

In occasione della recente pubblicazione del nuovo brano intitolato Circostanza, del giovane talento abruzzese Vray, firmato dal producer Faith e disponibile su tutte le piattaforme digitali, per Sputnik Music Group, la nostra redazione ha voluto incontrare il giovane rapper di Teramo per sapere qualcosa in più sulla sua nuova release.
Benvenuto Vray!
Il tuo nuovo brano, Circostanza è uscito lo scorso 17 giugno. Cosa racconta questo brano?
Questo brano parla principalmente dell’ansia. Soprattutto di quella dovuta al lockdown dei due anni del Covid e dell’ansia presente nelle varie situazioni che capitano nella vita di ognuno di noi.
Ho voluto calarmi in prima persona, raccontando le mie esperienze, per affrontare il tabù di una condizione di cui nessuno parla ma di cui tutti soffrono. Infatti, ho ricevuto molti feedback da persone che hanno apprezzato molto il brano, si sono ritrovate ed immedesimate nel testo e mi hanno dato la conferma che è un argomento sentito e di cui è importante parlare.


Insieme all’uscita in digitale su tutte le piattaforme, il singolo è accompagnato anche dal videoclip ufficiale online su Youtube. Come è nato il concept del video?
Volevamo fare qualcosa di originale e di differente rispetto al solito, la maggior parte dei videoclip che vedo uscire sembrano tutti uguali. Così, lavorando sul concept, abbiamo scelto di raccontare questo brano con le immagini in modalità reverse e poi in modalità normale.
Come suggerisce il ritornello del brano: “Cambia la circostanza se cambi la prospettiva”, per il videoclip questo schema narrativo ci è sembrato il più adatto a trasmettere questo concetto: una singola situazione ha sempre più chiavi di lettura a seconda della prospettiva da cui viene osservata e così le scelte conseguenti da quel particolare momento.
Sempre riguardo al videoclip, siamo contenti che sia stato apprezzato da molte persone, siamo tutti appassionati di Christopher Nolan e abbiamo infatti preso ispirazione e cercato dei riferimenti da Inception, chissà se qualcuno lo ha notato…
Durante lo scorso anno hai collaborato con nomi di spicco della scena come Jamil, Dium e Young Rame. Come sono nate queste collaborazioni?
Dopo il mio Ep uscito il 2 aprile 2021 e intitolato 5 Motivi, che ha rappresentato il mio esordio nella scena rap, ho ricevuto complimenti da diversi rapper per il progetto e per il marketing che abbiamo pianificato per l’occasione.
Qualche mese dopo, Jamil ha telefonato al mio manager per dirgli che voleva fare qualcosa con me. Credeva molto nel mio talento ed era stupito che non avessi neanche ancora compiuto 18 anni.
Da quel momento sono poi nate tutte le altre collaborazioni. Dopo la pubblicazione di Lupi featuring Jamil, mi sono ritrovato con i riflettori della scena puntati. Infatti ringrazierò a vita Jamil di avermi dato questo viatico e questa possibilità di farmi conoscere nel panorama urban nazionale.


Vieni da Teramo e rappresenti la tua regione, l’Abruzzo. Rispetto ai tuoi colleghi che vivono nelle grandi città o in aree metropolitane, pensi di essere più penalizzato sotto il profilo delle opportunità professionali?
Si, assolutamente. Dove risiedo ci sono pochissime persone che prendono seriamente un progetto musicale, ciò rende molto difficile creare una rete per produrre musica in modo continuativo e professionale, di conseguenza, risulta anche complicato riuscire a farsi conoscere fuori dalla zona. Difatti il mio obiettivo è di trasferirmi a Milano, sembra che ogni artista della scena rap debba cominciare esclusivamente da lì.


Il tuo progetto ha destato da subito un certo interesse da parte degli ascoltatori, cosa non scontata vista la ricca proposta del panorama urban nazionale, a cosa pensi sia dovuta questa calda accoglienza?
Penso sia dovuta al fatto che sono differente dalla maggior parte degli altri artisti, cerco di essere originale e non rappresento la solita replica della replica. Mi ritengo un ragazzo umile e cerco sempre di essere reale.
Sono contro l’ostentazione dei soldi, fare musica non vuol dire indossare vestiti costosi, nei miei video, infatti, sono sempre a petto nudo per rappresentare l’altra faccia della medaglia, quella di chi non arriva a fine mese e non pensa solamente ad apparire.
Quando chi mi segue mi chiede dei consigli sulla musica gli suggerisco di investire denaro nel proprio talento, questo è a parer mio il tipo di scelta che dovrebbe fare un artista e continuerò a portare avanti la mia idea.


Quali sono le tue principali influenze musicali? Anche tu, come molti altri artisti, segui la scena estera oltre a quella nostrana?
A 6 anni ho cominciato ad ascoltare Emis Killa, sono praticamente nato con la sua musica. Fin da allora ho capito che la musica era quello che volevo fare nella mia vita.
Seguo diverse scene ma prediligo quella nostrana: ho bisogno di comprendere i testi. Degli artisti esteri faccio più caso al flow che al contenuto dei brani, comprendendo poco le loro lingue quindi mi soffermo di meno.
Hai già dei nuovi progetti in previsione per il futuro?
Si, ovviamente. Abbiamo in lavorazione il secondo EP e dei featuring con dei big nazionali ed internazionali. Presto ci saranno nuove news.