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Recensione

Tra innovazione e tradizione, DJ Shocca è sacrosanto. La recensione

Dj Shocca

Una delle definizioni di “sacrosanto” secondo la Treccani è: “per estensione, sacro, inviolabile, con riferimento a istituzioni umane ”. Ed è proprio questa la definizione della figura di DJ Shocca aka Roc Beats aka Matteo Bernacchi all’interno della scena rap italiana: un’istituzione. 

I fan del rap di vecchia data del genere conoscono DJ Shocca per aver regalato perle dal sapore classico come 60 Hz – nella sua interezza – e per aver prodotto diverse pietre miliari del rap underground, contribuendone alla sua crescita, come Quando un giorno tornerai, Il Blues del perdente (6 gradi di separazione), L’amore dov’è?, Con i soldi in testa, Don’t Test, 100 Barre e… forse è meglio che mi fermi qui o riempirei tutto lo spazio a mia disposizione solamente citando titoli di brani storici degli ultimi 20 anni. Quindi è normale, e forse anche banale, che sin dal suo primissimo annuncio si sia creata un’aura di hype tangibile attorno a questo suo nuovo progetto discografico.

Sacrosanto è il nome del nuovo disco ufficiale firmato da DJ Shocca disponibile, da oggi 26 maggio 2023, per Unlimited Struggle. Uscita che segna anche il rilancio della storica etichetta underground.

Testi

DJ Shocca in questo album è stato affiancato da pesi massimi del rap italiano quali, in ordine di tracklist: Ensi, Nerone, Kaos, Emis Killa, Sottotono, Sissi, Gemitaiz, Egreen, Danno, Mostro, Ghemon, Mattak, Mistaman, Frank Siciliano, Inoki, Nitro e MadBuddy. Le principali tematiche che possiamo ritrovare sono i topoi del genere: punchline, continue citazioni al rap del passato e barre su barre. 

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Il disco si apre con un banger di Ensi e Nerone che, scambiandosi continuamente il microfono, dopo il singolo King Kong VS Godzilla ci danno un altro assaggio del loro joint album di prossima pubblicazione.

Si continua poi con 90, brano che già dal suo annuncio ha fatto storcere il naso ai – per fortuna – pochi talebani con i paraocchi che non ascoltano un disco nuovo dal 2006, ma che ha gasato tutti noi che continuiamo ad amare il rap fatto bene: sulla stessa traccia troviamo Kaos ed Emis Killa, coppia inedita che, manco a dirlo, non lascia spazio a delusioni. La wave continua allo stesso modo anche in Sembrava impossibile, Full Effect e Vera Struggle. Unica nota per me dolente: Ghemon fa solamente un ritornello e non ci delizia con una strofa rappata. Sta proprio seguendo le tracce del suo idolo Neffa. 

Senza di te, come suggerisce il titolo, cambia le carte in regola e quindi il mood dell’album: Mistaman e Frank Siciliano ci regalano un brano dal sapore nostalgico e romantico che potrebbe stare tranquillamente in qualsiasi heavy rotation radiofonica. Sarebbe fantastico se il ritornello di Frank Siciliano si ficcasse nella mente di tutte le mamme italiane così da canticchiarlo mentre accudiscono i propri pargoli. 

Dopo questa breve parentesi si ripassa alle rime da battaglia con Nitro e Inoki. Il disco si chiude, infine, con un Madbuddy incisivo come sempre, in bilico tra rime criptiche, poesia di strada e flussi di coscienza.

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Per me, che a Palermo ci ho vissuto, le sue rime mi riportano alla mente vividi ricordi di immagini e odori del capoluogo siciliano: è un venerdì qualsiasi, sono nel locale Nni Franco U Vastiddaru a Piazza Marina, sto gustando un panino con la milza e nel tavolo accanto a me c’è DJ Shocca.

DJ-Shocca
DJ Shocca

Strumentali

Shocca, come detto nell’introduzione di questa recensione, non è certo l’ultimo arrivato. Sin dai suoi primi beat si è reso riconoscibile già dalle prime note. E anche questa volta non si smentisce, ovviamente innovandosi, elevandosi, ma mai tradendo il groove che lo ha reso un pilastro. Grazie alle bassline e alle batterie sempre calde e avvolgenti riesce a creare il giusto tappeto sonoro per ognuno dei suoi ospiti.

I suoi suoni sono freschi e al passo con i tempi, ma allo stesso tempo riescono a trasmettere una sensazione di golden age. Cosa che sembra difficile da realizzare senza scendere a compromessi, a meno che non vi chiamate DJ Shocca, naturalmente.

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DJ Shocca

Stile

Essendo un producer album, potrebbe essere difficile trovare una sommatoria che spieghi in modo sintetico l’insieme di tutti gli addendi presenti nel disco, ma la realtà è che, invece, è facilissimo.

Tutti gli ospiti sono artisti eccezionali che sanno benissimo il fatto loro, sono dei veri mostri al microfono e hanno come comun denominatore l’amore per la cultura hip hop. Spesso le ricette più buone sono quelle che hanno pochi ingredienti ma trattati e dosati alla perfezione. Sacrosanto, nella discografia italiana degli ultimi anni, ne è un chiaro esempio.

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8.5

DJ Shocca - Sacrosanto

Il nuovo producer album di DJ Shocca è esattamente quello di cui aveva bisogna la scena rap italiana in questo momento storico. Innovazione e tradizione si incontrano per creare un progetto discografico che possa piacere sia agli ascoltatori più giovani sia a quelli più navigati. Nessuna canzone pensata per essere una hit da classifica, nessun filler, solamente brani che quasi sicuramente rimarranno nel tempo.

Testi

8.5

Strumentali

8.5

Stile

8.5

Pro

  • Featuring
  • Suono al contempo classico e contemporaneo
  • Combo rapper inedite

Contro

  • Ci saremmo aspettati un progetto più corposo
Conosci meglio

Classe '89, divoratore seriale di dischi e serie tv. Scrivo di rap per passione. Faccio l'hater per hobby.
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