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TwoFaces – “Play Again” (Video)

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Il videoclip “Play Again” è un passo in avanti rispetto a ciò che i TwoFaces hanno fatto in precedenza, cercando di realizzare un prodotto audiovisivo in chiave narrativa, più che un classico videoclip con classici Playback. La direzione della fotografia è di Giuliano Gastaldi. La sceneggiatura del videoclip è scritta da Giorgio Menga e da Mitrione.  Il cast del videoclip è formato da: nel ruolo del padre Marco Bomba (già conosciuto per altri lavori con Annalisa e con Max Pezzali) nel ruolo della madre (Barbara Mecucci) e i due giovani protagonisti Simone Tudda e Noemi Cusato.
Loris Rezzolla (21enne) e Francesco D’emilio (23enne) hanno scritto “Play Again”, registrando, missando e masterizzando la traccia da 3D al Bunker Studio di Roma. Attualmente hanno in progetto un loro Mixtape in uscita nel 2016.  Una breve sinossi del videoclip  “Monica è sdraiata sul letto della sua stanza, ascolta musica dcercando di sedare i  rumori forti che provengono dal salotto. offese, grida, infelicità familiari che si esprimono in uno sfogo violento e rabbioso. I genitori di Monica sono arrabbiati, delusi: l’uno contro l’altra. La decisione della ragazza  di evadere  è, così, quasi una conseguenza naturale, l’amore che ha conosciuto saprà come ricambiare. Monica indossa il suo cappuccio e, senza alcun indugio, scappa da una Roma borghese e infida per dirigersi al lago, nido d’amore in cui aspetta la sua ancora di salvezza. Nel tragitto intravede la felicità di alcune ragazze che vivono la bellezza della città eterna e quasi se ne dispiace di non essere riuscita a vivere bene la sua vita nella capitale, tira dritto per la sua strada e va verso l’obiettivo: raggiungere Samuel. Samuel è un giovane povero e violento che racimola soldi di rissa in rissa e sperimenta l’inferno sulle nocche della propria mano. Ha dovuto fare cose orribili per sopravvivere, ma è stanco e sa che l’unico modo per calmarsi dalla rabbia della periferia è rivedere Monica, un’altra volta. Saldati i suoi debiti giornalieri e sfogate le angosce picchiando i pugni sullo sterzo, raggiunge il lago dove può rivedere Monica e abbracciarla, ancora, bloccando il tempo davanti all’acqua di un paradiso naturale.” I protagonisti vivono in un loro “inferno” personale. Accomunati da svariate forme di violenza.

 

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Superstite del forum, qui scrivo ancora con la passione di un utente. Con un focus sul panorama italiano, più che scrivere di rap lo ascolto e lascio spazio ai suoi protagonisti.
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