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Approfondimento

Dutch Nazari, in cammino verso il nuovo album “Cori da sdraio”

Dutch Nazari

Dutch Nazari, alias di Edoardo “Duccio” Nazari, ha appena pubblicato il nuovo album Cori da sdraio, disponibile dal 29 aprile in streaming su tutte le piattaforme digitali per Undamento. Questo risultato non è un semplice nuovo lavoro in studio per lui, dopo l’esordio con Amore povero e il secondo album Ce lo chiede l’Europa: l’artista padovano, infatti, durante il lockdown causato dalla pandemia di Covid, ha trovato un escamotage per sfogare l’irrequietezza accumulata da un periodo buio per tutti. Ha quindi deciso di riempire questo vuoto camminando e precorrendo diversi tra i cammini più famosi (come per esempio quello di Santiago) per ritrovare se stesso. E così, alla fine, è giunto a mettere nero su bianco quello che ha provato, i nuovi stimoli e le idee in un album che presenta sonorità decisamente diverse da quelle alle quali aveva abituato il suo pubblico. 

I cammini cha ha intrapreso hanno rappresentato un modo di impiegare il suo tempo in qualcosa di costruttivo e positivo. Lungo i sentieri percorsi ha avuto la possibilità di confrontarsi con persone di diverse nazionalità, condividendo ogni giorno un pezzetto di strada, incorporando nei suoi pensieri diversi punti di vista. Tutto ciò sembra essere stato fondamentale per realizzare Cori da sdraio che è evidente essere la concretizzazione del suo percorso, fisico e spirituale. È infatti un disco dalle atmosfere allegre, melodiche e accoglie ospiti vicini e lontani dal background dell’artista, con un sound rinnovato che il pubblico non si aspetta. 

dutch nazari
Dutch Nazari, foto di Zoe Natale Mannella

Il disco di Dutch Nazari è composto da 11 tracce (dieci + uno skit) e presenta collaborazioni con nomi dei protagonisti della musica italiana che mettono d’accordo i gusti di tutti. Da citare, in particolare, il Lundini Skit.

“Non è un nome che si associa alla mia musica”, dichiara così sui social lo stesso Dutch Nazari, dove coinvolge i suoi fan con simpatici quiz e box delle domande con botta e risposta. Altri ospiti, invece, come Frah Quintale o Nayt sono nomi storici e sono sempre stati presenti nelle sue collaborazioni. Tutti i testi presentano strofe molto riflessive, e rispecchiano lo stato d’animo dell’artista che, in uno stile di scrittura che potremmo definire prosa poetica, racconta storie personali e passionali elaborate (anche) durante il tempo speso a camminare.

coridasdraio cover dutch nazari

Nei testi dei brani Dutch scrive ed esprime sentimenti, narra quello che gli passa per la mente e va a fondo anche su riflessioni esistenziali come nella focus track Più in alto con Frah Quintale, in cui riflette e parla dell’importanza di accettare il cambiamento, sempre con un mood leggero, allegro e spensierato. Dutch racconta come ha vissuto il suo momento di pausa dal mondo della musica che gli ha permesso di risalire più in alto ancora, come dice il titolo della traccia.

Leggi anche:  C&T: “Massima Tackenza - Massima Tackenza”

Fiore d’inverno ci permette di immergerci nell’essenza dell’artista e di entrare in connessione con lui. Insieme a Nayt in Ikea, riesce a mettere il pubblico di fronte ad un’atmosfera più malinconica e con un testo molto riflessivo si lascia andare a sensazioni nuove, riscoprendo se stesso. 

Un testo diverso da quelli presenti all’interno del disco è presente sicuramente in Alla fine con il featuring di See Maw, è l’unico brano scritto con uno spirito romantico. Qui i pensieri dell’artista si fondono in un’atmosfera rilassata coinvolgendo nella storia narrata un’ipotetica figura femminile traducendo così la fine di una storia d’amore.

Non è sicuramente il Dutch Nazari che conoscevamo ai tempi della Massima Tackenza, (la sua crew d’origine) ed è difficile definirlo con un unico termine. L’artista ha prodotto infatti un disco inclusivo, che presenta molte sfaccettature musicali, per poter coinvolgere una fetta di pubblico più ampia, abbracciando anche quelle persone che non ascoltano prettamente musica rap. Un plauso alle produzioni dello storico “fratello” non di sangue Sicket, insieme a Peppe Petrelli, Rookley e Wairaki. Un album godibile e davvero alla portata di tutti.

Ascolta Cori da sdraio su Spotify
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