
RollzRois è un rapper e produttore classe 1998 della provincia di Milano. L’artista è membro del collettivo Santa Sede, col quale a Luglio ha pubblicato SS23. Gionni Gioielli ha aiutato l’esposizione del rapper, chiamandolo nell’album Pray For Italy.
Poco dopo, RollzRois pubblicherà il suo primo disco ufficiale Make Money Like War, di cui rilascerà anche la Deluxe Edition. Fondamentali per la crescita dell’artista, le presenze nei progetti MxRxGxA e in DON DADA di Don Joe, dove compare nella traccia JULIAN ROSS assieme a Less Torrance e Jake La Furia.
La collaborazione con Jake La Furia non era inedita poiché i due avevano già collaborato su Street Movie insieme ad Emis Killa, contenuta in Keta Music, Vol. 3, quarto capitolo dei mixtape di Emis. Questi featuring di spessore hanno permesso a RollzRois di confrontarsi con delle realtà molto più mainstream dell’arena di gioco a cui l’artista è abituato.
Nonostante in questi episodi il bacino d’utenza fosse maggiorato, RollzRois non ha abbandonato l’attitudine underground che lo contraddistingue, riuscendo a confermare una precisa identità anche lontano dalla sua zona di comfort a livello di pubblico. Il 17 novembre è uscito To Cry in a Rolls Royce, nuovo progetto di RollzRois che ospita le collaborazioni di Montenero e Less Torrance.
Testi
RollzRois affronta tematiche prettamente underground, prediligendo giochi di parole, flow sincopati e metriche cucite su misura ad una vasta gamma di contenuti da esprimere sul beat. I testi si presentano come una serie di esercizi di stile che puntano ad esaltare la cifra stilistica del rapper di Rho. In To Cry in a Rolls Royce è la tecnica a far da padrone e su questo aspetto RollzRois poteva incidere maggiormente.

Vi sono sicuramente alcuni passaggi degni di nota ma in termini generali il lessico poteva essere maggiormente ricercato così come la struttura della scrittura che aveva le potenzialità per assumere una qualità più pregiata. Alcune rime troppo ripetute nell’ambiente rap nostrano – tra cui quella sulla Treccani abusata da molti, intaccano l’originalità del prodotto.
Strumentali
I tappeti musicali appaiono curati e ricercati. Il lavoro meticoloso svolto da Carlo Ragazzo, RollzRois, Less Torrance e Sine va premiato per la qualità espressa nell’opera.
Figlio di Dio presenta un’introduzione da videogame che si interseca con un’atmosfera ambient leggermente jazzata. Quello stesso Jazz che è altamente percepibile in Palo Santo. Easy Come Easy Go è permeato da un blues marcato.

Il suono assume una connotazione molto identitaria poiché mancano completamente riferimenti elettronici, beat completamente rap o trap. L’idea di fondo dei produttori di To Cry in a Rolls Royce è quella di coniugare vari generi della black music per donare al progetto una contaminazione che affonda le proprie radici nella cultura afroamericana.
Il sottofondo è quieto, RollzRois rappa su strumentali completamente adatte alle serate da pub con carambola annessa. Il suono è classico, sporcato da derivazioni musicali che non hanno mai smesso di influenzare culturalmente qualunque ambiente societario.
Stile
La cover dell’album si riferisce a Patrizia Reggiani, ex moglie di Maurizio Gucci coinvolta nell’omicidio di quest’ultimo e soprannominata La vedova nera dalla stampa italiana. Secondo le indagini svolte, Patrizia avrebbe commissionato l’omicidio del marito per motivi rancorosi e di gelosia.

Allo stesso tempo, To Cry in a Rolls Royce è un preciso richiamo al motto della Reggiani :” meglio piangere in una Rolls Royce che ridere su una bicicletta”, la quale a sua volta rivisitò una celebre frase di Marylin Monroe.
L’affermazione di Patrizia Reggiani è stata campionata nella traccia omonima di questo progetto. Entrambe le constatazioni puntavano ad abbattere il luogo comune che i soldi non fanno la felicità.
RollzRois parte dal presupposto dello sfarzo per far immergere l’ascoltatore in un contesto cinematografico che punta ad esaltare i vizi più delle virtù. Sesso con escort, punchline da style exercise e metriche serrate sono il fulcro del prodotto confezionato da RollzRois. Nessuna concessione melodica: la connessione con l’hardcore underground è serrata.