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Indiegeno Fest, mosca bianca nella dimensione live siciliana

indigeno festival 2019

Si è conclusa domenica sera la prima tranche dell’Indiegeno Fest, il festival che si svolge da ormai sei anni nella provincia messinese, più precisamente nel golfo di Patti tra i comuni di Oliveri, Tindari ed appunto Patti.
Un evento ormai radicato ed IL vero punto di riferimento dell’estate siciliana in una terra che, in particolar modo nei mesi centrali dell’anno, non riesce ad attirare grandi nomi ed a soddisfare i tanti fan che bramano sentire dal vivo i loro beniamini. Assurdo, viste le splendide cornici in cui si svolgono questi eventi: basti pensare che salti tra il teatro greco del Tindari alla bellissima spiaggia di Patti, con incantevole vista sulle isole Eolie.

Flashback

L’edizione 18 si era chiusa tra un mare di polemiche: vi dicono i niente i nomi di CRLN e Gemitaiz? Beh, vi assicuriamo che se torniamo indietro ad un anno fa erano tra gli hot topic del mese di agosto, insieme al sessismo. Una vicenda sicuramente gonfiata a mezzo social, di cui ne parlammo anche noi con la stessa artista, che probabilmente avrebbe potuto concludersi in altro modo (ma ne parleremo più avanti).
Quello che non può essere ignorato è l’ascesi costante della manifestazione musicale, la crescita (di pubblico e, di pari passo, degli artisti coinvolti) che durante gli anni è stata esponenziale. Perché se la line-up del 2014, anno d’esordio, presentava Brunori SAS e Marta sui tubi come main artists, in 5 anni si è ampliato tantissimo anche il bacino musicale da cui attingere. L’indie è rimasto fortemente presente (e con un nome del genere poteva essere altrimenti?), ma la presenza degli Afterhours nel 2016 o di Cosmo,
Gemitaiz e Frenetik&Orange un anno fa dimostra la volontà di dare spazio anche agli altri generi.

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Indiegeno: anno 6

Dicevamo delle location da mozzare il fiato: appena domenica è terminato l’Indiegeno on the beach, tre giorni di concerti sulla spiaggia di Patti Marina. Il festival terminerà l’8 agosto al Teatro Greco di Tindari, col concerto all’alba di Yuman e Daniele Silvestri.
Il weekend sulla spiaggia è andato come meglio non si poteva pensare: tre serate diverse tra loro, eppure capaci di richiamare una grossa folla sotto il palco. La caciara evocata da Carl Brave è stata l’apice, in un sabato sera in cui ben 2000 persone hanno cantato e ballato al ritmo dell’artista romano, da Chapeau a Lucky Strike, ripercorrendo tutti i suoi più grandi successi. Prima di lui ci ha pensato MYSS KETA ed il suo corpo di ballo (o corpo da ballo?) ad infiammare il pubblico, portando il suo sound da discoteca e la sua Milano sushi e coca sulla costa isolana.

Dall’indie al rap, tutti sono accontentati

Se la serata di mezzo ha fatto registrare numeri mai visti, anche le altre due hanno mantenuto un livello alto di partecipazione. Il venerdì ha avuto un’accezione prettamente indie, con la line-up formata da Clavdio, Fulminacci, Canova e Franco126. La domenica invece in apertura abbiamo ascoltato B. (si pronuncia Bipuntato, e vi consigliamo di recuperare la sua cover di Verso altri lidi de Uomini di mare, una vera chicca) e Margherita Vicario (fresca di feat con Speranza, la ragazza ha risposto a qualche becero ragazzino – che le urlava “escile”- dicendo “esci te”. Game set and match).
Le esibizioni dei ComaCose prima e di Izi poi sono state una gran chiusura. Entrambi gli spettacoli caratterizzati da visual particolari e ricercati, i milanesi hanno fatto cantare tutta la spiaggia con le loro hit radiofoniche, da Via Gola a Anima Lattina, mentre l’artista di Cogoleto ha infiammato il palco portando il suo ultimo disco Aletheia. Tra similitudini tra genovesi e siciliani, entrambi popoli di mare, e inviti a conoscere anche il cantautorato del passato (subito dopo aver cantato la sua versione di Dolcenera di De Andrè) il ragazzo ha dimostrato di essere lontano da quella figura patinata e stereotipata del cantante trap.
Insomma, un bilancio decisamente positivo al termine di queste prime tre serate. E siamo sicuri che la crescita continuerà anche la prossima estate!

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