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Recensione

“Honestly, Nevermind”: Drake ci sorprende con un album dance

drake

Nella notte tra il 16 e 17 giugno 2022, Drake ha pubblicato  il suo settimo album in studio Honestly, Nevermind, dopo un sorprendente annuncio un’ora prima sul suo instagram e ben nove mesi dopo aver pubblicato Certified Lover Boy.

Il nuovo album di Drake sconvolge i fan con un cambio radicale di direzione musicale, le 14 tracce presentano quasi tutte influenze prettamente dance, che ricordano molto lo stile house del New Jersey, Chicago e Baltimora. Sicuramente si tratta di uno stile molto diverso dal solito per Drizzy, ma questa è anche una delle qualità più accentuate e che amiamo dal rapper di Toronto: un precursore di suoni e generi, un trend setter musicale e sopratutto un artista con una lungimiranza perfetta per quanto riguarda la scena moderna.

I Testi di Drake

I testi di Drake offrono una pioggia costante di scontento stizzoso, di storie sbagliate e struggenti, dove l’artista mostra costantemente i suoi sentimenti perennemente feriti, tutto è sempre colpa di tutti gli altri e tutto è così ingiusto, caratteristica tipica dei testi d’ispirazione R&B :

“cosa faresti senza di me?”,

“menti e un pezzo di me muore”,

“se fossi al tuo posto, mi odierei” 

Eppure nonostante i testi tristi, la principale differenziazione tra Honestly, Nevermind e la maggior parte degli altri progetti di Drake è un senso di gioia. L’album raccoglie i segni distintivi di Drake, che si rispecchiano nei suoi testi, riguardanti sempre relazioni che sbocciano o che si  dissolvono, per lo più – e li riformula attraverso il prisma della musica house.

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Questi sono strutturati come canzoni da club, quindi anche quando i sentimenti principali sono la tipica malinconia di Drake, vengono intrecciati con vivacità. Grazie al sound dance e allegro, la narrativa spesso triste e paranoica tipica del lato R&B di Drake, si illumina di leggerezza e spensieratezza, come in Massive, dove il rapper riflette sul suo funerale che sarà sicuramente “figo” in quanto lui ha sempre trattato tutti bene, rendendo il mood più ironico e scherzoso.

Ero solo, ero solo in questo mondo
E avevo bisogno di persone
So che il mio funerale sarà una bomba per come ho trattato le persone
Non voglio andare, non voglio—

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Drake

Le Strumentali nel nuovo disco di Drake

Lo stile più marcato, quello che si nota subito, è la deep house vecchia scuola, come appunto la house del New Jersey anni 80, uno stile di deep e garage house con enfasi sulla voce soul, influenzata dall’eredità gospel di Newark.

I ritmi sbuffano a lungo, poco meno di 120 bpm, ricoperti da sintetizzatori nebbiosi e dimentcati. È un sottogenere che ha il sapore di malinconia e riflessione mattutina, più che di frenetica azione sulla pista da ballo, il che lo rende appropriato per Drake. 

Le basi sono tutte costruite dai suoi abituali collaboratori di produzione, piuttosto che da produttori  specializzati in house, con tracce prodotte sempre ad alti livelli.  Il dolce battito di Falling Back è stratificato con un sibilo, come se fosse stato scoperto su un nastro vecchio di decenni e c’è una linea di pianoforte meravigliosamente malinconica che appare a metà di A Keeper. Drake ritorna solo a qualcosa che si avvicina al rap “Drakeniano” sulla sua traccia finale Jimmy Cooks con 21 Savage: l’unico artista ospite in questo album. Qui lascia che i ritmi trap si muovano liberamente, ricordandoci il suo sound solito.

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L’album è stato prodotto da i collaboratori di vecchia data di Drake fra cui  Noah “40” Shebib, il manager Oliver El-Khatib, il suo ingegnere Noel Cadastre e il DJ e produttore afro-house sudafricano Black Coffee. Drake e Black Coffee hanno già collaborato in precedenza. I loro stili si sono rivelati naturalmente compatibili; qui, affinano la loro collaborazione esplorando ulteriormente quella lunghezza d’onda ritmica, per nuove dimensioni, come i sintetizzatori accoglienti di Texts Go Green e il rimbalzo ammiccante e rozzo di Currents.

Drake li manovra abilmente; arriva come un novizio in questi generi, ma scivola attraverso evoluzioni di tempo e tono senza sudare, come quando Tie That Binds si trasforma in un lavoro di chitarra tipico del suono di Santana o quando Calling My Name cambia forma nella sua secondo metà.

È uno stile musicale, che ha una lunga tradizione di brani house che presentano voci improvvisate, che si adatta perfettanente all’approccio  e al mood di Drake, con la sua voce particolare che presenta una qualità tortuosa e improvvisata, che suggerisce che stia inventando mentre va avanti.

drake
Album Cover

Lo Stile

Lo stile camaleontico di Drake è sempre stato uno dei suoi maggiori punti di forza e ha dimostrato di poter fare qualsiasi tipo di musica (drill, dancehall, Memphis rap, ecc.) in piccole dosi. Non l’abbiamo mai visto concentrarsi su un suono per un intero progetto, proprio come fa qui. Sembra che il rapper canadese, finalmente si sia reso conto che non ha più bisogno di fare album gonfi per cercare di accontentare tutti, come CLB e Scorpion, e certamente sarà piû rilassato se manterrà ogni progetto concentrato su un suono specifico.

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Ha appena annunciato che un altro progetto Scary Hours arriverà molto presto e che presumibilmente soddisferà i fan del rap che ha deluso in questo album. Forse che questo dia il via ad una nuova strategia, in cui Drake pubblica spesso album concisi, incentrati su suoni singolari, invece di cercare di spremere tutti i suoi stili in ogni progetto? Tutto è possibile con Drake, non ci resta che aspettare e vedere che succede. In ogni caso la sua vena artistica rimane sempre prolifera e ben accetta in qualsiasi forma ci venga regalata.

7.8

Honestly, Nevermind - Drake

In Honestly, Nevermiind, Drake è riuscito a far emergere perfettamente il suono della musica house, sperimentando, ma allo stesso tempo riuscendo a rimanere mainstream. Questo è un album dance, estivo, che farà esattamente quello che dovrebbe fare: accumulare miliardi di stream e diventare la colonna sonora di gran parte dei dance party per il prossimo futuro.

Testi

7.5

Strumentali

8.0

Stile

8.0

Pro

  • un album molto coeso che si concentra per la maggiore su un unico stile
  • sperimentale e fresco
  • giusta lunghezza con 14 tracce

Contro

  • non accontenta i suoi fan appassionati di solo rap
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