Settimo appuntamento con i report dedicati alle serate targate Bari Hip Hop Metro che, anche quest’anno, fa rima con La Casa Del Rap: rimanete sempre sintonizzati sul nostro portale perché vi regaliamo i biglietti per gustarvi i concerti al Demodè Club di Modugno (Ba). Il consiglio è sempre lo stesso: se siete in zona, venite alle serate perché ci si diverte e ci si prende bene. Tra l’altro, potete cercare le T-Shirt de La Casa Del Rap per scambiare quattro chiacchiere con noi dello staff.
Il 21 Marzo l’ORCHIdee Tour di Ghemon ritorna in Puglia a distanza di 7 mesi per calcare il prestigioso palco del Demodè Club di Modugno (Ba). L’artista di Avellino arriva forte di un push (così per utilizzare un termine caro agli amanti del wrestling) molto forte, dato il successo riscontrato con l’ultimo album, il primo della sua carriera concepito in maniera differente rispetto alle precedenti fatiche discografiche: Ghemon, infatti, viene accompagnato sul palco dalla band Le Forze Del Bene, che rendono il live ancor più emozionanante e intenso. L’apertura è affidata ai Klevici, duo barese accompagnati per l’occasione da Fabiana Cogo dei Think About It, e a colui che vi sta scrivendo in questo momento. Premetto che non è la prima volta che vedo Ghemon dal vivo: con il live che vi sto per raccontare ho toccato quota 10 concerti, vedendo quello che è il mio artista preferito in tutte le salse possibili e immaginabili. Nonostante ciò, il report sarà super obiettivo come sempre.
Si parte subito con l’acceleratore premuto a tavoletta: il primo pezzo in scaletta è “Non Spegnermi“, brano contenuto all’interno del mixtape “Aspetta Un Minuto”, che ha anticipato di qualche mese l’uscita di “ORCHIdee”. “Non Spegnermi” è una di quelle canzoni che ti rimangono dentro subito dopo il primo ascolto, grazie anche a quel testo molto forte che viene esaltato dalla componente live aggiunta dalla band. Si continua con “Ogni Benedetto Giorno“, primo brano della scaletta estratto da “ORCHIdee”, per poi proseguire con “Quando Imparerò“, “Crimine“, “Pomeriggi Svogliati” e “Il Mostro“, un’altra di quelle canzoni con un testo diretto e senza mezzi termini, amplificato dall’interpretazione di Ghemon che sembra avere una certa grinta nel cantare di un tema molto forte come lo è l’amicizia. Si arriva così a metà live con un medley che unisce 4 brani un po’ meno recenti di Ghemon: “Ci Sarò” e “Abbiamo Solamente“, contenuti all’interno di “E Poi, all’Improvviso, Impazzire”, “Qualcosa Per Te“, estratto da “Qualcosa è Cambiato/Qualcosa Cambierà pt. 2”, e “La Luce“, bonus track di “emBRIONale”.
Il live continua con “Veleno“, uno dei miei brani preferiti di “ORCHIdee”, seguito da quello che è stato il pezzo cantato a squarciagola da tutto il Demodè: “Adesso Sono Qui“, il singolo che ha anticipato l’ultimo lavoro di Ghemon. Ogni volta che ascolto “Fuoriluogo Ovunque“, mi commuovo: a mio avviso, il pezzo più bello che Ghemon abbia mai scritto. Come gli ho visto fare in ogni concerto, l’artista di Avellino si prende un momento per ricordare insieme al pubblico la sua influenza musicale più grande: il tributo a J Dilla non può mancare, con Gilmar che accenna “Fall In Love” degli Slum Village, contenuta all’interno di “Fantastic vol. 2”, uno di quei dischi che se non avete ascoltato dovete assolutamente recuperare. “Fall In Love” fa parte di un medley che si completa con “U.A.O. (Un’Autentica Ovazione)” (“Aspetta Un Minuto”) e con “Nessuno è Perfetto” (“Qualcosa è Cambiato/Qualcosa Cambierà pt. 2”). Il live si conclude con “Da Lei (Con Lo Scudo E La Spada)“, “Scusa“, “La Verità (Non Abita Più Qua)” e con “Nessuno Vale Quanto Te“, anticipato da un monologo emozionante sui sacrifici che un uomo e un artista fanno per trovare la forza di andare avanti.
Ho visto Ghemon live per la prima volta il 17 Aprile del 2009, a due mesi dall’uscita di “E Poi, all’Improvviso, Impazzire” e, dal quel live di Mola di Bari, è passata un mare d’acqua sotto il ponte. Quando sei fan di un artista, tendi a guardare con i paraocchi quello che fa, perdendo quasi completamente l’obiettività. Nel corso del tempo, ho cercato di lasciarmi alle spalle la visione soggettiva delle cose e ho fatto mente locale su tutto quello che è stato il percorso di un artista che sta, finalmente, avendo la visibilità che merita. Dopo aver visto due tappe del tour promozionale di ORCHIdee, posso affermare che la dimensione e la direzione scelte da Ghemon sono quelle giuste: una volta, a Mesagne (Br), gli ho visto togliersi le scarpe e affermare “Il palco è casa mia e posso anche decidere di cantare scalzo!“. All’epoca (2013), era in compagnia di DJ Tsura. Oggi, metaforicamente parlando, Ghemon ci sale già scalzo sul palco, perché ci si può comunque sentire “Fuoriluogo Ovunque”, ma se hai carisma, voglia, passione, fotta e una band che sembra esserti stata cucita addosso, allora il tappetino immaginario con scritto “Benvenuti”, prima di ogni scaletta che porta allo stage, ce lo ha messo lui.
