
Dalla reunion dei Sottotono (Tormento e Big Fish) è passato quasi un anno preciso: eh sì, dal giorno in cui hanno annunciato il loro ritorno con l’album Originali sembra effettivamente trascorsa una vita, ma le cose da dire per loro non sono finite qua. Per un duo con decenni di carriera alle spalle è impossibile che si interrompa la vena creativa, ed è per questo che sono tornati oggi con un nuovo inedito, Poco Male (Island Records), a completare il lavoro portato avanti con l’ultimo album di inediti. Che, ricordiamo, contiene delle hit pazzesche.
Metà brani nuovi di zecca e l’altra metà rivisitazione di successi della carriera dei Sottotono: da Solo lei ha quel che voglio 2021, con Tiziano Ferro, Guè e Marra, fino ad Amor de mi vida con Mahmood e i vari featuring con Fabri Fibra, Coez, Elodie, Emis Killa, Jake La Furia,
Stash, Luchè, Coco, Primo Brown. In questo disco il loro sound ha ripreso vita più forte che mai e l’album è stato accolto con un enorme abbraccio da tutto il loro pubblico che lo segue fedelmente da tempo, ma anche da quello nuovo che è arrivato a conoscerli in tempi più recenti.
Abbiamo chiesto direttamente a Torme e Fish com’è andato questo primo anno e che cosa bolle in pentola ora che si avvicinano le date del tour (a maggio 2022 a Milano e Roma, rispettivamente mercoledì 11 presso l’Alcatraz e giovedì 12 al Teatro Centrale). Ma soprattutto, cosa si nasconde dentro questo nuovo singolo Poco male, che è una vera bomba e che con l’inconfondibile marchio di fabbrica dei Sottotono racconta una storia di complicità sotto tutti i punti di vista, anche nella musica.
Come state?
Tormento: Bene, ma sicuramente potremmo stare meglio! Speriamo si torni per bene con questa “botta” di live del mese prossimo, che dia un po’ di adrenalina, che è quella che manca. Ce la siamo vissuta moltissimo in studio, ma è bello essere pronti anche da quel punto di vista. Anche io sto continuando a far uscire musica “random”, che sia come Yoshi o come Tormento, però basta stare in produzione! Vediamo di andare presto a suonare dal vivo.
Tour: da marzo a maggio! Come l’avete preso questo slittamento e vi ha dato modo magari di ripensare a qualche dettaglio dello show che avete cambiato all’ultimo?
Tormento: Più che altro, continuiamo ad aggiungere cose!
Big Fish: Il problema è che se dovessero continuare a spostare, a forza di aggiungere finirete per subire un concerto di 10 ore!
Pensate che si aggiungeranno altre date oltre quelle di Milano e Roma?
Tormento: Sì sì, certo, stiamo stressando la nostra agenzia quasi giornalmente perché non vediamo l’ora di sapere tutto il calendario estivo. Siamo gasatissimi!

Vi riporto indietro nel tempo: Mastroianni (23 aprile) sta per compiere un anno, e anche Originali (4 giugno). Dopo quasi un anno, come sono stati i feedback dall’esterno per voi? Vorrei distinguere tra fan – vecchi e nuovi – e artisti come voi.
Big Fish: Inaspettatamente i feedback sono stati tutti positivi, perché la gente ha capito che era una cosa che veniva dal cuore, e che non era una cosa costruita per vendere dischi, fare serate o per farsi belli e basta! Era una cosa che era quella che volevamo e dovevamo fare, per chi avevamo lasciato con l’amaro in bocca tanti anni fa. Per quanto riguarda gli altri artisti, che si ricollegano ai featuring di Originali, noi siamo fortunati perché molti artisti hip hop e magari anche pop sono cresciuti con le nostre canzoni, quindi non hanno esitato a dirci di sì quando abbiamo proposto la partecipazione al nostro disco. Ma soprattutto siamo stati inondati di richiesti per i vari pezzi, su chi voleva essere in quale brano dei Sottotono. Quindi sia gli artisti che gli ascoltatori hanno capito che è stata una cosa fatta solo per il piacere di farla, senza strategie per arrivare da qualche parte, e questo è stato super gratificante.
C’è stato qualche artista che non ha partecipato a Originali e che una volta uscito il disco vi ha detto di voler essere nel disco?
Tormento: Noyz, fra i tanti! Ma ripareremo con piacere per chi non ha potuto esserci a questo giro.
Big Fish: Una nota cantante italiana mi ha detto che avrebbe avuto piacere ma che non l’avevamo chiamata… Ma non si dice, non si dice. Ma piano piano infatti ripareremo!
Ci sono state reazioni anche di giovanissimi che non vi conoscevano che però hanno iniziato a seguirvi con Originali?
Tormento: Ci ha stupito tantissimo il firmacopie di Originali, c’era questa doppia presenza: la maggior parte adulti e con i loro bambini in braccio, ma venivano anche ragazzini giovanissimi e c’è chi mi diceva “sono cresciuto ascoltando Slick Rick, LL Cool J!”. A 16 anni? È diventato una leggenda istantanea per noi! Purtroppo sono pochi, ma quelli che ci sono sono davvero amanti del genere e di un certo tipo di musica.
Tra l’altro oggi si aggiunge un altro tassello all’album. Frutto di un lavoro che non si era davvero concluso, o anche nuovo inizio per altro a venire?
Big Fish: Sicuramente è una cosa che magari chiude il ciclo di Originali, e poi se ne apriranno anche altri, che è quello che vogliamo. Ora abbiamo fatto un disco metà inedito e metà edito, e chissà magari da qui a poco inizieremo a lavorare a un disco di inediti dei Sottotono e basta. Dobbiamo cercare di capire la cosa giusta da fare, non tanto per la gente ma per noi e perché la facciamo. Quando capisci il perché di una cosa allora è tutto più facile e ti viene tutto naturale. Quando fai le cose per forza o per noia, o perché non sai cosa fare, forse non è così genuina come cosa.
