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Approfondimento

Fabri Fibra, 9 anni di Squallor che è ancora attuale

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Fabri Fibra ha più volte rivoluzionato il rap italiano. Con Mr. Simpatia, l’artista originario di Senigallia, ha completamente destrutturato il modus operandi del rap italiano di quegli anni. Tradimento ha aperto il mercato ad un genere fino ad allora estremamente sottovaluto dalla massa italiana. Squallor, ottavo album in studio di Fabri Fibra, pubblicato il 7 Aprile 2015, esattamente 9 anni fa, è il Lucifero portatore di luce che si ribella a Dio, il serpente che offre la mela della conoscenza.

Partiamo da una doverosa premessa: per chi scrive, Squallor è l’album migliore della carriera di Fabri Fibra. Squallor ha totalmente ignorato il condizionamento dettato dal lavorare sotto major: Fabri Fibra si è lasciato ispirare esclusivamente dalla sua creatività artistica, senza calcoli da classifica o compromessi.

Fabri-Fibra
Fabri Fibra, Tracklist di Squallor

Squallor sputa in faccia la realtà con disarmante lucidità e lo fa attraverso un linguaggio puramente hip hop, scevro di filtri mediatici. Squallor è il prodotto di un ingranaggio che fa parte del meccanismo ma decide di sabotarlo dall’interno, senza preoccuparsi delle conseguenze. Conseguenze che col senno di poi, si sono rivelate più che soddisfacenti poiché Squallor, senza ricevere alcuna promozione, è stato certificato disco d’oro.

Squallor ha causato un precedente atipico per il rap italiano: mai prima di allora, un rapper italiano all’apice del successo e gestito da una multinazionale, aveva completamente ignorato il business plan gestito dall’azienda. Fabri Fibra con Squallor non ha minimamente tenuto conto delle logiche di mercato: il progetto è strutturato per una nicchia che ama recepire, approfondire e conoscere ma allo stesso tempo riesce a parlare al grande pubblico semplicemente perché è stato Fabri Fibra a concepirlo.

Ma qual è la genesi che si nasconde dietro il progetto? È il 2015 e il rap italiano vive di un’esposizione mediatica mai avuta in precedenza. Fabri Fibra viene da un dissing con Vacca che lo ha riconfermato come uno dei migliori liricisti e punchliner del panorama rap italiano. All’interno di Niente Di Personale, primo dissing del Fibroga indirizzato a Vacca, l’artista annuncia l’imminente arrivo di Squallor, album che però vedrà la luce solo poco più di un anno dopo.

Il 7 Aprile 2015, con un tweet, Fabri Fibra lancia Squallor, improvvisamente e senza promozione. Una sola intervista, concessa a Rolling Stone e un marketing passivo che si attiva a causa della scelta inusuale. 18 brani nella versione fisica e 21 in quella digitale: Squallor viene concesso al pubblico senza preavviso, come un pugno in pieno volto pronto a sfigurare in maniera permanente.

Fabri Fibra, Squallor

Fabri Fibra e Thomas Couture: lo squallore e la decadenza della società contemporanea

La musica d’oggi è un’orgia, tutta sullo stesso piano d’hotel

Fabri Fibra, tratto da: Trainspotting

Squallor, ovvero squallore. Il titolo evocativo ci offre già una chiave di lettura perfetta rispetto a ciò che andremo ad ascoltare. Fabri Fibra vuole raccontarci lo squallore che ci e lo circonda, sia esso politico, musicale, discografico, della critica, del pubblico, della vita quotidiana, dello spettacolo, degli artisti. Squallor è una fotografia contemporanea di decadenza culturale, individuale e collettiva.

Un ritratto fedele del contesto sociale e non, di cui l’artista fa parte. Il declino dei valori raccontato da Fibra lungo i ventuno brani mi ha subito ricondotto a Thomas Couture e il suo Romains de la décadence, l’opera più famosa del pittore francese. Per descriverla, l’autore ha utilizzato la seguente citazione del poeta romano Giovenale:

Più crudele della guerra, il vizio si è abbattuto su Roma e vendica l’universo sconfitto

Concepito su una tela enorme per gli standard, Romains de la décadence ritrae un banchetto affollato di persone, tutte ubriache ed ebbre che continuano a danzare tra le statue dei romani del passato, simbolo di antiche virtù. Statue che condannano il riprovevole spettacolo che sono costrette a vedere. Solo tre persone non si uniscono all’orgia: un ragazzo sulla sinistra e due ospiti stranieri sulla destra.

