Spine è una canzone con un animo rock, ma che ti farà ballare forte.
06. Cosa voglio
Frutto di una nottata in studio assieme a keyoshin è un viaggio dal sound sperimentale e linee melodiche volutamente esasperate. Una one verse su una one-night stand a metà tra il sogno e la realtà.
07. Troppo tardi
A Pepito Rella ho deciso di passare la track più rap di tutte, sapevo che ci sarebbe stato da Dio! Prodotta da Fato W, abbiamo cercato un groove super hip hop per la seconda collaborazione in tracklist.
08. Canzoni tristi alla radio
Questa ballad malinconica su cassa reggaeton è la traccia che meglio rappresenta lo spirito di Canzoni tristi e cose. È il brano più mainstream come sonorità e mira ad essere una sorta di inno a canzoni di questo genere. Perché altrimenti cosa ascolteremmo quando siamo giù?