Tormento: Sì e poi è un peccato sempre di più vedere, che sia per Originali o per altri big che escono, che anche quando si solleva un super hype poi gli album hanno vita breve. Anche quando si parla di artisti grandi, basta la nuova hit poco dopo che viene dimenticato un intero album, e questo mette parecchia fatica sulla voglia di quegli artisti che hanno bisogno di avere un concept album per stare in piedi. Ma il mercato rema contro questa mentalità pesantemente.
Quindi voler aggiungere sempre un pezzo in più, come nel caso di Poco Male, può essere quello che vi ha guidato da tutta la lavorazione di Originali ad oggi? Per la serie “non ci fermiamo qui per tenere accesa la fiamma”…
Tormento: Esatto, bravissima, ci teniamo però anche tanto a fare le cose fatte bene ed è il motivo per cui magari passano tanti mesi tra una canzone e l’altra. Anche sui social dei Sottotono non siamo super attivi giornalmente proprio perché pensiamo tutto per bene. Non abbiamo i tempi dei super young!
Big Fish: Anche perché alla nostra età è meglio fare le cose fatte bene che tanto per farle!
Sottotono, dentro il nuovo singolo Poco Male
Entro al volo dentro questo nuovo brano.
Tormento: Ti è piaciuto?
Una bomba! Lo trovo come un treno su un binario parallelo a Mastroianni, ma con un’energia diversa. Se Originali avesse un’intro sarebbe Mastroianni, e Poco Male potrebbe essere l’outro.
Tormento: Analisi perfetta!
Ma non fate parlare me! Parliamo del tema: l’amore, in Poco Male si celebra una complicità che si perde e si ritrova nonostante il passare del tempo. Torme, secondo te qual è l’elemento chiave per far sì che una complicità sia così durevole nel tempo, anche quando cambiano le situazioni della vita?
Tormento: Infatti la seconda strofa dice: “Non lasciarmi andare giù anche se non siamo più gli stessi”, perché ti fa capire che è un rapporto che non è nato ieri, e la difficoltà è continuare a rinnovarsi e trovare nuove chiavi per stare assieme nonostante la vita cambi e gli eventi ti frastornino a tal punto da reagire in modo diverso alle cose. Il brano parla proprio di questo: di quanto nonostante la vita ci renda più duri, quanto riusciamo a rimanere complici invece che in competizione in un rapporto. Su questo ruota tutto: ci sono i momenti leggeri e quelli difficili, che si superano con la semplicità che ti spinge ad andare avanti. Quando si complica troppo la vita sui perché, la ricerca della soluzione è in quella semplicità lì.
Vi dico una cosa: Torme, nel descrivere il singolo dici che è dedicato a una compagna di viaggio. Può essere ovviamente una persona, ma le tue parole mi hanno fatto pensare alla musica. “Soci in affari che in un modo o nell’altro sanno sempre come cavarsela. Ci perdiamo e ci ritroviamo, la chiave è riscoprire ogni volta che abbiamo da imparare l’uno dall’altra”. Come la vedete questa interpretazione?
Tormento: I pugni in faccia di cui parla il brano, la musica ce li ha dati spesso! Bellissime queste chiavi di lettura diverse, si sente che sei amante del genere. Io la metto giù anche pensando ai rapporti che abbiamo con i colleghi, se il lavoro non è in armonia le cose vanno un disastro! Se non c’è anche lì complicità e armonia, anche lì il rapporto non funziona, che sia amicizia, lavoro o amore.
Fish: Sei stata bravissima! Non ci avevo pensato, ma è vero, figo! È un messaggio “trasversale” per i popoli (ride, ndr).
Ultima domanda, Fish: in questo nuovo singolo si sente uno stampo vostro, “originale”, modo ben identificabile con voi, un mood che non stanca mai. Mentre in altri “sottogeneri” dell’hip hop a lungo andare le stesse cose stanno stancando. Secondo te a cosa è dovuto tutto questo?
Big Fish: Quello che tu definisci sottogenere non è altro che un pezzo che hai già sentito anche da altre persone. Quello che ci ha sempre contraddistinto come Sottotono è stata l’originalità, ascolti Ti bacio ancora mentre dormi, ascolti Poco male, e trovi cose mai sentite in Italia. È ricerca, non di fare numeri o di diventare ricchi e famosi in due minuti, è cercare di buttare fuori quello che si ha dentro con la musica cercando di essere comunque “originali”. La parola originalità oggi è usata da tutti, ma bisogna anche avere il coraggio di essere originali, non solo la volontà. Chi dice “voglio” è sbagliato, deve e basta! Anzi, se lo è, e dice a se stesso “voglio fare una cosa che sono capace a fare solo io”, lo faccia! Chi spiega “io faccio trap ma uso quel rullante invece dell’altro”, ti stai comunque giustificando del fatto che facciano un genere che fanno tutti. Io ti dico da parte nostra che ci siamo guardati e ci siamo detti: “noi siamo questo e vogliamo fare questo”, e abbiamo fatto delle cose finché non siamo stati contenti di quello che abbiamo fatto.
Tormento: E poi è incredibile come le cose poi escano da sole, abbiamo lasciato parlare la musica. Man mano che uscivano i pezzi ci rendevamo conto di cosa fosse in linea e cosa fosse più sperimentale. E ci sono dei pezzi che hanno un marchio Sottotono di cui nemmeno ce ne accorgiamo ma su alcuni c’è davvero in tutto e per tutto il nostro suono! È una magia che riaccade ogni volta.