L’opera è un’allegoria sui Romani che vuole però descrivere il regresso culturale e morale che caratterizzò la Francia durante la Monarchia di Luglio, dopo i moti rivoluzionari. Il filo rosso che collega Fibra con Couture e dunque Squallor a Romains de la décadence è senz’altro l’identico messaggio, veicolato però attraverso forme artistiche differenti.

Thomas-Couture
Thomas Couture, Romains de la décadence

Squallor: la qualità Bourbon priva di edulcoranti

Squallor è un album maturo, con dei testi corposi, densi di contenuti e con una scrittura da vero pro. Come già specificato, l’album offre uno spaccato sulla società contemporanea, sull’industria odierna e sul pubblico attuale, critica gli artisti superficiali, si pone domande esistenziali e scava all’interno dell’animo umano. Per comprenderne a pieno la portata, addentriamoci lungo le ventuno canzoni.

Fabri Fibra
Fabri Fibra, Cover di Squallor disegnata da Mark “Fos” Foster

Troie In Porsche: la prostituzione fisica ed intellettuale

Il progetto si apre con Troie In Porsche che smembra chiunque si ponga come un manichino in vetrina disposto a prostituirsi in cambio di fama, soldi e successo.

Le troie descritte da Fibra non sono solo le classiche ragazze facili ma anche tutti gli artisti che si prostrano a determinate dinamiche pur di raggiungere un’esposizione mediatica ed elevare il proprio status. La produzione curata da Amadeus ci regala un’atmosfera thriller.

Là fuori è soltanto una corsa al successo/Tutti gareggiano, tutti danno il peggio/È un mega parcheggio di Troie in Porsche

Fabri Fibra, tratto da Troie In Porsche

Amnesia: il disorientamento del sistema

Amnesia è una parola che indica la perdita di memoria e il senso di smarrimento ma Amnesia è anche un genere pregiato di cannabis. La chiave del brano va ricercata nel ritornello: Fibra ci fa comprendere che il pubblico orientato su una musica commerciale è indirettamente “colpevole” dei contenuti proposti da un artista.

La tesi è confermata dalla prima (” Là fuori non c’è posto per il talento/non seguo l’evento, io seguo l’intuito/Non basta un bel pezzo, se non lecchi il culo non sei nel circuito) e soprattutto dalla terza strofa che è un flusso di coscienza potentissimo in cui Fibra si scaglia contro la piattezza della società e della scena rap italiana. La produzione di Medeline, inizialmente caratterizzata da una forte essenza elettronica, si rimodella sull’attacco della terza strofa evolvendosi in un beat da epopea.

Ti credi un artista finché non ne incontri uno vero
Io lo faccio il rap mica lo indosso
Questa musica va contro un sistema intero
In Italia è l’esatto opposto
La famiglia decide il tuo nome
Da lì in poi è tutto in mano alla TV

Fabri Fibra, tratto da: Amnesia

Lamborghini/Rime Sul Beat: dal suono del futuro a quello delle origini

Quanti iPhone puntati sulla mia faccia
Il vero talento è fingere che mi piaccia

Fabri Fibra, tratto da: Lamborghini

Lamborghini nelle prime due strofe crea delle immagini per descrivere la società odierna ma la scrittura lascia a desiderare. Il ritornello si sofferma sulla morte di punk e rock, uccisi dalla sete di potere e dal lusso. La terza strofa è nuovamente un flusso rappato in cui Fibra si lascia andare a delle riflessioni importanti.

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Medeline confeziona nuovamente un tappeto sonoro estremamente elettronico. Rime Sul Beat è un breve ritorno alle origini del rap: un freestyle punk su una strumentale di D-Ross dal sapore retrò impreziosita dagli scratch di Dj Double S.

