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Recensione

thasup: l’immediatezza attraverso l’indecifrabile. Recensione

thasup

thasup torna con il suo iconico colore: il viola, il colore della metamorfosi. Chiaramente cambiato, mutato e trasformato lo ha fatto attraverso un nuovo nome (da The Supreme a thasup), una delivery grafica più ricercata e nel modo di accattivare e incuriosire. Senza sentire alcuna pressione per l’uscita del suo secondo album, ha iniziato a raccogliere hype grazie all’eccezionale lavoro di marketing iniziato qualche mese fa con l’affissione nelle strade di Roma e Milano di inequivocabili richiami alla sua seconda uscita.

Col suo disco di esordio 23 6451 (uscito nel 2019 per Sony Music), thasup era riuscito a stregare il pubblico facendolo diventare, in meno di un giorno, l’album più ascoltato in streaming e mettendo insieme 14 dischi di platino e sei dischi d’oro. Durante l’estate l’artista è stato inoltre uno dei nomi di punta delle grazie a Bubble, l’inedita collaborazione con Takagi, Ketra e Salmo.

Non sorprende quindi che il disco C@ra++ere s?ec!@le (Carattere Speciale) sia forse uno dei più attesi dell’anno se si parla di Urban Music. L’album è disponibile da oggi in formato fisico e in tutte le piattaforme digitali per Arista/Columbia Records Italy/Sony Music Italy ed era già stato anticipato nei mesi scorsi da s!r! nato dalla collaborazione con Lazza e Sfera Ebbasta.

Strumentali e stile di thasup

Quando si parla di thasup è difficile parlare di stile volendo scindere la tecnica vocale da quello che è l’impianto sonoro.

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Banalizzando si potrebbe dire che i suoni proposti in questo disco sono elettronici, dance, trap e sfumature cross. Si potrebbe aggiungere, poi, che thasup usa le tecniche del Rap mischiandole al canto, ma la verità è che quando si parla di questo artista e si è di fronte a un prodotto come C@ra++ere s?ec!@le non si possono usare le etichette che la discografia ci mette a disposizione.

thaSupreme 11 2019
thasup

La sua voce, che a tratti potrebbe apparire stridula e bizzara, si piega sulle note dei beat disegnando vocalmente la melodia. thasup usa parole semplici che lui stesso ridefinisce e storpia durante la pronuncia e le inflessioni vocali, rendendole parte integrante dell’arrangiamento musicale.

Il complesso può non piacere, ma è innegabile che rappresenti, in parte, una novità. In alcuni momenti del disco, come accadeva anche in 23 6451, abbiamo di fronte un ibrido fra un cantante, un produttore e un beat boxer. Qualcosa che io definirei semplicemente come un “sound maker”.

Testi e temi

Come accennavo poco fa, i testi sono come le parole: semplici e diretti. Unendo l’italiano all’inglese con un pizzico di slang giovanile, thasup comunica mixando voce e strumenti. I temi che lui tratta sono quelli tipici dei ragazzi della sua età. L’amore, il sesso, la passione sono una costante. Ma anche le insicurezze, le paure, l’esistenzialismo, i casini mentali e la vita in generale fanno parte di questo singolare disco.

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Dal punto di vista tematico, C@ra++ere s?ec!@le non segue un vero e proprio concept. Si tratta più semplicemente di riflessioni e momenti di vita di un qualunque ragazzo di appena vent’anni. Una sorta di flusso di coscienza espresso attraverso uno stile tutto suo, quasi incomprensibile.

Marketing

Con l’uscita di c@ra++ere s?ec!@le, il marketing ha sicuramente giocato un ruolo decisivo. Come accennato poco fa, durante l’estate erano state segnalati a Milano dei cartelloni pubblicitari viola che svelavano alcuni nomi come Coez e Pinguini Tattici Nucleari.

Era chiaro che ci si sarebbe dovuti aspettare da li a poco delle novità sul fronte thasup. Il mistero era iniziato, fin quando poche settimane dopo Milano e Roma erano state invase nuovamente da cartelloni e video che mostravano la sagoma dell’avatar di thasup con all’interno un codice QR che permetteva di pre-ordinare il nuovo album.

tha supreme
thasup

Solo a metà Settembre è stato possibile vedere sui social dell’artista la copertina e la parziale tracklist con le collaborazioni, alcune delle quali assolutamente nascoste.

Giocando con i suoi fan, thasup ha proposto di indovinare i feat dai disegni in copertina, una specie di Giardino delle delizie di Bosch in versione pop-moderna con all’interno alcuni degli artisti già confermati.

thasup carattere speciale copertina
thasup – c@ra++ere s?ec!@le (cover)

Outcome sul nuovo disco di thasup

Il pupillo di Machete esprime, all’interno del suo secondo disco ufficiale, il qualunquismo della sua giovinezza e della sua generazione. Quello che lo rende davvero speciale è che per farlo va oltre le metriche classiche e i generi, per arrivare a una teatralità urbana 2.0.

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thasup usa un linguaggio tutto suo, facendo della voce e delle parole lo strumento chiave per comunicare ed esprimersi. Il disco è estremamente scorrevole, radiofonico e pieno di sottigliezze (sia nei testi, che nei vari visual video proposti, ma anche nella scelta dei sample).

Quello che questo giovane artista propone è un prodotto che deve essere classificato come innovativo. Per lo meno se si pensa alla costruzione dei brani, alla delivery e all’engagement fra l’artista e il suo pubblico e a una caratteristica essenziale: l’immediatezza che esprime attraverso l’indecifrabile.


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