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IntervistaLadies First

Flaza sta al 13 come “13” sta a Flaza, l’intervista – Ladies First

Flaza 13

Eccoci ancora una volta con un nuovo appuntamento della rubrica Ladies First de Lacasadelrap.com, in cui la redazione vi accompagna nel mondo delle Ladies della scena urban nazionale.

L’artista protagonista di oggi ha già avuto modo di farsi spazio nella scena musicale italiana con la sua energia, la sua freschezza musicale e autodeterminazione, seguendo le proprie regole e facendosi conoscere al grande pubblico come Flaza, al secolo Flavia Zardetto.

Flaza, classe 2000 e artista tra le più promettenti della scena new urban generation, ha pubblicato da pochissimo il suo album d’esordio intitolato 13, per Honiro Label, con la collaborazione del giovane cantautore Matteo Alieno, che ha curato l’intera produzione.

13 è stato anticipato da alcuni singoli estratti come: Piccola Peste, Malefica, Nuvole e l’ultimo singolo in ordine di tempo, Crisalide dello scorso 11 Gennaio. La redazione ha avuto il grande piacere di incontrare Flaza e farle alcune domande, facendoci raccontare qualcosa in più su di lei e la sua nuova release.

Conosciamoci meglio: quando Flavia è diventata Flaza? Raccontaci il tuo primo approccio con la musica.

Flavia è sempre stata Flaza, non porto un personaggio nella mia musica ma ciò che sono nella mia vita reale, credo che essere me stessa richieda molta meno fatica e mi dia la possibilità di raccontare più cose. Il primo approccio con la musica? Rispondo che la colpa è di mio papà. mi ha sempre fatto ascoltare di tutto: ha fatto sì che la musica entrasse dentro di me fin da quando ero bambina.
Ho un video bellissimo del 2002 in cui ballo a tempo di musica su un seggiolone, quindi probabilmente il mio primo vero approccio non lo ricordo nemmeno. So solo che sono nata per fare questo.

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Quali sono i tuoi punti di riferimento a livello musicale, le tue ispirazioni?

Io amo Bennato, Dalla, Battisti, Modugno: vado pazza per la musica anni 60/70. Rabagliati mi fa impazzire. Mi piace esplorare, ascoltare, sentire.
Definisco la mia musica un mix tra le influenze di mio padre e quelle che mi sono cercata da sola, soprattutto il rap.

Quali obiettivi vorresti raggiungere con la tua musica?

Io ne ho uno solo, il principale, quello di arrivare non solo nel cuore ma anche nella testa delle persone. Lasciare un segno, comunicare un’emozione.

Flaza
Flaza

Entriamo nel vivo del tuo primo album: 13 nel titolo, 13 i brani che compongono la release. La domanda sorge tanto semplice quanto spontanea: cosa rappresenta il numero 13 per Flaza?

Il 13 è il mio numero preferito, il mio numero fortunato, rappresenta la rinascita, il cambiamento e il duro lavoro, tutto questo è presente nel mio album. il 13 ho conosciuto Matteo Alieno che ha prodotto il disco.

Il 13 ho avuto il primo colloquio in Honiro, 13 sono le tracce dell’album, 13 il giorno in cui mi sono fidanzata e potrei fare anche mille esempi. lo trovo assurdamente ovunque e quindi ho iniziato a credere nel suo potere e ha funzionato.

Canzone dopo canzone abbiamo conosciuto la visione e cercato di capire le emotività di questo amore che pervade tutta la release: c’è il racconto di una relazione morbosa, tossica, e poi invece l’apertura a una nuova speranza, come in Gioco. Come sei riuscita a lasciarti alle spalle questa esperienza negativa e che consiglio daresti a chi ha passato la tua stessa vicenda?


Tutti abbiamo avuto nella vita un’esperienza negativa che ricorderemo per sempre, io credo che solo il tempo e l’analisi di se stessi possano curare le nostre ferite. La musica è stata però per me un lenitivo magico, quindi ho lasciato tutto alle spalle scrivendo. Il mio consiglio è sicuramente di ascoltare il mio album e poi… Chiave fondamentale della vita è capire che nessuno può tirarci fuori da qualcosa di malato, siamo soli con noi stessi e solo la nostra mente può permetterci di arrivare dove vogliamo noi, io volevo un amore sano, avevo una forte voglia di amare, di dare amore e di riceverlo. questo è per me gioco, tutta la parte positiva di una relazione sana.

Flaza
Flaza – 13 cover (La cover, a cura di Lorenzo Ambrogio, è stata disegnata da una bambina)

Qual è il brano a cui sei più legata di questo album e perché? E quale quello più difficile da scrivere?

Il brano a cui sono più legata e anche il più difficile da scrivere è senz’altro Crisalide, perché mi trasmette sempre la stessa emozione e mi riporta a un momento preciso della mia vita in cui non trovavo una via d’uscita da tanti interrogativi.

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Com’è stato collaborare con Matteo Alieno? Ti va di raccontarci il processo creativo cha ha portato a 13, le sue influenze?

Qui potrei scrivere un libro, Matteo per me è un punto di riferimento importante. Ha seguito il progetto con costanza e dedizione, ne sono grata, ho incontrato davvero poche persone nella mia vita così dedite al progetto di qualcun altro. Matteo ci ha creduto con me fin dall’inizio e non so quale allineamento di pianeti ci ha regalato un’energia pazzesca che siamo riusciti a spalmare sempre nel modo giusto. Sicuramente il disco è influenzato tantissimo dal periodo pandemico, se ripenso al momento in cui stavamo lavorando al disco immagino tutto il mondo fermo immobile e noi due a fare panico nel suo studio di 2 metri quadrati. Io non scorderò mai quello che ha fatto per me. <3

Flaza
Flaza

Che legame hai con Fregene, la tua città d’origine? Che tipo di spunti offre per la musica o che tipo di limiti?

Fregene è la mia vita, in questo periodo andiamo d’accordo, l’estate ci odiamo un po’. Amo Fregene quando è vuota, quando è inverno, quando è libera e c’è spazio solo per me e per la mia musica. Io la trovo una fonte di ispirazione enorme, mi sento fortunatissima ad essere nata e cresciuta al mare. Per quanto riguarda la musica non offre possibilità enormi ma non è mai stato vincolante per me questo, con un treno 20 minuti sei a Roma e 3 ore sei a Milano, e io non conosco confini.

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Con quali altri artisti del panorama musicale ti piacerebbe collaborare in futuro?

Rhove, Paky, Bresh.

Cosa ci aspetterà di nuovo da Flaza in questo 2022?

La vita è imprevedibile, io aspiro a fare un casino. Mi sono fatta una promessa che non posso dirvi, ma tra un anno ne riparleremo.

Ascoltiamo l’album 13 di Flaza

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