Metti Bambaataa e un po’ di breakbeat funky
Che rima, cazzo, old school

Fabri Fibra, tratto da: Rime Sul Beat

Rock That Shit: la monotonia delle stesse tematiche

Il tappeto musicale di Medeline offre sfumature reggae davvero splendide e riprende il beat di The Son of Flynn dei Daft Punk. Gli scratch di Dj Double S completano una strumentale semplicemente pazzesca. L’elevata qualità del beat viene però parzialmente sprecata da Fibra e Youssoupha che creano delle strofe dai contenuti un po’ monotoni e sotto lo standard complessivo dell’opera concepita da Fabri Fibra.

Per concludere, vogliamo fare un appunto: Fibra chiude la sua strofa conclusiva affermando: “vuoi la prova che si è aperto il mercato: sulla stessa base c’è Fibra con Youssoupha” ma il connubio Italia-Francia era già stato edito dai CoSang nel lontano 2009: il brano in questione è Rispettiva Ammirazione, in collaborazione con il leggendario Akhenaton, contenuto nel secondo album del collettivo: Vita bona

J’ai grandi dans le bruit d’une banlieue précaire
Les charley, kick, caisses claires
Prim’s, Fazabrizi laissez pratiquer les experts

Youssoupha, tratto da: Rock That Shit

Come Vasco: l’ennesimo singolo di Fibra che non parla d’amore

Rey Reel confeziona un tappeto musicale da saloon texano semplicemente pazzesco. Fibra decide di creare un parallelismo con Vasco Rossi, esponendosi in un testo abbastanza minimale ma che è congeniale con il modus operandi del rapper di Senigallia che ancora una volta decide di concedere alle radio un singolo che non tratta il tanto propinato tema delle relazioni.

Ritornello vuoto, rivoluzione, Sfiber Castro

Fabri Fibra, tratto da: Come Vasco

Alieno: il corpo estraneo che ha fecondato il paese

Sono stato in cima alla vetta
E mi sono scopato il cielo
Nuvoloni di sperma, piove
Fecondo il Paese intero

Fabri Fibra, tratto da: Alieno

Hit-Boy & HazeBanga riprendono il suono della loro Niggas In París e creano una strumentale che fa muovere il collo. Fibra si diletta in giochi di parole e incastri metrici, un po’ come avvenuto in Troie In Porsche. Il ritornello è un’altra manata che favorisce l’apprezzamento del brano. 

E Tu Ci Convivi: la triste realtà con cui dobbiamo fare i conti 

E Tu Ci Convivi, in collaborazione con Gué, partendo da Milano, capitale economica d’Italia, pone sotto la lente d’ingrandimento dell’ascoltatore, il vuoto esistenziale che avverte l’individuo, incastrato in un sistema che oblitera i sensi, fitto di corruzione, bugie, interessi, finzione, menzogne, oppressione, razzismo, ingiustizie.

La seconda strofa di Fibra è molto sperimentale mentre quella di Gué è un flusso retorico che integra pienamente il discorso portato avanti da Fibra. Il ritornello si stampa nella mente dell’ascoltatore come un carillon ossessivo. Il beat di Medeline è estremamente dark, notturno, ricco di suspense e sembra uscito da una favela di Rio.


Esempi cattivi e tu ci convivi , personaggi, finti divi
e tu ci convivi, il futuro negli archivi e tu ci convivi, istinti aggressivi e tu ci convivi

Fabri Fibra, tratto da: E Tu Ci Convivi

Cosa Avevi Capito?: il manifesto di Squallor

Dot Da Genius stende una strumentale straordinaria, estremamente black, nel senso più puro e hip hop del termine. L’atmosfera cupa e dark viene impreziosita da tre strofe di Fibra ad alto tasso contenutistico: il rapper nelle prime due stesure, si scaglia contro l’omologazione che la società propina nelle menti delle persone, le quali tendono ad interessarsi esclusivamente agli stessi svaghi ludici, a scopo di lucro e non.

Nella seconda, il rapper sembra riferirsi direttamente al pubblico e lo accusa di fingere o di non comprendere determinate dinamiche. Cosa Avevi Capito?, pur presentando un testo abbastanza semplice e basico nella scrittura è accattivante per la qualità dei concetti espressi.

Tu non capisci la rima, tu non capisci la scena
tu non capisci l’impegno, tu non capisci la trama

tu non capisci il trauma, tu non capisci l’eccesso, tu non capisci la fama, tu non capisci il successo

Fabri Fibra, tratto da: Cosa Avevi Capito?

