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Intervista

J Lord: «”No Money More Love” è la fine di un periodo di cui ancora porto le ferite» – L’intervista

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Il 25 marzo 2022 J Lord ha pubblicato il suo album d’esordio, No Money More Love. Il rapper napoletano di origini ghanesi, classe 2003, con la cruda realtà delle sue liriche creative ha saputo conquistare l’attenzione della scena Urban e del pubblico del rap italiano.

Composto da 15 tracce, l’album è realizzato con la direzione artistica del producer multi-platino Dat Boi Dee e le collaborazioni di Massimo Pericolo, Bresh, Vale Pain, Vettosi e Digital Astro. Legato al suo passato, ma con lo sguardo proiettato verso il futuro, J Lord dà voce ai due lati della sua anima: da un lato il rapper duro e puro, dall’altro un giovane ragazzo sensibile e introspettivo.

L’album è stato anticipato dal primo singolo Karl Kani Flow uscito il 7 marzo, accompagnato da un video girato a New York da Davide Vicari. Nel video di J Lord appare anche in un cameo Carl Williams, lo stilista e fondatore del marchio Karl Kani, il brand urban per eccellenza che ha definito l’estetica di questo mondo negli anni ’90, molto del quale ritorna nel sound anche in questo album d’esordio fra i più interessanti di quest’anno.

Ormai tutti parlano di J Lord. Come stai vivendo questo momento?

Sto bene, questo è un bel momento. Mi sto solo concentrando a portare avanti le mie cose, perché è ciò che mi piace fare. Naturalmente sono molto contento del riscontro ricevuto fino ad ora.

Nei tuoi testi parli della realtà in cui sei cresciuto. Quanto peso dai al tuo passato? Cosa è per te il posto in cui sei nato?

Per me è casa, la porto nel cuore. Mi trovo bene e so già come muovermi, però comunque sono uno che non ha problemi a adattarsi in posti nuovi, cerco sempre di trovare una vibe positiva in qualsiasi luogo. Per un periodo sono stato a Londra da mio padre per trovare qualcosa di nuovo, però dopo Figli del passato, con cui le cose hanno iniziato a muoversi, ho deciso di tornare subito.

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So che hai realizzato il sogno di andare a New York, dove hai anche girato il video di Karl Kani Flow. Com’è stata questa esperienza? Hai riscontrato delle differenze rispetto all’Italia e al contesto in cui sei cresciuto?

Siamo andati a New York per dare un immaginario al disco. Ho conosciuto Karl Kani, simbolo dell’hip hop che ha vestito i grandi, e per me è stato un onore incontrarlo e scambiarci due chiacchere. È stato veramente fantastico. Mi sono approcciato alla città in modo diverso dal solito, ho fatto in modo di sentire mie quelle strade e viverle veramente per la prima volta. Ho sempre visto quella realtà nei film e nei video su Youtube, ora invece ho potuto assaporarla e mi ha aperto la mente. Ti mette questa cosa in testa, di non avere limiti.

Guarda il video di Karl Kani Flow

È uscito il tuo album d’esordio, No Money More Love. Com’è stato lavorare a questo tuo primo progetto e come mai questo nome?

Il disco è stato seguito e prodotto da Dat Boi Dee. Tutto è nato da una chiacchierata con Davide (Dat Boi Dee, ndr) e da una serie di emozioni durate due anni, che hanno portato J Lord ad essere chi è ora, con maggiore consapevolezza di me stesso. È un percorso che si chiude e ho scelto proprio No Money More Love, perché è la fine di un periodo di cui ancora porto le ferite, con la consapevolezza della nascita di un nuovo futuro.

Le produzioni delle 15 tracce sono state curate da Dat Boi Dee. Che tipo di rapporto c’è tra voi due e come avete lavorato sui vari brani?

