

Joey Bada$$ aveva solo 17 anni quando ha pubblicato il suo mitico mixtape di debutto nel 2012, 1999, che guardava contemporaneamente al passato e al futuro. Dieci anni dopo il rapper di Brooklyn ci regala il suo attesissimo terzo album 2000. Un progetto emozionante completo di collaborazioni importanti di alcuni nomi iconici tra cui Westside Gunn, SIR, Diddy e altri.
2000 mette in mostra alcune delle migliori doti di Joey Bada$$, comprendendo samples spettacolari e il beat tipico dell’East Coast.
Testi di Joey Bada$$ in 2000
I testi la fanno da padroni in 2000, ma restando realisti, quando mai non lo sono stati in una pubblicazione di Joey Bada$$? Tutto questo è più evidente in Eulogy e Wanna Be Loved, dove la sua capacità di costruire una narrativa visiva attraverso il rap viene esercitata perfettamente.
Ciò che distingue questo album dalle sue precedenti uscite è la ricchezza emotiva che Joey Bada$$ presenta, specialmente in Survivors Guilt, dove naviga in un’ode cruda e commovente a Capital Steez, suo compagno nel collettivo Pro Era scomparso tragicamente nel 2012, condividendo il suo tumulto interiore per la morte dell’amico e dell’ impatto che ha lasciato sulla sua vita e sulla sua psiche.
Nel brano Brand New 911 fa rimbalzare piacevolmente, battute tra lui e Westside Gunn su un ritmo caricatissimo e potente. Con Head High, traccia personale di spicco dell’album, la voce esaltante di SiR non manca di far risaltare il tutto e funge da impalcatura ideale per tenere in alto Joey Bada$$ , che riflette sul processo della sua carriera e cosa ha significato, pensando soprattutto da dove è partito e alle sue radici.
Written In The Stars è il modo perfetto per concludere un album così d’impatto, con una dose di classico Joey Bada$$ su un ritmo essenziale di pianoforte, archi sinuosi e batteria pesante di piatti. Chiude l’album alla grande.


Strumentali
La produzione è gestita da molti collaboratori di lunga data di Joey Bada$$. Statik Selektah ottiene una mezza dozzina di crediti di produzione per l’album, e sono alcune delle migliori tracce. Non sorprende, data la quantità di esperienza che i due hanno nel lavorare insieme e la familiarità di Joey nel navigare questo tipo di ritmi.
Altri famosi nativi di Brooklyn appaiono nella produzione, nella forma di Erick the Architect di Flatbush Zombies e Kirk Knight – la produzione di Erick con il pezzo di apertura dell’album senza troppi fronzoli, funziona particolarmente bene.
La familiarità di Joey con la produzione, fa pensare che voglia giocare sul sicuro, ma invece offre una bella varietà di suoni all’interno. I ritmi non sono per nulla convenzionali ma ben misti tra di loro, e la crescita personale nei testi è chiara. Non è più un adolescente vivace, che ha bisogno di mettersi alla prova al mondo, ma una star rinomata e molto sicura di sè.


Lo Stile di Joey Bada$$
Stilisticamente, l’album non si discosta mai dal tipico suono dei primi anni ’90. Sì, lo stile dei flussi di Joey sono una delle grandi ragioni, ma anche la produzione ha avuto una grande influenza. Si può dire che voleva che il suo album avesse un mucchio di ritmi che imitassero i grandi classici old school, quelli che abbiamo sentito su Reasonable Doubt (Jay Z), Illmaticc (Nas).
Questo album è un altro brillante esempio del perché Joey Bada$$ sia una tale potenza nell’hip-hop, sopratutto della vecchia scuola. Where I Belong è così newyorkese. Nella canzone, Joey sputa battute fredde sulla sua difficile ascesa al top e sul suo brillante futuro su un ritmo che regala vibrazioni hip-hop molto old school. Il modo in cui naviga lungo la traccia, colpendoci con flussi potenti lo incoronano sicuramente uno degli MC più cool del gioco.