Il Rap Nel Mio Paese: un ritornello pregno di verità

Su una strumentale a tema cartoon, cucita su misura da D-Ross, Fabri Fibra espone la sua visione della scena rap italiana: il ritornello trasmette il messaggio nella maniera più sintetica e precisa possibile ed è uno dei più riusciti dell’album.

Il rap nel mio paese, non essere scortese, trenta in-store al mese, vende il disco chi è in tele
sotto stress l’ho capito a mie spese, nessuno esiste se le telecamere non sono accese
Il rap nel mio paese, un po’ qua un po’ la, un po’ rock un po’ dance, un po’ facce balla’, un po’ club, un po’ fashion, le modelle tra i flash, l’accento da milanese, il rap nel mio paese

Fabri Fibra, tratto da: Il Rap Nel Mio Paese

A Volte svela le debolezze avvolte dall’ego

Star – T – Uffo cuce un tappeto musicale colmo di tensione che si adatta perfettamente al tema scelto da Fabri Fibra: la descrizione di stati d’animo ed emozioni cupe, ansiogene e dense di incertezze. A Volte è un ritratto intimo, dove l’artista di Senigallia si mette a nudo e disintegra l’armatura di rapper ricco e famoso. Gel, rientrato nel game dopo una lunga assenza, apporta un ottimo contributo alla strofa. 

La sorte la costruisci te ma attento
Che a volte è avversa, caschi, e sbatti il mento

Gel, tratto da: A Volte

A Casa: la ricerca del Nirvana

Medeline concepisce una strumentale visionaria e molto ambient sulla quale Fibra sceglie di elaborare un testo estremamente riflessivo. L’artista, dalla prima alla seconda strofa, effettua un cambio di ritmo molto riuscito. A Casa è un brano che idealizza la casa come quel luogo non corporeo che ti permette di raggiungere la quiete interiore. 

Certa gente pensa che si possa fare la differenza
Inseguendo i sogni degli altri, gli indiani e la diligenza
Bella, brava, elegante: conta solo l’apparenza
Troppo tempo che sono in viaggio
Un saggio, un passaggio
Sto camminando solo nel deserto del linguaggio

Fabri Fibra, tratto da: A Casa

Pablo Escobar: la potenza lirica dell’egotrip

La strumentale da battaglia di D-Ross è il sottofondo ideale per il testo agguerrito che Fibra sputa al mic. Pablo Escobar nonostante presenti anche delle critiche sociali, resta un brano da competizione nel quale Fibra afferma la propria posizione di leader. 

Soldi che spendi, debiti che accumuli
Atteggiamenti umili, alcolici a fiumi
Bevi e fumi in questi locali, aumentano i consumi
C’è così tanta liquidità che hanno i pavimenti umidi

Fabri Fibra, tratto da: Pablo Escobar

Skit Squallor: tutto lo squallore in un freestyle 

Lucariello è il protagonista di questa skit prodotta da Star – T – Uffo. L’artista napoletano rappa in dialetto e in una sola strofa evidenzia tutto lo squallore che sta disintegrando l’Italia. La scelta stilistica è semplicemente perfetta: questa skit è una perla assoluta che riassume egregiamente il concept del disco. 

E scole squallide, e scorie scaric, e scoppia o scandalo
Te scuord e scanzt, se scopa ‘o squal o scop è a scala social
Te scuopr schiav e o spuorc scav
O puorc sbava, a scort a pav ‘o povr scuortc
Scrivl, schifl ancor, ro sbirr c’accire ‘o guaglion
Re scign che vir int o show, ro scem che schif o terron
Allor ce scannamm’ pe ‘na squadra e pallon
Intant l’Italia se squaglia rint a stu squallor

Lucariello, la strofa egregia tratta dalla Skit Squallor

Squallor: una title track un po’ scialba

HazeBanga campiona Headlock di Imogen Heap e crea un beat davvero particolare sul quale Fibra si esibisce in un testo che non colpisce in pieno. Qualche critica sociale, alcune riflessioni ma anche passaggi a vuoto e rime un po’ raffazzonate. Molto bello il ritornello per cui Fibra sceglie una formula in stile spelling.