Io con Davide ho un rapporto familiare. Le sessioni con lui sono veramente piacevoli, anche perché lui mi ha conosciuto prima di tutti e fino in fondo. Ci intendiamo tantissimo. Abbiamo lavorato al disco senza pensare già al prodotto finito, ci siamo semplicemente chiusi in studio e abbiamo buttato giù i pezzi. Siamo molto soddisfatti di ciò che è uscito. Dance è stato un brano a cui abbiamo lavorato tanto in termini di produzione, il lavoro è continuato fino a 2/3 mesi fa. È stato il brano che più ci ha tenuti uniti.

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Cinque collaborazioni, di cui solo alcune campane. Come mai questa scelta? Cosa invece ti ha fatto scegliere gli altri artisti?

Ho scelto loro perché sono persone che incontrato lungo questo percorso. Ma anche perché apprezzo il loro modo di fare musica e il loro essere veri in questo gioco. Per il brano con Massimo Pericolo, ho pensato sin da subito che servisse una persona schietta e la sua penna è fulminante, ti prende dritto al cuore. Tutte le scelte dei feat sono state mirate, come Bresh. Quello con lui è un pezzo che rimanda al movimento, all’idea di essere felice sempre con se stessi e chiunque altro. Lui è proprio quel momento di felicità, che alza il ritmo dentro di te. Ma anche con Vettosi, con il suo ingresso nel brano, o Digital Astro con la sua melodia strappalacrime ma che vuole veicolare un messaggio ben preciso. Lo stesso vale per Vale Pain, con cui abbiamo voluto sperimentare nuove melodie.

J Lord
J Lord

Trovi limitante cantare in dialetto? Ti piacerebbe fare qualche brano interamente in italiano e, perché no, anche in inglese?

Non mi sento limitato a cantare in dialetto, anche perché credo che quello napoletano sia molto particolare. Anche in italiano mi viene in modo spontaneo, infatti ci sono molti ritornelli che sento comunque miei. Tutto dipende da come mi sento in quella giornata. Sono aperto a tutto, ma penso che quando sarà il momento giusto, la mia mente mi dirà di provarci. Non voglio forzare la cosa, anche perché sarebbe percepibile, e quindi aspetto che le cose arrivino al momento giusto.

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Oltre al rap, ci sono altri generi che ascolti e da cui ti lasci influenzare?

Si, per esempio amo molto le melodie delle artiste americane sia nel rap che in altri generi. Ma anche di artisti come The Kid Laroi, The Weeknd o Don Toliver.  Amo tutto ciò che mi fa stare bene.

Se dovessi farmi una top 3 di artisti italiani e stranieri, chi inseriresti e perché? Fra quelli che ti hanno scoperto, c’è qualcuno che porterai per sempre nel cuore?

Per gli italiani: Marracash, Guè Pequeno e Sfera; perché ognuno di loro è nato con uno stile e hanno continuato a portarlo avanti per tutto questo tempo, spingendo tantissimo. Per gli stranieri: The Weeknd, Lil Durk e Kay Flock. Kay Flock mi prende bene, The Weeknd è perfetto quando stai tornando a casa o sei con la tua ragazza. Tutti vari mood che mi piacciono un sacco. Ci sono persone che hanno contribuito a tutto questo e le ringrazio veramente tantissimo.

J Lord
J Lord

Cosa ti aspetti da No Money More Love? E cosa vedi nel tuo futuro?

Penso che con questo album la gente riuscirà a conoscermi fino in fondo, capire cosa voglio fare e che sono qui per continuare a fare questo, che è ciò che mi piace e mi fa stare bene. Dopo questi due anni, non vedo l’ora che esca e che sia nelle loro mani. Voglio lasciare un messaggio, anche perché mi piacerebbe essere d’aiuto per qualcuno che vive una mia esperienza passata. Per il futuro, sicuramente continuerò a fare musica, lo prenderò così come verrà e senza pormi alcun limite. Sono veramente soddisfatto di questo disco e spero che ognuno di voi ne faccia buon uso.

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