Doja Cat, rapper e cantante 27enne – all’anagrafe Amala Ratna Zandile Dlamini – ha pubblicato il suo quarto album Scarlet venerdì 22 settembre . Ha raggiunto la prima posizione per la seconda volta – dopo Say So del 2020 – con il primo singolo dell’LP, Paint the Town Red, all’inizio di questo mese.
È un’epoca di vera fioritura per le donne nel rap. Una coppia di superstar di punta, Nicki Minaj e Cardi B, stanno lottando per il primato. Una seconda ondata di stelle nascenti è saldamente affermata, tra cui Megan Thee Stallion, Latto e Ice Spice. Una fornitura infinita di promesse future sta emergendo da TikTok, che ha fatto per le donne dell’hip-hop qualcosa che le etichette discografiche e le stazioni radio semplicemente non hanno mai fatto: permettere loro di essere se stesse e permettere loro di essere scoperte per il loro talento e spigliatezza di fronte al video.
Troppo spesso, però, quando si parla di donne e rap, Doja Cat viene esclusa, forse perché è troppo diversa dal prototipo usuale. Una vivace interprete a suo agio sia nel rappare che nel cantare, ha sfondato soprattutto nelle canzoni che mostrano ma non sottolineano quanto dettagliata possa essere una rapper.
I suoi due successi più famosi, Say So e Kiss Me More, sono stati un pop quasi disco-revival e anche se le sue rime sono acute e aspre, sono quasi soffocate dalla lucentezza della produzione, a volte troppo pop per essere presa seriamente quando si parla di rap.
Testi
Dal punto di vista dei testi, Scarlet ha due argomenti principali: il dominio di Doja Cat e la sua lussuria. In Skull and Bones, incapsula il primo: quello di volere essere in cima alle classifiche di tutto il mondo.
F—k the Girls (FTG) è un vero inno anti-haters, che creerà sicuramente divisioni – qualcosa che Doja non ha paura di fare – mentre agita il dito medio in faccia a tutte le donne che la criticano.
Doja Cat, generalmente non è una narratrice di storie estese, ma una rapper che si emoziona nel tornare su una rima più volte da diverse angolazioni, lavorando su un suono specifico finché non diventa quasi tantrico. A volte rappa sui litigi con i fan o con gli haters, talvolta sui litigi con i colleghi.
E le sue canzoni sul sesso, come Agora Hills e Often, sono oscene e spensierate. Se Cardi B e Megan Thee Stallion sono riuscite a fare una canzone come WAP nel 2020, allora una canzone intitolata Wet Vagina non sembra poi così scioccante tre anni dopo. Durante il tonante rimbalzo di questo pezzo trap, Doja Cat rappa sulle gioie di fare “sesso davvero, davvero, davvero violento”.
Strumentali
Paint the Town Red, è il singolo principale dell’album e la seconda canzone numero 1 della sua carriera. Una canzone un pò diversa da quelle fatte in passato, con un suono hip-hop leggero e arioso, quasi disarmante, intrecciato con un campione screziato della versione di Walk on By di Dionne Warwick e Doja Cat rappa in modo astuto e abile, mentre i fiati vivaci si inseriscono in modo educato ed austero.
Can’t Wait è l’ennesima canzone hip-hop a campionare la batteria caratteristica di Impeach the President degli Honey Drippers, ma la prima a parlare di un intenso affetto romantico.
Le produzioni sono intrise di vibes dei decenni passati, come, Fuck the Girls (FTG), un pezzo scattante, che sembra essere stato prodotto da un sostenitore del rap newyorkese degli anni ’90 come Diamond D o Lord Finesse mentre Ouchies, ha l’energia caotica e veloce della fine degli anni ’80.
Doja Cat varia anche la sua tecnica di rappare in modi che ricordano epoche passate. Love Life strizza l’occhio all’iconico neo-soul di Groove Theory della metà degli anni ’90, e l’artista lo abbina a un flusso percussivo che ricorda Ladybug Mecca dei Digable Planets.
Stile
Scarlet è più grumoso ed impegnativo degli ultimi due album di Doja Cat, entrambi più inventivi e più instabili. Ma è anche il suo album più promettente e incoraggiante. Ora che ci sono innumerevoli modelli per le donne nell’hip-hop a lei non interessa attenersi a nessuno di essi. Con 17 tracce che durano quasi un’ora, Scarlet stabilisce un nuovo livello su più livelli, e non solo per le rapper donne.
Il suo percorso verso e attraverso il genere non ha eguali contemporanei. Se viene trascurata nell’attuale scena hip-hop, potrebbe essere proprio quello che vuole, perchè il suo stile è unico e impossibile da catologare e il suo modo camaleontico di cambiare e stupire ogni volta è l’essenza di Doja Cat, che come i gatti ha nove vite che continua a cambiare e a riventarsi.