Queste radio mi hanno un po’ deluso
Dicono “Bravo, divaga o sei escluso”
È lo squallore di cui ti parlo
Sudati in pista, è una vasca da ballo

Fabri Fibra, tratto da: Squallor

Playboy: il continuum di Troie In Porsche

Playboy in collaborazione con Marracash, contenutisticamente è una Troie In Porsche parte due che però prende in esame esclusivamente la scena rap e la musica italiana. I Playboy sono coloro che a prescindere si concedono all’industria discografica. La metafora sul porno viene eseguita egregiamente sia da Fabri Fibra che da Marracash. Le strofe sono portentose, il ritornello poteva essere eseguito meglio. 

Questi rapper per essere famosi
Smettono anche di fare i rapper
Cantano gratis, sorrido, vignette
Verrebbero nei video vestiti da conigliette

Fabri Fibra, tratto da: Playboy

E. U. R. O. : Ero Un Rapper Onesto

Il brano si basa sul gioco di parole tra la valuta e il significato più ampio che corrisponde al fatto che il pubblico medio del rap italiano, cataloga gli artisti in base a quanto guadagnano.

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Se cominci a fare soldi col rap, sei automaticamente un venduto: Fibra prova ad annientare questo stereotipo avvalendosi della collaborazione di Clementino che però delude le aspettative, risultando come il featuring più fiacco dell’intero album. La strumentale di De-Capo Music Group non colpisce in qualità.

Ero un rapper onesto prima dell’arrivo dell’euro
Ero un rapper serio prima del quarto zero

Fabri Fibra, tratto da: E. U. R. O.

Dexter: il brano rap di cui avevamo davvero bisogno?

Nella versione fisica di Squallor sono state eliminate tre canzoni inserite solo nella versione digitale e tutte sono più accattivanti di Dexter, che non dona nulla a Squallor se non qualche passaggio strepitoso nella strofa di Fibra. Nitro e Salmo creano delle strofe buone ma non eccelse.

Qualcuno me la pagherà come una troia
Vi è andata di lusso tipo escort al Hotel Royal

Fabri Fibra, tratto da: Dexter

Non Me Ne Frega Un Cazzo: il knockout perfetto

Rey Reel e Hit-Boy confezionano una strumentale boom bap su cui Fibra si esercita in incastri metrici. Un esercizio di stile eseguito molto bene ed arricchito da una strofa alternata di Madman e Gemitaiz che devastano la base, con un black humor davvero niente male.

Ogni rapporto che c’ho è una piaga
Non me ne frega più un cazzo, raga
Stasera in tele guardiamo insieme Francesco Sole che si taglia le vene

Madman e Gemitaiz, tratto da: Non Me Ne Frega Un Cazzo

Sento Le Sirene: il pianto della Fenice

Amadeus crea la strumentale migliore di Squallor. L’atmosfera del beat di Sento Le Sirene è magica: il sottofondo ci trasporta in un ambiente onirico. Il suono è sporco, graffiante, oscuro. Fibra si destreggia in tre storytelling conscious scritti ed eseguiti magistralmente.

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Ancora una volta, la scrittura è semplice e immediata ma Fibra anche attraverso una splendida gestione del flow, riesce a rendere Sento Le Sirene uno dei brani più iconici della sua carriera. Riflessioni su vicissitudini ed esperienze da ascoltare tutte d’un fiato. 

Non sono un tipo violento, non farei mai del male
Sono sincero al microfono, è fondamentale

Fabri Fibra, tratto da: Sento Le Sirene

Dio C’è: esoterismo, simbolismo e religione corrotta

Se la strumentale di Sento Le Sirene è la migliore di Squallor, quella di Dio C’è, firmata da Medeline, si avvicina molto a quello standard qualitativo. Il ritmo è scandito da un motivo urgente che crea allarme: il sottofondo lirico di una donna, aumenta la suggestione del tappeto musicale.

Fibra scrive un testo esoterico, simbolico e denso di contenuto. La religione è solo uno specchietto per le allodole: il rapper si sofferma sulla società, sul sistema, sul meccanismo.

Il Dio a cui si riferisce Fibra sono probabilmente le varie entità di cui il potere si serve, per effettuare un mirato controllo sulle menti del popolo: il Dio denaro, la dea Moda, L’Ego: Il Dio del potere per eccellenza. Dio C’è meritava un posto nella tracklist della versione fisica di Squallor.

