

In attesa delle elezioni politiche del 25 Settembre in Italia, il rapper Picciotto, ancora in fase di promozione con il suo disco Don Picciotto uscito lo scorso anno, propone al pubblico un singolo mirato e diretto con l’intento di invitare la Politica Italiana a risolvere urgentemente lo sblocco totale del mercato delle cessioni. Il brano Precario dello Stato non vuole rappresentare uno schieramente politico, ma solamente sollevare una questione che dovrebbe essere trattata da entrambe le parti politiche.
Il Superbonus 110% è l’agevolazione fiscale disciplinata dal decreto Rilancio del 2020 che consiste in una detrazione del 110% delle spese sostenute per la realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici. Dopo il decreto anti-frodi e con lo stop alle cessioni di credito, il Superbonus ha smesso di funzionare appropriatamente e si è inceppato gravemente con una conseguente mancanza di liquidità delle aziende, ormai fortemente indebitate con i loro fornitori, e cantieri fermi. Anche i bonus minori (50, 65 e 90 %) subirono lo stesso andamento.
Picciotto, sempre attento alle dinamiche sociali e ambientali, lancia un urlo politico dal nome “Precario dello stato”, prodotto da Dj Crocetta e slegato da ogni album.
Lui stesso racconta :”Come sempre scrivo ciò che vivo. Ogni partito politico dovrebbe avere nel proprio programma un riferimento al Superbonus, bisogna eliminare questi profondi disaggi creati alle aziende che hanno deciso di investire il proprio tempo e denaro sui lavori, disaggi creati da continue variazioni normative in corso d’opera. Ovviamente condanno aspramente chi ha fatto truffe con i crediti fiscali, ma è ingiusto bloccare tutto il sistema per colpa di pochi furbetti. L’Italia è già molto indietro rispetto al resto d’Europa in termini di energia rinnovabile, inquinamento e rischio sismico. Il bonus è un ottimo strumento per sanare questo “gap”. Non siamo più nella posizione di ignorare un’esigenza ambientale.”

