
The Greaters, l’ultimo capitolo del MXRXGXA è stato pubblicato il 31 agosto 2023, compreso di copie fisiche e merch per gli appassionati.
The Greaters è l’atto conclusivo, l’ultimo episodio di una serie che dura da 5 anni e che ha portato ad un altro livello l’underground italiano. Proprio nel giorno in cui 5 anni fa usciva Young Bettino Story, veniva pubblicato l’ultimo progetto dei ragazzi di MXRXGXA, un’idea portata da Gionni Gioileli: creare un movimento, un progetto che va ben al di fuori dei confini musicali.
Il progetto è ispirato a The W del Wu-Tang Clan, infatti ogni traccia presente, prende il nome di un membro appartenente al gruppo americano.
Nove brani, tante quante il numero originale dei componenti originali del Wu-Tang Clan, compongono il progetto, all’insegna di quello che non può essere considerato un addio; piuttosto un ringraziamento reciproco dei membri del MXRXGXA, per il tempo trascorso insieme e per i risultati raggiunti.
Testi
All’interno di The Greaters è da sottolineare il lavoro svolto dal punto di vista metrico. Le assonanze, le rime quadruple e gli incastri sono tutti elementi molto ricercati all’interno del rap game e che gli interpreti hanno saputo valorizzarle a pieno. Elementi come questi, canzone dopo canzone, sono tutti fattori ricorrenti all’interno del progetto, che non annoiano l’orecchio anzi, contribuiscono a mantenerlo sempre vigile ad ogni cambio di tono.
Alzo la posta, come sala gli affitti, non ho barre ho gli affreschi come su Palazzo Pitti
Blob B in Masta Killa (The Greaters – MXRXGXA)
The Greaters, oltre che dal punto di vista metrico, va preso come modello anche sotto l’aspetto lessicale. La ricercatezza di alcuni termini non è scontata, ma soprattutto la naturalezza con cui i rapper si esprimono e si raccontano è notevole, come se stessero parlando ad un tavolo di qualunque bar, senza mai scadere in banalità.

Doti come questa rappresentano a pieno lo stile underground che rappresentano i ragazzi di MXRXGXA, sotto ogni punto di vista. Va reso noto il fatto che, elementi come le puchline presenti in The Greaters, siano parte della visione: sono caratteristiche che rendono unico e riconoscibile un rapper e mantengono alto il livello. E, per fortuna, The Greaters ne è pieno.
Non ho merce ma un panino dentro la stagnola
Salamella più piccante e peperoni ma di Carmagnola
Montenero in Raekwon (The Greaters – MxRxGxA)
Alle volte, per poter spaziare al meglio tra flow e metrica, vengono utilizzati termini inglesi che, mescolati all’italiano formano strofe “inglesizzate”. L’utilizzo della lingua anglofona non è di certo una novità per quanto riguarda la storia dell’hip hop nello stivale, ma l’approccio resta originale e ricercato, soprattutto se pensiamo che l’utilizzo dell’inglese, anche solo nel parlato quotidiano, non è ben visto da tutti gli italiani.

Ma ciò che rende The Greaters particolarmente originale, oltre al suo approccio prettamente underground, è la dose di cultura che ci riservano i testi. Alcune barre sono comprensibili solo da chi conosce la storia popolare italiana, la cultura e le usanze che derivano da questa.
Quando Gionni Grano in Ghostface cita la corsa sotto la curva di Carletto Mazzone, va compreso lo stereotipo proposto, tutto frutto di battute popolari e del tempo trascorso a parlare di calcio.
Questo tipo di approccio è raro da trovare. Ed è per questo che “Make Rap Great Again” rappresenta l’alternativa.

Strumentali
Per quanto riguarda la produzione musicale The Greaters non si discosta da quanto proposto in precedenza: l’impronta “classic” rimane la stessa e l’approccio old school dona ai brani un aspetto fresco, tutt’altro che antiquato. Cassa e rullante si alternano, e si adagiano su campioni sempre rivercati. Ogni beat è la descrizione dello stile unico ed identitario firmato MXRXGXA.
Le produzioni sono curate, Gionni Gioielli a.k.a. Young Bettino, che, oltre al lavoro svolto “dietro le quinte” di ogni brano, ci offre barre su barre, condite di punchline e flow diversi.

I sample giocano la parte dei protagonisti quasi in ogni produzione e intro e outro di molti brani sono valorizzate da citazioni prese in prestito da alcuni film. Il tutto rende l’ascolto piacevole e coinvolgente, come se fosse narrato da diversi punti di vista, a partire dalla stesura del testo fino alla produzione musicale.
Attraverso l’utilizzo dei sample, The Greaters ci trasporta dentro un viaggio in cui le emozioni emergono pian piano. Se l’approccio del rapper spesso risulta rude e spigoloso, le produzioni creano un piacevole contrasto: l’ascoltatore viene trasportato in una dimensione musicale nuova, fatta di sample, conoscenza e tantissimo stile. Tutto questo è MXRXGXA.

Stile
Per quanto riguarda il lato stilistico di The Greaters invece, possiamo notare diverse sfumature che distinguono il genere, ma soprattutto il progetto rispetto ad altri. L’approccio alla scrittura, che hanno gli interpreti, è differente rispetto a tanti altri progetti in cui sono presenti molti artisti: si tratta di un progetto che parla prevalentemente di rap ed è indirizzato ad appassionati del genere, lasciando chiusa la porta ad ascoltatori esterni.
Questo tipo di approccio preclude la possibilità di poter ampliare la fetta di pubblico raggiungibile, ma questo è tutt’altro che controproducente. Anzi. Dona la possibilità al collettivo di rimanere il linea con l’ambiente underground. Spesso “ampliare il proprio pubblico” è visto come un bene, non se però il pubblico raggiungibile è incapace di comprendere il movimento, di immedesimarsi all’interno della visione, giudicando il tutto come superficiale.

A tal proposito, l’assenza di ritornelli conferma quanto detto. All’interno di ogni brano proposto, sono diversi gli interpreti, ma nessuno di questi tenta di proporre un ritornello orecchiabile che sia musicalmente vendibile, anzi. Ogni strofa ha il suo spazio così come ogni voce che, accompagnata dalla produzione assume un valore specifico e non ricade in contesto generale privo di identità.
Ogni strofa, ogni brano e The Greaters è ben lontano dal “pop”: vuole essere “di nicchia”, per i veri appassionati. Come direbbero gli americani, The Greaters è “for the culture“. La visione “sempre grezza” ha uno scopo ben preciso: riportare il rap dove è nato. Senza suppellettili inutili, o ritornelli acchiappa consenso, ogni barra è sinonimo di autenticità.