Orologi d’oro, il tempo è prezioso, dio denaro
Al mio compleanno sogno un anno di stipendi come regalo
La società è in ginocchio come chi prega
Le guerre vendono armi in nome di Dio, collega 
Vuoti intorno, voce teatrale
Nel deserto una cattedrale, anime in vendita commerciale

Fabri Fibra, tratto da: Dio C’è

Trainspotting: il parallelismo con le sostanze

Il testo è un esercizio di stile che si basa sul parallelismo tra le sostanze stupefacenti e il rap. Molto evocativo il ritornello e ottima la strumentale energica di D-Ross. Ancora critiche sociali e contenuti: Trainspotting non è solo un classico allenamento metrico.

Io vorrei fare un disco all’anno, se facessi un disco all’anno
Pagherei meno tasse, è un lungo discorso
Ma dal testo al master è un lungo percorso, raga

Fabri Fibra, tratto da: Trainspotting

Voglio Sapere condensa tutta la caratura di Fibra

Un bellissimo ritornello in cui Fibra utilizza l’autotune ci introduce all’ultima canzone di Squallor, prodotta da Medeline. La sete di verità di Fibra è immensa: l’artista vuole capire, comprendere determinati meccanismi del potere, della politica e del sistema. Il testo distrugge la politica italiana e lo fa trasmettendo all’ascoltatore un messaggio chiaro e preciso: chi conta davvero, chi prende decisioni, è ben nascosto dietro le quinte.

Bonus: Cane Mangia Cane e Quentin Tarantino

Durante le sessioni di Squallor, Fibra ha registrato altri due brani, usciti postumi nella raccolta Il Tempo Vola 2002-2020, stiamo parlando di Cane Mangia Cane e Quentin Tarantino, in collaborazione con Side Baby. Essenzialmente questi due episodi non aggiungono nulla al progetto originale ma la strofa di Side Baby, fitta di riferimenti cinematografici, merita sicuramente una menzione.

Perché Squallor è il miglior album di Fabri Fibra

Squallor è il miglior album di Fabri Fibra anzitutto perché presenta un comparto strumentale di livello assoluto e tra i progetti del rapper, solo Caos ha eguagliato tale qualità. Squallor è un progetto totalmente fuori dagli schemi, esente da promozione e che offre dei testi ricchi di contenuti e messaggi.

La narrativa dell’album è di uno spessore pregevole e nonostante alcune collaborazioni e alcuni brani siano sottotono, nel complesso Squallor è straordinariamente compatto. Tecnicamente, Fibra utilizza un flow da cecchino e anche se a volte risulta monotono, la metodologia serrata con la quale si cala sui beat è decisamente professionale. Squallor è un progetto corposo ma mai ripetitivo poiché gli argomenti trattati sono diversissimi fra loro.

Squallor è l’album meglio concepito dal rapper di Senigallia perché oltre ad offrire una qualità complessiva indiscutibile, non accetta alcun compromesso nonostante il contratto in major. Vero, anche Mr. Simpatia è un album totalmente fuori dagli standard ma rispetto a Squallor è un gradino sotto perché manca di poetica ed utilizza esclusivamente la violenza lirica per causare uno shock emotivo nell’ascoltatore.

In Squallor, Fibra non ha più bisogno dell’alter ego da picchiaduro con cui si è identificato anche in Tradimento, Bugiardo e Controcultura. Squallor è l’apice di una maturità artistica ravvisabile nella scrittura del rapper e nei temi trattati. In Caos, Fibra, ha la pecca di sentire la pressione del mercato e sceglie, in alcuni episodi, di accontentare pubblico ed etichetta discografica.

In Squallor, tutto questo non è ravvisabile. Per continuare il parallelismo con l’ultimo album, canzoni come Brutto Figlio Di, Noia, El Diablo, Liberi e Cocaine seguono lo stesso modus operandi di Squallor e provano a scardinare l’ambiente ma Caos, in generale, è molto più condizionato dall’industria, rispetto a Squallor. La title track Caos, Pronti Al Peggio, Nessuno e Stelle, per motivi differenti, sono gli episodi più evidenti che confermano questa tesi.

Fibra

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