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Intervista

Dahel in 10 Mood: l’intervista sul nuovo album “Il mood è”

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Dallo scorso 13 maggio è disponibile su tutte le maggiori piattaforme d’ascolto digitale il nuovo album dell’artista sardo Daniele Congiu, aka Dahel, intitolato Il Mood È.

Il Mood È si compone di 10 tracce, quattro delle quali hanno anticipato la release negli scorsi mesi: Love Nepo, in collaborazione con Sgribaz e PRACICL NCL 2MILAN e la più recente ULALA, diventata open track e pubblicata lo scorso 5 maggio.

Dieci brani da altrettante sfumature, per argomenti e sonorità, ognuna delle quali ha un suo mood e una propria morale, in cui Dahel ripercorre eventi accaduti dal proprio vissuto.

La nostra redazione ha voluto approfondire il nuovo album Il Mood È in questa intervista facendosi raccontare qualcosa in più, direttamente dalla voce di Dahel.

Dahel
Dahel – Il Mood È – Front cover

Ciao Dahel, ben trovato! Qual è il mood del tuo nuovo album Il Mood È?

Io sono super gasato, l’album ha vari sound ed il progetto è fatto proprio con l’intenzione che sia chi ascolta a scegliere qual è il suo MOOD, selezionando la traccia che si sposa al meglio.

Punto a centrare a pieno ogni situazione che sta affrontando chi mi ascolta e poi il momento devi godertelo, perché i ragazzi che hanno partecipato hanno fatto un lavoro fantastico!

Dieci brani che rappresentano rispettivamente dieci differenti stati d’animo, esiste uno stato d’animo dominante sugli altri?

A parer mio il brano Bugiardo è quello più forte: sono molto fiero di questa traccia, il racconto che porto racchiude all’interno tutti i mood possibili ed immaginabili. Ma quello è il mio MOOD al momento, quindi non è detto che sia quello dominante sempre!

Dahel
Dahel

Il beat di EMDI è magico… – ma oltre ad EMDI, con il quale hai stretto da tempo uno splendido sodalizio artistico, ci sono diversi altri nomi di talentuosi producer, come sono nate queste collaborazioni?

Con Prisoner ci siamo conosciuti su Instagram. Sono un fan di Luchetto, un po’ di tempo fa Luca mi ha invitato nel suo album e ho lasciato una strofa nella traccia GADDEM. Subito dopo l’ho ricontattato per farlo partecipare al mio progetto.

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Sono poi andato a Sassari per passare una giornata con loro nel periodo dell’uscita del progetto di Luchetto e Prisoner. È un ragazzo brillante, abbiamo un bel rapporto e soprattutto emana delle good vibes assurde, sicuramente in futuro lavoreremo ancora insieme.

Enomoney, fratello di Sgribaz: ho contattato loro e Praci appena chiusa Love Nepo quei tre insieme sono una forza davvero, spero che facciano strada perché se lo meritano! Eno è un ragazzo davvero genuino con la testa sulle spalle, super disponibile e soprattutto un talento!

Dahel
Dahel

Sardegna on fire! Hai riunito molti rapper della tua regione con i featuring su questo nuovo album. L’impressione è che stiate davvero cambiando le regole del gioco, come vedi la situazione attuale per la scena sarda?

Spero davvero che si crei una situazione più solida e unita, perché tutti noi abbiamo tanto da raccontare, ognuno fa il suo e lo fa a modo proprio…. la cosa figa è questa! Nessuno di noi emergenti assomiglia a qualcun altro della scena sarda. 

Siamo in un posto unico in Italia e questa unicità finalmente stiamo riuscendo trasmetterla anche nella musica. 

Questo è il nostro punto di forza e poi era da troppo tempo che aspettavo dei rinforzi per alzare il livello dell’isola!

La tua label è Nepode Entertainment, puoi parlarci di questa realtà?

So che può sembrare una cosa scontata, ma Nepodent è famiglia. È un gruppo di ragazzi con grande passione che mette anima e corpo in tutto quello che fa. Lavorano “dietro le quinte”, ma senza di loro non avrei il lusso di potermi dedicare unicamente alla parte musicale, seppur mi piaccia seguire un po’ tutti gli aspetti di ogni mio progetto. 

Dahel
Dahel

Torniamo ancora su Il Mood È, i brani sono molto eterogenei come sonorità e atmosfere ma il tuo stile è sempre riconoscibile e ispirato. Cosa credi ti renda così originale? Hai un approccio particolare alla scrittura o, in fase di registrazione, all’interpretazione del testo?

Sono felice ogni volta che vengo affiancato alla parola originale, ma ho ancora tanta strada da fare. Mi sento come se avessi dato l’1%, non vedo l’ora di spiazzare tutti. Sto già lavorando tanto per i prossimi progetti e non vedo l’ora di vedere cosa succederà!

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Credo che l’originalità derivi dal mio approccio alla scrittura: preferisco fare tante bozze in freestyle registrandomi mentre ascolto i beat. Inizialmente cerco delle melodie per il ritornello, da lì in poi sviluppo il testo in base a quello. Ringrazio d’avere una cultura musicale ampia, prendo ispirazione da tutto quello che ascolto e questo mi aiuta veramente tanto.

C’è un genere preciso o una sonorità in particolare su cui ti senti più a tuo agio? 

Da questo punto di vista ti dico di no o comunque non ancora: sono sicuro che prima o poi avrò il mio sound, il mio genere, la mia musica, ma ci vorrà un bel po’ di lavoro prima di riuscirci. 

Amo così tanti generi: dal POP Americano, allo stile francese, passando anche ad alcuni artisti indie. Mi piacerebbe fare un minestrone di suoni e capire dove posso prevalere. Per ora mi godo il presente e domani vediamo cosa succederà. 

Nella tracklist di Il Mood È c’è un brano a cui sei più legato? 

Sono due: ULALA (l’intro) e Bugiardo (l’outro). Sono due tracce nella quale mi metto a nudo, per quanto io possa amare tutte le tracce del progetto, in queste due in particolare mi sento davvero me stesso al 100% ! La musica è bella quando si ha le palle di mostrarsi per quelli che siamo realmente, senza fare i personaggi o altre cazzate.

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Non c’è bisogno di spiegare il perché ci tenga così tanto, credo che la musica parli da sola. 

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Dahel – Il Mood È – Back cover

Nuoro è la tua città, hai mai pensato di trasferirti a Milano, Roma o in altre metropoli? Pensi di essere geograficamente penalizzato rispetto ai tuoi colleghi attivi in aree metropolitane o, al contrario, trovi dei punti di forza nel tuo contesto?

Nuoro è tutto per me. Mi ha reso uomo, mi ha fatto capire i valori più importanti e il significato di rispetto verso il prossimo, ma comunque ho vissuto quasi 10 anni fuori tra Pisa, Bologna e Milano.

Penso che, dal un punto di vista umano e caratteriale,  la Sardegna dia la possibilità ad un ragazzo/a di affacciarsi al mondo in modo completamente diverso da chi nasce nelle metropoli. Qui non abbiamo “niente”, quando scopri che in certe città puoi fare qualsiasi cosa e avere qualsiasi cosa sono due le strade: o ti rassegni alla vita “vuota” che ti offrono questi posti, oppure hai quella forza in più che ti spinge a prenderti tutto. 

Dahel come vedi il tuo percorso musicale da qui ai prossimi anni?

Non lo so onestamente, voglio solo essere fiero di tutto quello che succederà e lavorare duro per dimostrare prima di tutto a me stesso quello di cui sono capace.

Ascoltiamo Dahel Il Mood È

Dahel – Love Nepo (videoclip)

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