Lo scorso novembre 2022 Albino (già NOX) pubblica il suono primo progetto discografico intitolato Sabbatico, per Glory Hole Records, rappresentando un vero e proprio punto di svolta in carriera per il rapper romagnolo.
Sabbatico è un progetto introspettivo e personale di 7 tracce dal sound classico, ma dalle linee moderne, nelle quali Albino racconta la propria vita vissuta, cantando – con un velo di risoluta malinconia – temi e argomenti strettamente intimi.
Diversi i protagonisti delle liriche di Albino: il rapporto con la famiglia, le difficoltà nate dal vivere in provincia, il confronto con i ricordi d’infanzia, finanche il vuoto incolmabile residuo di una storia d’amore ormai finita.
Tra le collaborazioni in produzione e feat presenti nel nuovo progetto di Albino ritroviamo: Moder – con il quale l’artista collabora da diverso tempo – Arianna Pasini, Giovane Werther, Tony Lattuga,, KD-ONE, Menci, TalcBeats Phil Gori, DJ West, Lewbi e MuchoMacho.
Prima di leggere il track by track completo ascolta Albino – Sabbatico
Pezzi di me
Il pezzo nasce da un vecchio beat che mi aveva inviato DJ West intorno al 2017, quando ci eravamo conosciuti. Una sera mi ritrovai in macchina ad ascoltare uno dei primi pre-mix del disco di Moder, Ci sentiamo poi; tornai a casa ispirato e scrissi la prima strofa, poi West rifece il beat. All’interno c’è una citazione a Bimbi sperduti, pezzo di Moder contenuto proprio in Ci sentiamo poi: “la provincia mi sta stretta eppure non la lascio“.
Volevo parlare della provincia e di una piccola realtà che è la periferia, ho cercato di dare voce a un posto di cui nessuno ha mai parlato. C’è chi riesce a conviverci bene e invece chi vuole scappare, ma non è sempre semplice; in qualsiasi caso, non deve per forza essere malfamata per avere qualcosa da raccontare, ma se non provieni da un posto così, è difficile spiegare la sensazione che ti lascia addosso. E questo mi sembrava il modo migliore.
Scuse
Ero con Tony Lattuga una sera e, nella noia e con la voglia di produrre qualcosa, ci siamo messi a pensare al pezzo che sarebbe uscito dopo 15, l’ultimo singolo che aveva anticipato il disco.
Tony si mise a suonare un synth che è quello che poi ha messo le fondamenta per il pezzo intero: mi piacque subito, amore a prima vista.
Qui ho rigettato un periodo molto buio della mia adolescenza, dettato da la prima relazione seria, avuta con una ragazza che veniva malmenata dal padre e con cui era difficile vedersi e avere una relazione normale; nonostante tutto, la storia duró 2/3 anni e mi fece molto male, il periodo successivo fu difficile.
Avevo scritto il pezzo, ma non avevo un ritornello, e non sapevo come racchiudere tutto in poche parole. Scrissi a Moder per chiedergli se voleva farlo, perchè chi meglio di lui poteva trovare le parole. Così è stato.
Nebbia
Nebbia è il primo pezzo che ho scritto, il più vecchio, ma anche quello che ha richiesto più tempo per essere chiuso. L’ho scritto a pezzi e pian piano, penso di averlo finito in 2 anni.
Per me è il pezzo più importante del disco, e il pezzo che volevo fare da quando ho iniziato. Parla di quello che vedo e sento, delle mie paure, della mia famiglia, del rapporto che ho con loro, del mio carattere.
Tutti questi pensieri sono nebbia, offuscano tutto: questa foschia altro non è che un’immagine che rappresenta a pieno il posto da cui vengo.
Penso che una parte se non mi conosci di persona non si capisca:
Coscienza pt2
Coscienza pt2 è il sequel di un singolo che ho pubblicato nel 2019, che segnava la mia ripartenza, perché era da un po’ che non pubblicavo nulla.
È un genere di pezzo che ho sempre fatto, fin da quando ho iniziato a rappare, e uno dei tipi di pezzo che preferisco di più, un bello strofone dritto senza ritornello.
Qui parlo di ció che vedo e del mio rapporto con la società in cui viviamo, ovviamente con uno sguardo critico anche verso noi stessi, che accettiamo ciò che succede.
Ho già pronta la parte 3.
Lacrime
Lacrime racchiude pezzi delle relazioni importanti che ho avuto: Penso che ognuno di noi ne abbia avuta almeno una, quella storica. Capisco perchə questo è il pezzo preferito della mia ex.
È un brano che descrive il vuoto della mancanza, l’amore folle e l’indecisione di chi non riesce a provare abbastanza e molla, di chi ha provato in tutti i modi a sistemare le cose ma ha dovuto lasciar perdere, di chi ha amato alla follia fino a finire le lacrime.
Racchiude la mia parte smielata, ma allo stesso tempo quella fredda, che in queste situazioni è difficile che venga fuori, perchè dover lasciare andare l’unica persona che vorresti al tuo fianco, non è mai facile.
Carillon
Carillon l’ho scritto in quarantena, è venuta fuori tutta di getto, erano due anni che ero chiuso in casa con i miei genitori e la situazione iniziava ad essere pesante. Quella sera avevo discusso con mio padre e alla fine di tutto iniziavo a sentirmi in colpa. Nel carillon c’è una ripetizione costante della melodia, finché la carica dell’ingranaggio gli dà forza: è esattamente la metafora che mi serviva per descrivere i pensieri che da sempre girano e rigirano nella mia testa.
Nel brano c’è una citazione a XXXTentacion, Change hoes like clothes, perchè in quel periodo lo ascoltavo molto.
Ti Ricordi
Primo singolo e per me il pezzo più particolare che abbia mai realizzato, il più malinconico.
È un discorso tra due persone che si conoscono da una vita: ci sono dentro la scuola, l’adolescenza, la famiglia, la provincia e tutto quel periodo in cui la tua vita e la tua persona muta continuamente ogni mese.
Avevo registrato la prova su un giro di chitarra, un giorno Menci l’ha risuonato e senza dirmi nulla me l’ha mandato col ritornello.
Mi piacque subito, successivamente Dosher costruì l’intera produzione, ed è stato il primo pezzo che abbiamo chiuso. In futuro spero di lavorare di nuovo con entrambi in questo modo.